Garmes, Lee
Stefano Masi
Direttore della fotografia e regista cinematografico statunitense, nato a Peoria (Illinois) il 27 maggio 1898 e morto a Los Angeles il 31 agosto 1978. Dotato di uno stile riconoscibile [...] un Nord ideale, in genere coincidente con una finestra quale fonte di luce. Divenne famoso come interprete del realismo barocco attraverso il quale Josef von Sternberg seppe va-lorizzare il misterioso fascino di Marlene Dietrich in alcuni film dei ...
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Architetto italiano (Velletri 1859 - Roma 1930). Tipico personaggio di transizione, nella sua architettura (operò principalmente a Roma) compaiono sia temi europei della cultura liberty (villa Marignoli [...] , presso S. Croce in Gerusalemme e piano per il rione Testaccio). Tra gli anni 1895 e 1905 operò anche a Bucarest e in altre città della Romania. Va ricordato il suo libro Il barocco a Roma nell'architettura e nella scultura decorativa (1911-13). ...
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Soprano italo-svedese (n. Stoccolma 1960). Cresciuta in una famiglia di musicisti, ha frequentato il Conservatorio L. Cherubini di Firenze ed è stata poi allieva di I. Adami Corradetti e G. Cigna. All’inizio [...] l’Arena di Verona, ma anche la Carnegie Hall di New York e la Queen Elizabeth Hall di Londra. Il suo repertorio spazia dal Barocco italiano a G. Verdi e G. Rossini, e raggiunge il contemporaneo; R., infatti, è voce solista per E. Morricone dal 2001 e ...
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Pittore (Napoli 1658 circa - Vienna 1745). Scolaro a Roma del Baciccia, di G. Brandi e C. Maratti, nel 1684 fu chiamato a Varsavia da Giovanni III Sobieski, e vi si stabilì lavorando per la corte e per [...] nel 1720, estese a gran numero di chiese e di monasteri di tutta l'Austria (Heiligenkreuz, Kremsmünster, Zwettl, ecc.), diffondendo quel tipo di festosa decorazione che è caratteristico del tardo barocco dell'Europa centrale di ascendenza italiana. ...
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Scultore (Eu 1612 - Parigi 1686), fratello di François. Dopo aver lavorato a Parigi con S. Guillain, fu a Roma tra il 1641 e il 1651 circa, forse nella bottega di A. Algardi. In Francia, collaborò dapprima [...] la Natività (1665) per la chiesa dell'ospedale militare del Val-de-Grâce (ora in S. Rocco) e l'Anfitrite (1680, eseguita per i giardini di Versailles, ora al Louvre) egli dà del barocco un'interpretazione classicheggiante, squisitamente francese. ...
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COURTOIS, Guillaume (in Italia Guglielmo Cortese detto il Borgognone)
Simonetta Prosperi Valentini Rodinò
Nacque a Saint-Hippolyte in Borgogna nel 1628 (Pascoli, 1730; ma lo stesso Pascoli, altrove [cfr. [...] M. Chiarini, in I Francesi a Roma (catal.), Roma 1961, p. 144, n. 284 c-d; G. Briganti, Pietro da Cortona o della pittura barocca, Firenze 1962, pp. 104, 106 (recens. di W. Vinthum, in Master Drawings, I [1963], 2, pp. 49 ss.); A. Mezzetti, Di alcuni ...
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ERCOLANI, Giuseppe Maria
Giuseppe Miano
Nacque a Pergola (prov. Pesaro e Urbino) il 20 giugno 1672 da Agostino, marchese di Fornovo e Rocca Lanzona, e da Bianca Vincenti, nobile anconitana. Compì i [...] Accademia (disegno pubbl. in Marconi-Cipriani-Valeriani, 1974; cfr. anche W. Oechslin, in Barocco europeo, barocco italiano, barocco salentino, Atti del Congr. internaz. sul barocco, Lecce 1969, figg. n.n.).
Il disegno, in due tavole, è corredato da ...
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PERS, Ciro di
Lorenzo Carpanè
PERS, Ciro di – Nacque a Pers nel territorio di Udine, il 17 aprile 1599, unico figlio di Giulio Antonio e Ginevra Colloredo.
Fu presto affidato alle cure di Iginio Maniaco, [...] Poesie, Udine 1959; C. De Jeso, Contributo allo studio di Ciro di Varmo-Pers, Udine 1965; P.V. De Vito, C. di P. tra classicismo e Barocco, in Atti e memorie dell’Accademia di scienze, Lettere e arti di Udine, s. 7, IV (1965), pp. 12-14; P.V. De Vito ...
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BONAZZA, Giovanni
Hugh Honour
Nacque nel 1654 probabilmente a Venezia: è il fondatore di una delle più importanti famiglie di scultori operosi nel Veneto nella prima metà del sec. XVIII. Sembra abbia [...] , il B. eseguì numerose statue per le chiese della città e dei dintorni. In esse rivela una lenta evoluzione dal pesante stile barocco dei suoi primi anni a uno stile più leggero ed elegante. La sua opera più notevole a Padova è il ricchissimo altare ...
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Ballard, Lucien
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, nato a Miami (Oklahoma) il 6 maggio 1908 e morto a Rancho Mirage (California) il 1° ottobre 1988. Artista eclettico, B. ha saputo [...] , Budd Boetticher. Il suo nome resta infatti legato essenzialmente proprio all'immagine dei western e, soprattutto, al colore barocco dell'Ovest di Sam Peckinpah, con il quale questo operatore (di ascendenze cherokee) aveva in comune le radici ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.