Tipografo (St.-Avertin, Tours, 1520 circa - Anversa 1589); già attivo come legatore e specialista del marocchino ad Anversa (dal 1550), iniziò la sua attività di stampatore nel 1555, distinguendosi presto [...] ed erudite, varie per repertorio e tecniche di stampa e caratterizzate dall'aspetto imponente e vistoso, nonché dal gusto già barocco dell'ornamentazione e dell'illustrazione. Tra l'altro dobbiamo a lui le edizioni delle opere di G. Lipsio, A ...
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Architetto (Hohenweiler 1664 - Würzburg 1721). Maestro carpentiere, fu responsabile di numerose fabbriche di Würzburg e dei dintorni. La sua opera più importante è la trasformazione della romanica Neumünsterkirche [...] di Würzburg con ampia cupola e un ammirevole prospetto ondulato (1711-16). Stili sticamente G., i cui ascendenti vanno ri ce rcati nell'architettura del Vorarlberg, si trova al passaggio dal "rinascimento tedesco" al barocco del 18º secolo. ...
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Scrittore tedesco (Liegnitz 1904 - Monaco di Baviera 1971). A Berlino dal 1931, si unì al gruppo di poeti espressionisti facente capo alla rivista Die Kolonne; di tale gruppo faceva parte anche Oda Schaefer, [...] gravemente ferito durante la seconda guerra mondiale. La sua produzione, in particolare la lirica, ha risentito ancora dell'influsso del barocco mistico slesiano, anche se si avverte il vivo contatto con l'espressionismo (su tutti G. Heym e G. Trakl ...
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Pittore (Siena 1563 circa - ivi 1610). Formatosi nell'ambiente manierista senese (A. Salimbeni) e romano (G. de Vecchi), risentì dei Carracci e, soprattutto nel colore ricco e cangiante, di F. Barocci [...] dei Servi). Il figlio Raffaello (Siena 1587 - ivi 1673) fu attivo a Roma dal 1610. Di formazione classicista, fu sensibile al barocco romano di metà secolo. Dipinti a Roma (S. Maria in Publicolis, S. Maria della Pace) e in chiese senesi. Anche l ...
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Poeta tedesco (Reinke, Slesia, 1665 - Ansbach 1729). Laureato in legge, esercitò per breve tempo l'avvocatura, ma dal 1691 preferì dedicarsi interamente alle lettere; nel 1703 fu nominato professore all'accademia [...] ereditario di Ansbach. Poeta minore, acquista tuttavia notevole rilevanza quale attivo testimone del passaggio dal gusto marinesco-barocco al gusto boileauiano-razionalistico. In tale spirito tradusse in alessandrini il Télémaque di Fénelon (1727-29 ...
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GIARDONI (Gardoni), Francesco (Giovanni Francesco, Gianfrancesco)
Laura Possanzini
Figlio di Filippo, il G. nacque a Roma nel 1692. La sua formazione avvenne tra il 1703 e il 1708 presso la bottega [...] . Bentini, L'arte del Settecento emiliano. L'arredo sacro e profano, Bologna 1979, p. 103; F. Montefusco Bignozzi, Opere plastiche dal barocco al neoclassico, in La basilica di S. Petronio a Bologna, II, Bologna 1984, pp. 126, 132, 140 s., 229; A. De ...
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Architetto italiano (Roma 1879 - ivi 1965). Direttore artistico per il completamento del monumento a Vittorio Emanuele II (1924-39), realizzò il Museo del Risorgimento. Membro della Commissione per il [...] demolizioni per la sistemazione dell'area intorno al Campidoglio. Tra le sue opere, di stile eclettico, generalmente ispirato al barocco bonominiano: il lungomare e il monumento ai Caduti a Tripoli; a Roma la sua villa sulla via Flaminia, il ...
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Scultore (Chartres 1629 - Parigi 1714). Allievo di J. Sarrazin, fu accademico (1666) e scultore del re. Per il parco di Versailles eseguì, sotto la direzione di Le Brun, numerosi gruppi decorativi (figura [...] - Roma 1719), suo allievo, stabilitosi a Roma lavorò per i gesuiti e divenne un rappresentante cospicuo del tardo barocco romano, notevole per il tentativo di conciliare la foga inventiva berniniana con i modi eleganti e accademici francesi (statua ...
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Mezzosoprano e compositrice statunitense d'origine armena (Attleboro 1925 - Roma 1983). Esordì a Napoli nel 1957 e si dedicò prevalentemente all'attività concertistica rivelandosi come una delle sostenitrici [...] anche il genere folcloristico, la musica da cabaret ed è stata apprezzata interprete di Monteverdi e di musica del periodo barocco. Hanno scritto per lei I. Stravinskij, L. Berio, S. Bussotti e J. Cage. Ha composto musica vocale e strumentale; ha ...
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Poeta (Granada 1584 circa - ivi 1658). Scrisse sonetti, madrigali, ecc. di gusto gongorino, raccolti in Desengaño de amor en rimas (1623), e due poemi, Los rayos de Faetón (1639) e Paraíso cerrado para [...] muchos, jardines abiertos para pocos (1652), quest'ultimo seguito dai frammenti dell'Adonis, che era stato pubblicato già prima, anonimo. Artificioso e audace nelle metafore, è uno dei più interessanti poeti del barocco spagnolo. ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.