CASSIANI, Baldassarre (in religione Stefano), detto il Certosino
Anchise Tempestini
Figlio di Antonio, nacque ad Ansano, presso Pescaglia (Lucca), il 9 marzo 1636. Il 10 genn. 1653 vestì l'abito nella [...] Calci, Fameta e Pontignano. Ma il suo stile è quello di un secentista che comincia a dipingere dopo la nascita del linguaggio barocco in pittura ad opera di Pietro da Cortona. Nei suoi affreschi e senz'altro più vicino a Filippo Gherardi, come si può ...
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CASALI, Gregorio
Claudio Mutini
Nacque a Bologna nel 1652 dal senatore Mario Ignazio e dalla contessa Ippolita Bentivoglio. La nobiltà della madre e il prestigio del padre dovettero procurargli un'infanzia [...] per il prestigio paterno, il C. si rivolgeva con assiduità ai libri di poesia più famosi nel tardo periodo del Barocco e avrà accomunato all'ammirazione per l'eloquenza sacra del Bartoli e del Malvezzi quella per la lirica concettistica già volta ...
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FRESCOBALDI, Girolamo
Oscar Mischiati
Nacque a Ferrara ai primi di settembre (fu battezzato il 13) del 1583 da Filippo e Lucrezia. La famiglia era di buona condizione: il padre acquistava infatti l'11 [...] allora si definiva "stile concertato", caratterizzate cioè da tutti quei tratti che solitamente vengono assunti come tipici del nuovo modo barocco di fare musica.
Tale duplicità di stili era ben chiara alla mente dei musicisti del secolo XVII, tant'è ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] 22; G. Costa, La leggenda dei secoli d'oro nella lett. ital., Bari 1972, ad Ind.;M. Turchi, G. C. e la lirica del classicismo barocco, in Studi in memoria di L. Russo, Pisa 1974, pp. 50 ss.; A. Asor Rosa, Il Seicento, in La letteratura ital. Storia e ...
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PEDICONI, Giulio
Alessandra Capanna
PEDICONI, Giulio. – Nacque a Roma il 31 gennaio 1906, figlio di Tito e di Gertrude Guerrieri.
La famiglia, originaria di Poggio Bustone nel Reatino, trasferita a [...] con raffinati effetti chiaroscurali che richiamava lo stile di Borromini e in generale il barocco romano.
Non appare casuale il riferimento stilistico al maestro del barocco se si pensa che, in una memoria del suo percorso formativo (Muntoni, 1987 ...
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REDI, Tommaso di Bartolomeo
Valentina Manganaro
REDI, Tommaso di Bartolomeo. – Nacque a Siena nel 1602 da Bartolomeo, di cui non conosciamo il mestiere. Dei suoi natali senesi danno conferma le fonti [...] senese, Studio per l’altare maggiore, p. 158; Ead., Scheda 28: T. R., Dio Padre, p. 159); B. Sani, Un episodio del Barocco a Siena: Ercole Ferrata nella Cappella del Taja in San Vigilio, in Nuovi Studi, 1997, n. 2, pp. 183-191; L. Cavazzini, Scheda ...
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MARTINELLI, Vincenzo
Ombretta Bergomi
Nacque a Bologna il 20 luglio 1737 da Giovan Battista e da Maria Maddalena Menghini. Il 18 genn. 1748 rimase orfano di padre e prese a frequentare lo studio del [...] seconda metà del Settecento. Durante la lunga carriera fu sensibile al mutare del sentire artistico, dal tardo barocco al neoclassicismo, rilevabile nell’abbondante produzione, sempre stilisticamente aggiornata e di alta qualità. Dipinse a fresco, a ...
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SERRA, Cristoforo
Barbara Ghelfi
‒ Nacque il 22 novembre 1600 a Cesena da Giovanfrancesco Serra e da Florida Maltoselli (Savini, 1989, p. 29).
Tra i più interessanti pittori cesenati del XVII secolo, [...] . Il Seicento, a cura di A. Emiliani, Milano 1994, pp. 357-359, 363, 365-367; P.G. Pasini - G. Savini, Fra naturalismo e barocco. Le arti figurative nel Seicento, in Storia di Cesena. V. Le arti, a cura di P.G. Pasini, Rimini 1998, pp. 77-82, 87, 89 ...
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GIOFFREDO, Mario
Mauro Venditti
Nacque a Napoli il 14 maggio 1718. Dopo aver frequentato l'atelier del pittore Francesco Solimena, ove "contrasse famigliarità" con Francesco De Mura, si formò nello [...] Napoli 1937, nn. 1893-1894, 3742, 3792, 4731 s.; G. Chierici, La reggia di Caserta, Roma 1937, passim; R. Pane, Architettura dell'età barocca in Napoli, Napoli 1939, pp. 24, 126, 194, 217, 278, 305-321; A. Schiavo, Progetto di M. G. per la reggia di ...
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BENDAZZOLI, Giovanni Battista
Franco Barbieri
Nacque a Verona nel 1739, da Giangiacomo e da Maddalena Olivieri. Fu nella città natale, discepolo del cognato, lo scultore L. Muttoni (che aveva sposato [...] discepolo del Torretto, e formò quelli che rimarranno gli aspetti migliori del suo stile, a contatto con gli ultimi esempi del "barocco" e con le più aggiornate manifestazioni del "rococò" veneziano. Dopo il 1774 il B. si stabilì a Vicenza, città con ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.