Scultore (Anversa 1667 - ivi 1737); viaggiò in Europa e fu a Roma e a Napoli. La sua opera più nota è il grande pulpito ligneo (1721), ora nella cattedrale di Malines, di un esuberante gusto barocco. Anche [...] suo figlio Michiel (n. 1704 - m. 1777) fu scultore ...
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Musicista polacco (n. Varsavia 1927). Dopo gli studî al conservatorio di Varsavia, ha frequentato i Ferienkurse di Darmstadt (1957-60), interessandosi anche di musica elettronica ed effettuando ricerche [...] sul folclore polacco. Lo stile neo-barocco di K. trova la sua migliore esemplificazione nel Preludio e Passacaglia (1953), per orchestra. Dall'accostamento all'atonalità, quando non anche alla musica seriale, è nato Musique en relief, per orchestra, ...
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Stiller, Mauritz (propr. Moshe)
Melania G. Mazzucco
Regista cinematografico, di famiglia di origine russa, naturalizzato svedese, nato a Helsinki il 17 luglio 1883 e morto a Stoccolma l'8 novembre 1928. [...] Autore barocco, epico e immaginifico, geniale sperimentatore di tecniche di ripresa, illuminazione e montaggio, scopritore di Greta Garbo, fu uno dei più originali maestri del cinema muto europeo, molte delle cui invenzioni furono riprese, e con ...
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Malgoire, Jean-Claude. – Musicologo e direttore d’orchestra (Avignone 1940 - Parigi 2018). Fu il fondatore e direttore (1966) de La grande écurie et la chambre du roy, tra i primi significativi gruppi [...] specializzati nel repertorio barocco con strumenti d’epoca. Interessato a un repertorio molto ampio che arriva fino alla musica contemporanea, ha al suo attivo una vastissima produzione discografica, particolarmente significativa in Bach, Mozart, ...
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Scultore (m. Pirna, Slesia, 1624), originario di Apolda (Turingia), attivo a Pirna. La sua opera principale è il monumento funebre della famiglia Bunau nella chiesa di Türmitz presso Ustr nad Labem (Boemia), [...] del 1611, grandioso complesso barocco. ...
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Pittore (Salins 1590 circa - Parigi 1650). Formatosi a Ligne, in seguito a Roma fu influenzato da Lanfranco. Fu poi a Parigi, dove lavorò con S. Vouet. Tornato a Roma (1635-45), eseguì opere d'impianto [...] barocco con elementi classici; notevoli le decorazioni dei soffitti di palazzo Peretti (oggi Almagià) e le incisioni da opere classiche (1638-45). Di nuovo a Parigi, eseguì tra l'altro alcune decorazioni dell'hôtel La Vrillière (perdute) e dell'hôtel ...
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Architetto e pittore (Praga 1667 - ivi 1723), di lontana origine italiana (i suoi antenati erano emigrati in Boemia come scalpellini e vi si erano stabiliti da tre generazioni). Accanto a K. I. Dientzenhofer, [...] in una stilizzazione libera, audace ed elegante, e con un uso sottile dei simboli (la stella, ecc.); mentre completamente barocca è l'originale concezione di tre spazî ellittici sormontati da cupola senza tamburo nella chiesa di Rajhrad. In ambito ...
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Poeta e critico spagnolo (Madrid 1898 - ivi 1990), prof. in Germania, Inghilterra e Stati Uniti, dal 1939 insegnò filologia romanza a Madrid. Socio straniero dei Lincei (1962). Ha studiato soprattutto [...] la poesia del Rinascimento e del Barocco spagnolo. L'abilità tecnica e l'equilibrio della sua prima produzione in versi riflettono una solida formazione classica (Poemas puros: poemillas de la Ciudad, 1921). In Oscura noticia e, soprattutto, in Hijos ...
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Scultore (n. Malines - m. Roma 1602); attivo a Roma già prima del 1567, appartiene al gruppo di scultori fiamminghi che sulla fine del sec. 16º vi prepararono, pur senza avere grandi doti di originalità, [...] l'avvento del barocco. Fu anche restauratore di statue antiche. Opere in varie chiese romane (S. Maria dell'Anima: monumento al duca C. F. di Cleves; S. Maria Maggiore: monumenti a Pio V e a Paolo V, ecc.). ...
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CORALLO, Francesco
Mario Bencivenni
Artista di ignote origini, operò negli ultimi tre decenni del Seicento a Roma assieme ai numerosi artisti che gravitavano attorno alla corte del cardinale Flavio [...] cui Firenze diveniva un centro importante per la vicenda del barocco italiano, con la presenza di Luca Giordano e l' romane in un clima di ormai latente crisi dell'esperienza barocca.
In origine doratore, come testimoniano i primi lavori per il ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.