ALBERTI, Matteo
Roswitha Hespe
Giorgio E. Ferrari
Architetto, nato a Venezia, da Francesco, intorno al 1660, morto a Düsseldorf nel 1716.
Di famiglia cittadinesca veneta, imparentata agli Alberti di [...] l'andamento rigorosamente simmetrico della pianta, mentre d'altra parte il trattamento degli spazi e i particolari vigorosamente barocchi richiamano le forme diffuse in Italia sin dal sec. XVI. Particolarmente felice è l'inserimento del complesso nel ...
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ARCIONI, Angelo Maria
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Di nobile famiglia, nacque a Parma nel 1606. Fratello di Andrea, abate prima del monastero parmense di S. Giovanni e poi, dal 1645 al 1647, di quello di Montecassino letterato [...] ; Pavia 1682; Parma 1687), che, sebbene letterariamente non si distinguano dalle coeve produzioni dei rimatori barocchi, pure, almeno nell'ispirazione moralistico-didascalica di alcune delle composizioni giovanili e nell'argomento teologico-morale ...
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CALCAGNI, Tiberio
Giovanna Casadei Mugnai
Figlio di Lucrezia Bonaccorsi (non si conosce il nome del padre), nacque a Firenze nel febbraio del 1532. Fu discepolo e aiuto di Michelangelo Buonarroti e, [...] Venturi attribuisce il disegno in questione al Calcagni).
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Vita di Michelangelo, a cura di P. Barocchi, Milano-Napoli 1962, ad Indicem;G. Gaye, Carteggio inedito d'artisti…, III, Firenze 1840, p. 36; G. Milanesi, Lettere di ...
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POMICELLI, Mariano
Daniela Gionta
POMICELLI, Mariano (Mariano da Genazzano). – Nacque a Genazzano, nei dintorni di Roma, nel 1450; il cognome Pomicelli è testimoniato dall’intestazione di un epigramma [...] di A. Greco, Firenze 1976, I, pp. 189 s., 285 s., II, p. 427; G. Vasari, Le Vite […], a cura di R. Bettarini - P. Barocchi, IV, Firenze 1976, pp. 136 s.; B. Hackett, The medieval Archives of Lecceto, in Miscellanea O.S.A. historica, Romae 1977, pp. 9 ...
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FAITANI (Faetani), Giovan Matteo
Maria Silvia Campanini
Nato verosimilmente a Rimini tra febbraio-marzo del 1505 e i primi mesi del 1506 da Matteo e Bartolomea Veneri, fu battezzato con il nome di Pandolfo, [...] in Cronache d'arte, I (1924), pp. 276 s.; Id., G. Vasari a Rimini, in Il Vasari, XII (1941), pp. 43-49; P. Barocchi, Vasari pittore, Milano 1964, pp. 30 s., 119; P. G. Pasini, Ilquadro del Vasari nel duomo di Rimini, in Rivista diocesana (Rimini), n ...
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LEONI, Leone
Walter Cupperi
Nacque nel 1509, ad Arezzo o nei suoi dintorni, da Giovambattista. Sono ignoti sia il nome della madre sia quello del maestro presso cui il L. si formò come scultore. Sposò [...] 1996, pp. 161, 172 (attribuzione al L. del busto-reliquiario di S. Lorenzo offerto da A. Perrenot alla chiesa di Ornans); P. Barocchi - G. Gaeta Bertelà, Collezionismo mediceo…, Modena 1993, p. 69 n. 67; Los Leoni, a cura di J. Urrea, Madrid 1994, pp ...
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BUSSOLA, Dionigi
Gabriella Ferri Piccaluga
Scultore lombardo, nato nel 1615 e trasferitosi, secondo la consuetudine in uso, nell'ambiente artistico lombardo agli inizi del sec. XVII, a Roma, dove risiedette [...] , che non si può limitare ad un generico "berninismo", e per comprendere anche il ruolo di importatore e diffusore del barocco romano che egli sostenne nell'ambiente artistico lombardo.
Il B. sembra infatti, almeno fino a un certo punto della sua ...
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CASAREGGIO (Casareccio, Casaregis, Casaregi, Casaregio), Andrea
Giovanna Terminiello Rotondi
Figlio di una sorella dello scultore Pasquale Bocciardo, nacque a Genova nell'anno 1741. Seguendo una tradizione [...] lo stile del Parodi, egli realizza un'opera piuttosto stentata, che rivela la sua preoccupazione di tornare alla tradizione barocca genovese. L'ultimo lavoro del C., interrotto dalla morte, fu il modello in stucco della statua del Beato Leonardo ...
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BIGORDI, Benedetto, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Figlio di Tommaso e di una certa Antonia, nacque a Firenze nell'anno 1459 (tale data si ricava dalla portata al catasto fatta nel 1469 da suo [...] chi gli potesse dare ombra, oppure il Vasari, che lo farebbe allontanare da Firenze dopo la morte del fratello (vedi per questo P. Barocchi, in G. Vasari, La vita di Michelangelo, Milano-Napoli 1962, II, p. 69).
Certo è che nell'aprile 1495 il B. era ...
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BUZZACARINI, Antonio
Lovanio Rossi
Nacque a Padova verso la metà del sec. XVI (l'anno di nascita 1578, dato dal Vedova, non sembra certo, né risulta in alcun modo dalle prove di nobiltà che il B. presentò [...] , che si risolve con una agnizione, è trattata nei cinque atti con una certa scioltezza, abbastanza lontana sia dai modi barocchi, sia dalla fredda regolarità del Giraldi Cinzio. Maggiori sono gli influssi, con un che di popolareggiante, della favola ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...