BOLDONI, Ottavio
Claudio Mutini
Nacque, forse a Bellano, intorno al 1600 da Ottavio e Cecilia Cattaneo. La famiglia, nobile e facoltosa, accondiscese alle sue inclinazioni letterarie, facendogli frequentare [...] si tratta di un ristretto nucleo di componimenti d'argomento religioso che si uniformano perfettamente allo stile della lirica tra Barocco e Arcadia.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 3, Brescia 1762, pp. 1448 ss.; L. M. Ungarelli ...
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GALEANO, Giuseppe
Rosario Contarino
Nacque a Palermo nel 1605 da una famiglia che l'Oldoini dice originaria di Ventimiglia.
Dei suoi studi, culminati nel conseguimento della laurea in teologia, filosofia [...] e seguono i moduli di F. Petrarca e del petrarchismo, anche se sono presenti le tendenze della lirica manierista e barocca.
Pur convinto della dignità del suo lavoro, il G. - vuoi per gioco letterario, vuoi per qualche riserva mentale - scelse di ...
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FASANO, Gabriele
Maria Giuseppina Marotta
Figlio, probabilmente, di Alessandro e di Livia de Murena, nacque a Solofra (od. prov. di Avellino) nel 1645. Nulla si sa del suo corso di studi. Si sa, invece, [...] che hanno quasi soltanto bisogni fisiologici e si esprimono, anche la timida Erminia, con linguaggio da caserma. Il superficiale barocchismo del F., come già quello di G. B. Basile incapace di toni drammatici e d'introspezione psicologica (tranne l ...
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FALQUI, Enrico
Renato Bertacchini
Nacque a Frattamaggiore (Napoli) il 12 ott. 1901 da Gaetano e Angelina Carlomagno, entrambi sardi, e sino dalla giovinezza risiedette a Roma, dove eserciterà "bene [...] " dei grandi scienziati del Seicento, non gli toglie i meriti di un consistente, storico contributo alla rivalutazione del barocco in Italia.
Ma l'antologia più clamorosamente polemica fu Capitoli. Per una storia della nostra prosa d'arte (Milano ...
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FEDERICI, Domenico
Maria Giuseppina Marotta
Nacque il 16 maggio 1633 a Bargni (frazione di Serrungarina, provincia di Pesaro Urbino), nel territorio di Fano, da Bastiano e Domenica. Compì studi giuridici [...] e l'ampiezza degli studi giovanili; l'impegno con cui è affrontato il contenuto rende innecessario ogni arzigogolo barocco, sicché l'esposizione è agile e sobria.
Fu soprattutto grazie al prestigio ottenuto a corte in seguito alla pubblicazione ...
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BIRAGO, Girolamo
Renzo Negri
Nacque a Milano il 1º nov. 1691 da Giambattista e da Paola Sirtori. Ricevuta la prima educazione in famiglia, frequentò le scuole dei gesuiti di Brera, quindi fu posto a [...] , alla lingua rude e spiccia, per finire al madrigaleggiare di intonazione arcadica, talora sconfinante ironicamente nel concettismo barocco, dei due pretendenti. Oltre a ciò, talune scene che s'aprono sugli interni poveri della vecchia Milano ...
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BRUNATI, Giuseppe
VVenturi
Nato a Milano il 18 febbr. 1881 da Alessandro e da Clelia Busnari, fu educato presso la scuola dei gesuiti di Gorla Minore, e l'impronta cattolica fu decisiva e sempre presente [...] sensualità e ascetismo con un lessico ed un giro del periodo a volte dannunziano, a volte fogazzariano, a volte sontuosamente barocco.
Bibl.:Comune di Alassio, Anagrafe;A. De Carlo, G. B., Padova 1904; P. Gorgolini, Italica, I, Torino 1928, pp. 280 ...
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GALILEI, Vincenzio
Laura Riccioni
Nato a Padova il 21 ag. 1606, dopo Virginia e Livia, dalla relazione di Galileo con la veneziana Marina Gamba, fu l'unico figlio maschio dello scienziato, il quale [...] alle contemporanee Centurie di Nostradamus; in realtà motti arguti e faceti che, formulati secondo un gusto tipicamente barocco sotto forma di massime, nonostante la forma sentenziosa, mostrano una natura ludica e rivelano apertamente di essere ...
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BALESTRIERI, Domenico
Dante Isella
Nacque a Milano da Giuseppe e da Isabella Maganza il 16 apr. 1714, ultimo figlio di una famiglia numerosa che contava un altro poeta: Carlo Giuseppe, sacerdote e autore [...] del costume, la poesia milanese si sveste del rigorismo morale del Maggi, che le aveva impresso la severità di un barocco arretrato al Medioevo, e si illeggiadrisce nella sciolta grazia di una società e di una natura briose e conversevoli. Ma ...
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FASSÒ, Luigi
Carla Ronzitti
Nato a Borgosesia (Vercelli) il 20 giugno 1882 da Costantino e da Letizia Zenone, seguì gli studi universitari a Torino, laureandosi in lettere, e svolse la carriera di insegnante [...] si ritrovano più chiari nelle ricostruzioni che il F. fece in alcuni studi dell'ambiente romantico milanese e di quello barocco della Ginevra del '600. Quanto all'interesse per l'Ottocento italiano, a ciò lo spinse il fatto di condividere taluni ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.