EPHRIKIAN, Angelo
Alessandra Cruciani
Nato a Treviso il 20 ott. 1913 da Akop e da Laura Zasso, giovanissimo studiò da autodidatta violino e composizione; contemporaneamente intraprese gli studi classici [...] contatti con il mondo musicale dedicandosi all'attività di critico e, rivolti i suoi interessi alla musica italiana del periodo barocco e alle scuole violinistiche, si prefisse il compito di riesumare l'opera di Antonio Vivaldi. Nel 1947 fu infatti ...
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CORTI, Mario
Bianca Maria Antolini
Nato a Guastalla (Reggio Emilia) il 29 genn. 1882, da Angelo e da Carolina Aldrovandi, iniziò gli studi musicali con il padre, maestro di musica del comune, proseguendoli [...] Martucci ed E. Bossi per la composizione. Iniziò la carriera concertistica nel 1903, dedicandosi in particolar modo al repertorio barocco italiano, con esecuzioni di musiche di A. Corelli, N. Porpora, G. Tartini, P. Nardini: egli fece anche parte del ...
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DEGRADA, Francesco
Cesare Fertonani
Formazione e prime esperienze
Nacque a Milano il 23 maggio 1940 da Luciano, impiegato, e Hirte De Libero; lo zio materno, che ebbe una fondamentale importanza nella [...] opera, alcuni dei quali raccolti nei due volumi dal titolo Il palazzo incantato: studi sulla tradizione del melodramma dal Barocco al Romanticismo (Fiesole 1979). I temi trattati in quegli scritti si concentravano intorno a una costellazione – una ...
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FRESCOBALDI, Girolamo
Oscar Mischiati
Nacque a Ferrara ai primi di settembre (fu battezzato il 13) del 1583 da Filippo e Lucrezia. La famiglia era di buona condizione: il padre acquistava infatti l'11 [...] allora si definiva "stile concertato", caratterizzate cioè da tutti quei tratti che solitamente vengono assunti come tipici del nuovo modo barocco di fare musica.
Tale duplicità di stili era ben chiara alla mente dei musicisti del secolo XVII, tant'è ...
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DE ROSSI (Rossi), Giuseppe
Andrea Tulli
Frammentarie e lacunose sono le notizie su questo musicista nato a Roma verso la metà del XVII secolo. Non è tuttavia da escludere che qualche vincolo di parentela [...] a calcare le maggiori scene d'Italia e dell'estero". Nel contesto delle progressive trasformazioni che interessarono, nel periodo barocco, la musica liturgica portandola ad assimilare forme e stilemi del genere monodico, il D. si pone tra i più ...
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FABBRI, Mario
Letizia Di Prospero
Nato a Firenze il 7 genn. 1931 da Pietro e da Ida Giachi, compì nella città natale gli studi classici e quelli musìcali, studiando pianoforte e composizione alla scuola [...] musicale Chigiana di Siena, dove tenne corsì di musìcologia dedicati al "Rinascimento musicale italìano" e al "Barocco musicale italiano" rispettivamente nel 1966 e nel 1968, trattando il tema "Metodologia della ricerca e interpretazione delle ...
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DE LIPARI (Delipari), Michele
Alessandra Cruciani
Nacque a Gallipoli (Lecce) nella seconda metà del sec. XVI. L'atto di battesimo non è stato rinvenuto, ma il luogo di nascita viene tuttavia confermato [...] , il D. è ricordato soprattutto per una sua raccolta di madrigali ispirati a temi amorosi e tutti permeati di quel gusto barocco tipico dell'epoca in cui furono composti. Nel 1630 fu pubblicata a Venezia presso Bartolomeo Magni la raccolta I Baci ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] tra i più vasti mai affrontati da un direttore d’orchestra, e che col passare del tempo si sarebbe affinato nel versante barocco sia attraverso lo studio delle fonti e della prassi esecutiva, sia col maturare di una sempre più sottile capacità di ...
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GUBITOSI, Emilia
Emanuele Carlo Mongiovì
Nacque a Napoli il 3 marzo 1887, da Samuele e Filomena Abbamonte. Allieva del conservatorio di S. Pietro a Majella, studiò composizione e armonia con N. D'Arienzo [...] . L'associazione nacque col proposito di riscoprire e diffondere la musica e la cultura partenopea, essenzialmente del periodo barocco, non escludendo tuttavia la promozione della musica contemporanea italiana e straniera. La G., oltre all'attività ...
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BARTOLAIA, Ludovico
Enzo Noè Girardi
Di ragguardevole famiglia di Mrandola (Bortolaia, Bertolaia, Bertolai, Bortolai), che aveva dato magistrati, canonici, notai e un capitano militante al servizio [...] basso intelletto", a Francesco Brunorio da Correggio.
Le composizioni teatrali del B. rispecchiano i caratteri generali del teatro barocco nella contaminazione del comico e del tragico, del patetico e del triviale, nella preferenza per le soluzioni ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.