Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] il quale, prima in alcune pagine della sua Storia dell'età barocca in Italia, e poi nell'introduzione a una sua accurata libro (una tesi di laurea) intitolato II teatro in dialetto piemontese, che risale al 1890. Nelle sue pagine però trovo un ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] fondamento dell'opera poetica, in contrapposizione al barocco e al sistema dei generi letterari, dai quali altri nomi di grande rilievo, anche nella riforma dell'Università piemontese, promossa da Francesco d'Aguirre e realizzata negli anni 1717- ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] Calcaterra.
Questi ha ricostruito con magistrale competenza l'ambiente piemontese in cui si svolse l'attività del C., non ", cit., cui si affiancano i vari saggi monografici del volume Il barocco in Arcadia, Bologna 1950 (spec. pp. 308 ss., 410 ss ...
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PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] alessandrine e di paratassi, egli aprì la strada al gusto barocco che trionfò pochi anni dopo e fu esaltato da Giovan che lo voleva per confessore e lo propose per una sede piemontese giudicando sin dal primo soggiorno a Torino che non avesse ...
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FRUGONI, Francesco Fulvio
Gianfranco Formichetti
Poche sono le notizie certe della sua vita. Nacque a Genova nel 1620 in una famiglia di nobiltà "nuova"; trascorse una parte della sua fanciullezza in [...] dové interrompere a Torino. Durante il soggiorno piemontese pubblicò due libri nello stesso anno (1666): . 925-1139; F. Angelini - A. Asor Rosa, Daniello Bartoli e i prosatori barocchi, Bari 1975, pp. 67 s.; A. Asor Rosa, La lirica del Seicento, Bari ...
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GHILINI, Girolamo
Andrea Merlotti
Figlio terzogenito del patrizio di Alessandria Gian Giacomo (III), signore di Movarone, e della gentildonna monzese Vittoria Omati (sposatisi il 13 nov. 1573), nacque [...] , mentre il secondo scese in campo durante la guerra civile piemontese (1637-42) dalla parte dei principi cognati, il cardinale e di altre tre rimaste manoscritte, con un tipico gioco barocco il Teatro incastona fra una rosa di uomini di "varia ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] in primo luogo alla creazione del volto di Roma barocca.
La cappella Cornaro in S. Maria della Vittoria di Messico ecc.). Il riferimento a modelli del b. romano e piemontese fu importante, dalla fine del Seicento, in Europa centrale, diffondendosi ...
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bandera
bandèra s. f. [forma piem. per bandiera]. – Caratteristico ricamo piemontese settecentesco, usato per decorare ampie tele, con motivi tipici naturalistici (uccelli, farfalle, ghirlande di fiori) inquadrati in ornati di stile barocco;...