BERTAZZOLO (Bertazzoli, Bertazzuolo), Gabriele
Angela Codazzi-Elena Povoledo
Figlio di Lorenzo, nacque a Mantova nel 1570 (cfr. lettera del B. in Davari, p. 36).
La famiglia B. si tramandava la carica [...] ingrandite. Le architetture appaiono sobrie e più vicine alla tradizione tardo-cinquecentesca che non alle formule più spettacolari del Barocco.
Nel manoscritto di C. D'Arco, Notizie dell'Accademia…, è trascritta parte del testamento del B. e sono ...
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CORSINI, Bartolomeo
Martino Capucci
Nacque a Barberino di Mugello (Firenze) il 18 giugno 1606 da Anton Francesco e da Alessandra Forasassi. Era il secondo di quattro figli: Antonio, Costanza, Corsino [...] 481. 487; M. Saccenti, Lucrezio in Toscana. Saggio su A. Marchetti, Firenze 1966, pp. 282, 315, 317 s.; B. Croce, Storia dell'età barocca, Bari 1967, pp. 389-391; C. Varese, in Storia della lett. ital., V, Il Seicento, Milano 1967, pp. 831, 884. 926. ...
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MALATESTI, Antonio
Girolamo De Miranda
Nacque a Firenze nel 1610 da Emilio. La famiglia, originaria di Terranova, nel Valdarno, si chiamava in origine Griffoli; dopo essersi trapiantata a Firenze, dove [...] . 249-270; M. Masieri, La Tina, ovvero i sonetti erotici di A. M., in I capricci di Proteo. Percorsi e linguaggi del barocco. Atti del Convegno, Lecce( 2000, Roma 2002, pp. 857-866; S.S. Nigro, Il "dilettevole stile giocoso", in lingua e in dialetto ...
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CERRETTI, Luigi
Renzo Negri
Nacque a Modena, il 1º nov. 1738 da Pietro, medico, e da Silvia Cantelli, nipote di Giacomo Cantelli, geografo e bibliotecario di Francesco II d'Este, e sorella della poetessa [...] Bari 1949, pp. 359 s.; C. Calcaterra, L. C., svolta settecentesca contro "l'imminente ruina del buon gusto italiano", in Il Barocco in Arcadia e altri scritti sul Settecento, Bologna 1950, pp. 415-34; A. Vallone, Fermento di voci nuove in Varano,C. e ...
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FERRARI, Severino
Massimo Onofri
Nacque il 25 marzo 1856 a San Pietro Capofiume (nell'agglomerato di Alberino), fraz. di Molinella (Bologna), da Luigi, medico condotto, e Giuseppina Sarti, sorella dello [...] vetro, Napoli 1952, pp. 203-10; G. Petrocchi, La formazione letteraria di G. Pascoli, Firenze 1953, pp. 13-27; D. Petrini, Dal Barocco al Decadentismo, Firenze 1957, pp. 283-89; F. Flora, Storia della lett. it., V, Milano 1961, pp. 141-48; F. Felcini ...
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CORTESE, Giulio
Ninni Pennisi
Nacque a Modena (ma Chioccarelli propende per una origine napoletana) attorno al 1530, da nobile famiglia. Sacerdote (secondo il Regio, invece, "cavaliere napoletano"), [...] giovanile "poetica" campanelliana, in Giornale stor. della lett. ital., CXLVIII (1971), pp. 316-326; A. Quondam, Dal Manierismo al Barocco, per una fenomenologia della scrittura poetica a Napoli tra '500 e '600, in Storia di Napoli, V, 1, Napoli 1972 ...
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ARMANNI, Vincenzo
Umberto Coldagelli
Nacque a Gubbio il 13 febbr. 1608 da nobile famiglia. Per la sua spiccata inclinazione allo studio fu inviato a Napoli nel 1629 presso lo zio Francesco Billi, agente [...] . Francescana, XXXIV (1934), pp. 53 ss.; B. Croce, Nuovi saggi sulla letterat. ital. del Seicento, Bari 1931, v. Indice; Id., Per la biografia di un poeta barocco: Girolamo Fontanella, in Aneddoti di varia letteratura, II, Bari 1953, pp. 164, 167. ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] soffocati dalla reazione della Chiesa cattolica; nessun libro fu pubblicato in sloveno fra il 1615 e il 1672, e il barocco sloveno ebbe una tardiva affermazione intorno al 1700.
Nuovo impulso alla creazione di una letteratura nazionale si ebbe con l ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] varie epoche, della loro intersezione e contaminazione, del loro rapporto con indirizzi culturali di rilievo, cioè con quei periodi (il Barocco, il Romanticismo ecc.) in cui i g. assumono un’aria di famiglia comune. Si tratta di una prospettiva nata ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] della Ragion poetica, il Discorso afferma il principio di verosimiglianza come autonomo fondamento dell'opera poetica, in contrapposizione al barocco e al sistema dei generi letterari, dai quali la poesia si deve affrancare per seguire la sua natura ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.