DRAGHI, Giovanni Evangelista
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque a Genova nel 1654 da Giovanni Evangelista e da Antonietta Poggi (Fiori, 1970, p. 112).
Formatosi presso Domenico Piola a Genova, intorno [...] chiesa di S. Ignazio a Busseto, in Parma nell'arte, XI (1979), 2, pp. 57-61; A. M. Matteucci, Palazzi di Piacenza dal barocco al neoclassico, Torino 1979, ad Indicem; M. Pellegri, Colorno. Villa ducale, Milano 1981, pp. 4, 81, n. 43; F. Arisi, La ...
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GAROFALO, Giuseppe
Gaetano Bongiovanni
Figlio di un battiloro, nacque a Palermo verosimilmente nel secondo quarto del XVIII secolo. Come informa Agostino Gallo (sec. XIX, p. 85), suo principale biografo, [...] nel 1812. In queste cartografie il G. aggiunse piccole vedute di monumenti e una serie di articolate ornamentazioni barocche che arricchiscono la composizione.
Con ogni verosimiglianza la stampa della pianta di Palermo fece scaturire un rapporto di ...
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FRANCO, Giacomo
Giuseppe Conforti
Nacque a Verona, da Luigi ed Elisabetta Venini, l'11 febbr. 1818.
Di famiglia nobile, si dedicò da autodidatta agli studi di architettura (disegno e ornato), che gli [...] eclettico. I preesistenti corpi architettonici vennero "rivestiti" di fantasiosi apparati parietali, desunti dai repertori formali del barocco, del moresco e del romanico, e dal gusto nordico dei castelli tardogotici.
Il successivo progetto per la ...
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BRACCESCO, Carlo
Luisa Cogliati Arano
In un documento del 12 maggio 1497 reperito dall'Alizeri (II, pp. 149 s.) s'incarica "Carolum Braccescum da Mediolano" di eseguire figure nella decorazione della [...] nella cappella Vivaldi nel santuario del Monte alcuni affreschi la cui data fu letta dal Pasqua (1610), prima del rifacimento barocco della chiesa. Il 25 genn. 1495 ricevette il saldo di un pagamento per una tavola eseguita per la chiesa di Levanto ...
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BOULANGER, Jean (Giovanni)
Massimo Pirondini
Figlio di Olivier, nacque a Troyes intorno al 1606. Il Malvasia, nella vita di Guido Reni, lo nomina tra gli allievi che il maestro bolognese trattenne nella [...] stilistico del pittore. Vi si fondono infatti armonicamente chiare derivazioni dai Carracci della Galleria Farnese con elementi di un "barocco" misurato e intellettualmente composto alla Andrea Sacchi - che il B. doveva aver visto a Roma - e con vari ...
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ARNALDI, Enea
Elena Povoledo
Nacque a Vicenza il 29 apr. 1716 dal conte Guido Antonio vicario di Arzignano, e da Lavinia Negri; ebbe due fratelli, Fabio e Bernardo. Fin dall'infanzia fu avviato agli [...] sviluppato e un "prospetto scenico" arretrato in profondità, evidente compromesso tra la frons scaenae classica e l'arcoscenico barocco. La scena è mutevole e l'orchestra situata ai piedi del proscenio. Nella polemica per la copertura della sala ...
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CINI, Luigi
Gabriello Milantoni
Nato a Prato il 27 aprile 1766 ed educatosi a Firenze, il C. operò soprattutto in Bologna come decoratore di interni.
La prima citazione che lo riguarda, in ordine di [...] e Basoli con i quali, per Masini, egli condivise il merito di aver riabilitato la scenografia dopo gli eccessi del barocco. Con Palagi, peraltro, il C. fu direttamente in contatto durante il concorso Fiori del 25marzo 1799, E Basoli viene ricordato ...
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COSSICH, Matteo, detto il Cremonese
Donatella Biagi
Di origine tedesca (Masini, 1666; Oretti, sec. XVIII; Calindri, 1782) 0 più probabilmente istriana (Supino, 1938; Raule, 1961), fu scultore e intagliatore [...] 1782) "faticosissima", denuncia una certa corsività di modi ed una scarsa accuratezza di esecuzione, sia pure nel rimando alla cultura barocca romana.
Le notizie riguardanti altre opere del C. (De Brosses, 1739-40,ricorda alcune statue in S. Maria di ...
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BRUSCHI, Gaspero
Leonardo Ginori Lisci
Nacque a Firenze nei primissimi anni del sec. XVIII. Allievo dello scultore G. Ticciati, si distinse per alcune opere giovanili, fra le quali un busto del granduca [...] fra loro.
Un'opera di maggiore importanza, nella quale il B. mostrò la sua diretta derivazione dai migliori scultori del tardo barocco fiorentino, fu il busto in porcellana di Carlo Ginori (1702-57), nel quale l'artista seppe esprimere le doti di ...
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CERASO, Pietro
Gennaro Borrelli
Nacque a Cardito (Napoli); sono ignote le date di nascita e di morte; dalle notizie a noi pervenute si può argomentare che operò tra il 16400 ed i primi del 1700. Non [...] inviavano in Spagna ove ebbero un gran successo per l'evidente vena intimista che si opponeva all'imperante gusto barocco.
Tali accezioni si riscontrano anche nelle sculture lignee del C., il quale innestò sul ceppo della cultura tardomanierista la ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.