Scultore (Siena 1644 - Roma 1725). Allievo del fratello Giovanni Antonio (n. forse a Volterra prima del 1644 - m. dopo il 1706), si perfezionò successivamente a Roma dove collaborò anche con M. Caffà e [...] La Carità per la tomba di Alessandro VII in S. Pietro di G. L. Bernini. Tra i più significativi interpreti del barocco a Siena, mostrò nelle opere più tarde un più accentuato gusto per i ritmi cadenzati e classicheggianti (La morte di Cleopatra ...
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Poeta tedesco (Kulm 1866 - Reims 1914). Esuberante e romantico nelle liriche giovanili, si volse alla poesia sociale, e infine a un'arte di più intensa soggettività (Mein goldenes Buch, 1901; Mein blaues [...] di bozzetti (Mein grünes Buch, 1901), pubblicò i romanzi Der Wehrwolf (1910), in cui rappresentò con lirismo fortemente barocco la situazione dei contadini nella guerra dei Trent'anni, e Das zweite Gesicht (1911), in cui volle dare visionaria ...
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Teologo e predicatore (Madrid 1580 - ivi 1633) dell'ordine del trinitarî, vicario generale nelle Fiandre, a Napoli e Roma; autore di scritti esegetici, letterarî, storici; è soprattutto noto per il suo [...] las festividades de Christo, ecc., post., 1638; Oraciones evangélicas y panegíricos funerales, post., 1641), che è esempio tipico del gusto barocco. La maggior parte delle sue opere fu pubblicata nel 1641 col titolo Obras póstumas, divinas y humanas. ...
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EPHRIKIAN, Angelo
Alessandra Cruciani
Nato a Treviso il 20 ott. 1913 da Akop e da Laura Zasso, giovanissimo studiò da autodidatta violino e composizione; contemporaneamente intraprese gli studi classici [...] contatti con il mondo musicale dedicandosi all'attività di critico e, rivolti i suoi interessi alla musica italiana del periodo barocco e alle scuole violinistiche, si prefisse il compito di riesumare l'opera di Antonio Vivaldi. Nel 1947 fu infatti ...
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Nannuzzi, Armando
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 21 settembre 1925 e morto a Ostia (Roma) il 14 maggio 2001. Tra la seconda metà degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta [...] fu uno dei protagonisti del bianco e nero italiano. La sua fotografia, caratterizzata da uno sguardo barocco e da raffinati chiaroscuri, si muoveva nel solco di una retorica luministica classica, ignorando i segnali di rinnovamento che in quegli ...
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Veronese, Paolo
Bettina Mirabile
Un pennello da scenografo
Il pittore Paolo Veronese celebra la ricchezza dell’aristocrazia veneta e lo splendore della Venezia del Cinquecento attraverso opere di grandi [...] si affaccia sulla porta. Proprio le grandi decorazioni delle ville palladiane furono dense di suggerimenti per le successive elaborazioni del Barocco.
Il pittore delle cene
C’è un soggetto che si ripete nella sua pittura: la cena. Il tema, tratto da ...
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Architetto (n. Oppido Lucano 1545 - m. 1630 circa), padre teatino. Dopo un periodo a Roma dove probabilmente collaborò al progetto di S. Andrea della Valle, fu attivo quasi sempre a Napoli. Fin dalla prima [...] una nuova fase nell'architettura napoletana: infatti nella chiesa di S. Paolo ci sono elementi che possono già chiamarsi di primo Barocco, e le sue opere successive (S. Maria della Sapienza, S. Maria degli Angeli, la cappella del Tesoro nel Duomo, SS ...
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Famiglia di architetti romani. Andrea (Roma 1818 - ivi 1911) lavorò per i Doria e fu primo architetto della Fabbrica di S. Pietro. Tra le sue opere, la sistemazione di Piazza Mastai, il palazzo della Dataria, [...] Americano del Nord; pubblicò anche varie monografie. Carlo (Roma 1856 - ivi 1925), suo figlio, si ispirò al Rinascimento e al barocco romano nelle sue ville, tra cui notevole la villa Elia ai Parioli, e in numerosi restauri e rifacimenti di antiche ...
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DE ROSSI (de' Rossi, de Rossi, de Rubeis), Angelo
Helga N. Franz-Duhme
Nacque nel 1671 a Genova da un artigiano di nome Luca; non sono attestate parentele con altri artisti omonimi. Sin da piccolo aveva [...] , fra i quali il Bernini. Il modelletto della statua del papa, eseguito tra il 1698 e il 1701, è ancora del tutto barocco e lo stesso si può dire delle vesti delle allegorie. Solo poco a poco il D. riusci ad allontanarsi dallo stile degli scultori ...
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FIRRIOLO (Ferriolo, Ferraiolo)
Gaetano Bongiovanni
Famiglia di stuccatori palermitani d'ornato e di figure, operanti tra la metà del Settecento e i primi decenni del sec. XIX. La loro attività si pone [...] quella dei Serpotta, con i quali erano imparentati, sviluppando stilisticamente un ventaglio di moduli espressivi fra tardo-barocco e neoclassicismo.
Giuseppe nel 1754 lavorò insieme con il fratello Gaspare e con lo stuccatore Bartolomeo Sanseverino ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.