In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] e tecniche del gotico e poi del realismo del Trecento e del primo Quattrocento. Con le accademie del tardo Rinascimento e del Barocco l’uso dei libri di m. non scomparve, ed essi divennero anzi più sistematici e analitici. La loro tradizione si è ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] di Carlo V, Bologna 1842; A. Battistella, Il Sant'Officio e la Riforma religiosa in Bologna, Bologna 1905; C. Ricci, Vita barocca, Roma 1912; id., I teatri di Bologna nei secoli XVII e XVIII, Bologna 1888; L. Frati, Il Settecento a Bologna, Palermo ...
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MANFREDI, Manfredo (Manfredo Emanuele)
Raffaella Catini
Nacque a Piacenza il 16 apr. 1859 da Giuseppe e da Paolina Giuditta Bertani. Il padre, avvocato e docente di diritto civile presso la locale università, [...] e più ovvie del neocinquecentismo e l'esperienza del recupero degli elementi linguistici propri del manierismo e del barocco da riproporre in chiave di ottimistico eclettismo storicistico" (ibid., p. 89).
Analogamente al precedente, il progetto per ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] usato già nell’arte romana specie del periodo più tardo ed ebbe grande diffusione nell’architettura del Rinascimento e del barocco assumendo la definizione di o. gigante, quando si sviluppa per tutta l’altezza di un edificio costituito da vari piani ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] alle italiane.
Il castello reale di Stoccolma, di Tessin il Giovane, è l'edificio più importante dell'epoca barocca svedese, di grandiosità romana, in posizione mirabile sulle acque del fiume. Nella decorazione degli interni, Nicodemo Tessin il ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] diffusa in tutto il corpo. Crudele impietosa la diagnosi con occhio lodoliano. E la pars construens? Se la barocca pesantezza dello scomodo seggiolone è sostituibile colla funzionale elegante semplicità della seggiola, un'altra forma stato non è a ...
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CENNI, Giacomo Maria
Ilio Calabresi
Nacque il 10 maggio 1651 ad Asinalunga (oggi Sinalunga) nella Valdichiana senese, dal sergente Niccolò del fu Giacomo Cenni e da Laura Maffei.
La famiglia era una [...] Macchioni e del Dini) il Mecenate del C. si distingue sia per lo stile piacevole (quasi sempre scevro dagli eccessi del barocco) e per la purezza della lingua sia per la serietà d'impostazione della ricerca biografica (al C. sta a cuore soprattutto ...
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GHILINI, Girolamo
Andrea Merlotti
Figlio terzogenito del patrizio di Alessandria Gian Giacomo (III), signore di Movarone, e della gentildonna monzese Vittoria Omati (sposatisi il 13 nov. 1573), nacque [...] essere ammesso tra gli Incogniti.
Composto di sei parti edite, e di altre tre rimaste manoscritte, con un tipico gioco barocco il Teatro incastona fra una rosa di uomini di "varia dottrina" alcune note autobiografiche (come quegli "architetti delle ...
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MASSINI, Filippo
Filippo Ciri
– Nacque a Perugia il 1° maggio 1559, da Innocenzo e da Lodovica Carbonchi. Ebbe due fratelli, Fabrizio e Flaminio, alla cui prematura scomparsa dedicò alcuni componimenti [...] coerenza strutturale. Inoltre, la molteplicità e difformità dei temi trattati avvicinano l’insieme proprio a quel gusto barocco deprecato da Visdomini. La raccolta include anche 69 madrigali giovanili dedicati a un «Lucherino», a proposito dei ...
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CHIERICATO, Giovanni Maria
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Nacque a Padova l'8 sett. 1633 da Angelo e da Angela Dorigoni, in una famiglia di misere condizioni economiche, benché di origine comitale (un avo del C. si era trasferito [...] d'Isaac figliuolo del patriarca Abrahamo sino alla morte di Gioseffo viceré dell'Egitto..., ibid. 1713.
Scritte in stile barocco, ricco di metafore e immagini ardite, ma soprattutto di notizie peregrine e di questioni curiose (dal numero al sesso ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.