Rocha, Glauber (propr. Glauber Pedro de Andrade)
Daniele Dottorini
Regista cinematografico e teorico brasiliano, nato a Vitória da Conquista il 19 marzo 1939 e morto a Rio de Janeiro il 22 agosto 1981. [...] oppressione e di misticismo ricorrendo a immagini di grande espressività e vitalità, e creando un linguaggio nuovo, barocco e personale, fortemente radicato nelle suggestioni del suo immaginario ma anche nel contesto culturale e letterario brasiliano ...
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Scultore e scrittore d'arte (Parigi 1716 - ivi 1791), allievo di J. B. Lemoyne. Nel Milone di Crotone (Louvre), del 1744, segue P. Puget, ma nella Musica (1749) già mostra di evolversi verso lo stile classicheggiante, [...] -79), il più significativo monumento equestre del 18º sec., con cui F., pieno di movimento drammatico e di pathos barocco, si affermava come il maggiore maestro della scultura francese del tempo di Luigi XVI. Le sue altre opere, soprattutto piccole ...
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Scultore (Milano 1658 - Roma 1728); fu allievo a Milano di G. B. Volpini e di G. Rusnati, e a Roma (1684-85) di E. Ferrata. È il maggiore scultore del primo quarto del 18º sec. Passò da una prima fase [...] serie di Apostoli per i tabernacoli borrominiani di S. Giovanni in Laterano (1708-18), di un eroico classicismo tardo barocco. Questo carattere impronta anche la sua più importante opera tarda, il monumento sepolcrale a Gregorio XIII in S. Pietro ...
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Impresario teatrale russo (Perm´, Novgorod, 1872 - Venezia 1929). Critico d'arte e di musica, fondò a Pietroburgo nel 1899 con A. Benois la società e il giornale Mir Iskusstva ("Il mondo dell'arte"), che [...] alla danza di scuola Taglioni si fondeva con una coreografia, una scena, costumi, di audace risalto, tra il barocco e l'impressionistico, rinnovando lo stile dello spettacolo, entusiasmò il mondo per la perfezione tecnica, il gusto, la bellezza ...
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GALLI BIBIENA, Ferdinando
Anna Coccioli Matroviti
Secondogenito di Giovanni Maria il Vecchio e di Orsola Maria Possenti, nacque in Bologna il 19 ag. 1657. Dopo gli studi di pittura con G. Viani, si [...] locandiera, in Il teatro a Roma nel Settecento, I, Roma 1989, pp. 226 n., 244 n.; G. Cirillo - G. Godi, Il trionfo del barocco a Parma, Parma 1989, pp. 15 s., 40 s. e passim; A. Coccioli Mastroviti, in La pittura in Italia. Il Settecento, Milano 1990 ...
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AGOSTINI, Giovanni Antonio
Marco Chiarini
Pittore e intagliatore udinese, risulta attivo dal 1570 circa. Fu discepolo del pittore P. Amalteo, allievo del Pordenone. Nel 1593 sposò una figlia di D. Mazzocco, [...] volta in un ricco altare più tardo - nella parrocchiale di Cadunèa (1592), si passa a quelle più espanse e già di gusto barocco dell'altare in S. Osvaldo di Avausa. Questa tendenza si sviluppa ancor più nell'altare di S. Michele a Formeaso, del 1603 ...
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Scrittrice italiana (n. Roma 1965). Scoperta dallo scrittore G. Manganelli, nel 1990 ha esordito con la raccolta di racconti Il gambero blu. Negli anni successivi ha alternato alla carriera letteraria [...] promozione di scrittori lusitani) per poi abbandonare la docenza e dedicarsi completamente alla letteratura. Con uno stile classico-barocco e surreale insieme, P. è considerata una delle più influenti scrittrici contemporanee (ha vinto premi quali il ...
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GABBIANI, Anton Domenico
Alessandro Serafini
Figlio di Giovanni e Maria Simi, nacque a Firenze il 13 febbr. 1652. Secondo il racconto delle fonti (la biografia di F.S. Baldinucci [1725-30] e quella [...] 3, 8, 27 s., 32, 39 s., 43, 47, 51, 70, 87 s., 99, 116, 151; G. Ewald, in Gli ultimi Medici. Il tardo barocco a Firenze 1670-1743 (catal.), Firenze 1974, pp. 238-247; Itinerario dei disegni ital. della Biblioteca naz. di Madrid, Madrid 1974, p. 90; S ...
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FERRARI (Ferrarius, Ferrary, Ferreri, Ferreriusz), Pompeo (Pompeio, Pompeius, Pompeiusz)
Jolanta Polanowska
Nacque presumibilmente intorno al 1660 a Roma. Compì gli studi all'Accademia di S. Luca, partecipando [...] e il Settecento, in Storia universale dell'arte, V, 1, Torino 1955, p. 402; Sztuka baroku w Wielkopolsce (L'arte del barocco nella Grande Polonia), in Biuletyn historii sztuki (Bollettino di storia dell'arte), XX (1958), 1, pp. 68 s., 71, 75 ss ...
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Leonhardt, Gustav Maria
Marta Tedeschini Lalli
Clavicembalista, organista e direttore d'orchestra olandese, nato a 's Graveland il 30 maggio 1928. Ha studiato clavicembalo e musicologia con E. Müller [...] Brüggen, S. e W. Bijlsma, in un ampio processo di ricerca e ripristino delle tecniche esecutive del periodo barocco. Il ricorso agli strumenti originali, proseguito senza defezioni nel corso dei decenni successivi e accompagnato dalla promozione del ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.