GAROFALO, Giuseppe
Gaetano Bongiovanni
Figlio di un battiloro, nacque a Palermo verosimilmente nel secondo quarto del XVIII secolo. Come informa Agostino Gallo (sec. XIX, p. 85), suo principale biografo, [...] nel 1812. In queste cartografie il G. aggiunse piccole vedute di monumenti e una serie di articolate ornamentazioni barocche che arricchiscono la composizione.
Con ogni verosimiglianza la stampa della pianta di Palermo fece scaturire un rapporto di ...
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FRANCO, Giacomo
Giuseppe Conforti
Nacque a Verona, da Luigi ed Elisabetta Venini, l'11 febbr. 1818.
Di famiglia nobile, si dedicò da autodidatta agli studi di architettura (disegno e ornato), che gli [...] eclettico. I preesistenti corpi architettonici vennero "rivestiti" di fantasiosi apparati parietali, desunti dai repertori formali del barocco, del moresco e del romanico, e dal gusto nordico dei castelli tardogotici.
Il successivo progetto per la ...
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PIO, Carlo
Alessia Ceccarelli
PIO, Carlo. – Nacque a Ferrara nell’aprile 1622 da Ascanio (1586-1649) di Enea, discendente dall’antico casato feudale dei signori di Carpi e Sassuolo, e dalla nobildonna [...] il piccolo abitato di San Gregorio, e a tal fine fece erigere il convento di S. Maria Nuova e il significativo ampliamento barocco cui è tuttora legato il suo nome (borgo Pio). Si coronava in tal modo, anche sul piano simbolico, lo sforzo tenacemente ...
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BRACCESCO, Carlo
Luisa Cogliati Arano
In un documento del 12 maggio 1497 reperito dall'Alizeri (II, pp. 149 s.) s'incarica "Carolum Braccescum da Mediolano" di eseguire figure nella decorazione della [...] nella cappella Vivaldi nel santuario del Monte alcuni affreschi la cui data fu letta dal Pasqua (1610), prima del rifacimento barocco della chiesa. Il 25 genn. 1495 ricevette il saldo di un pagamento per una tavola eseguita per la chiesa di Levanto ...
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BOULANGER, Jean (Giovanni)
Massimo Pirondini
Figlio di Olivier, nacque a Troyes intorno al 1606. Il Malvasia, nella vita di Guido Reni, lo nomina tra gli allievi che il maestro bolognese trattenne nella [...] stilistico del pittore. Vi si fondono infatti armonicamente chiare derivazioni dai Carracci della Galleria Farnese con elementi di un "barocco" misurato e intellettualmente composto alla Andrea Sacchi - che il B. doveva aver visto a Roma - e con vari ...
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ARNALDI, Enea
Elena Povoledo
Nacque a Vicenza il 29 apr. 1716 dal conte Guido Antonio vicario di Arzignano, e da Lavinia Negri; ebbe due fratelli, Fabio e Bernardo. Fin dall'infanzia fu avviato agli [...] sviluppato e un "prospetto scenico" arretrato in profondità, evidente compromesso tra la frons scaenae classica e l'arcoscenico barocco. La scena è mutevole e l'orchestra situata ai piedi del proscenio. Nella polemica per la copertura della sala ...
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MAFFEI, Giovanni Camillo
Cesare Corsi
Nacque a Solofra, vicino ad Avellino, nella seconda decade del XVI secolo, in una famiglia di ricchi battiloro, orefici e possidenti. Dopo la morte del padre - [...] sulla base dei modelli teorizzati nel Cortegiano da Baldassarre Castiglione, e il nuovo stile della musica monodica del primo barocco. Nello scritto, indirizzato al conte d'Altavilla (destinatario anche de Il secondo libro de madrigali a cinque voci ...
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CARRARA, Giovanni Francesco
Paolo Veneziani
Fu tipografo, editore, libraio a Palermo nella seconda metà del Cinquecento; aveva bottega, alla insegna del leone, assieme ai suoi fratelli, nella "via Guzecta" [...] ai Maida e impiegherà una nuova marca assai diversa e più complessa di quella usata vent'anni prima: uno scudo ovale barocco diviso da una fascia orizzontale con tre stelle a otto raggi, nella parte superiore una sirena, nella parte inferiore un ...
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BASSO, Antonio
Enrico Malato
Gaspare De Caro
Nato a Napoli intorno al 1605, compì gli studi giuridici e fu al servizio dell'arcivescovo di Napoli, cardinale Ascanio Filomarino. Fece parte dell'Accadenùa [...] pur mancano i difetti propri delle composizioni celebrative e d'occasione - troviamo tutti gli elementi negativi tipici del barocco: il consueto repertorio di frivolezze, la solita gamma di sensazioni di effetto ma supefficiali, l'esaltazione lirica ...
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CINI, Luigi
Gabriello Milantoni
Nato a Prato il 27 aprile 1766 ed educatosi a Firenze, il C. operò soprattutto in Bologna come decoratore di interni.
La prima citazione che lo riguarda, in ordine di [...] e Basoli con i quali, per Masini, egli condivise il merito di aver riabilitato la scenografia dopo gli eccessi del barocco. Con Palagi, peraltro, il C. fu direttamente in contatto durante il concorso Fiori del 25marzo 1799, E Basoli viene ricordato ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.