BERNASCONE (Bernasconi), Giuseppe, detto il Mancino
Leopoldo Giampaolo
Nacque a Varese, secondo alcuni nella castellanza di Biumo Inferiore, secondo altri nel quartiere di San Giovanni, nel 1560 circa. [...] - di S. Vittore di Varese; il B. ricorse ancora alla beola ed al mattone e creò uno dei più noti campanili barocchi della Lombardia. Non sembra che la sua attività uscisse da Varese, che gli offri sempre quantità di lavoro sufficiente per raggiungere ...
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BERTOLOTTO, Giovanni Lorenzo
Giovanna Terminiello Rotondi
Nacque a Genova nel 1640 da Michelangiolo il Vecchio. Il padre gli fece da maestro nella pittura, ma più tardi, come ci riferisce il Soprani, [...] pose dei personaggi). In sostanza il B. fu estraneo alle novità dei proprio tempo, che pur vedeva fiorenti a Genova grandi pittori barocchi come V. Castello, D. Piola e G. De Ferrari.
Bibl.: R. Soprani-C. G. Ratti. Delle vite del pittori, scultori ed ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] un suo soggiorno a Ferrara (dove avrebbe potuto fornire il disegno per il portale del palazzo Schifanoia eseguito nel 1474 da Ambrogio Barocci, anche attivo in Urbino e forse in contatto col B. anche in altre opere: cfr. Bruschi, 1969, p. 91), né un ...
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PALPACELLI, Francesco (Franco)
Giovanni Duranti
– Nacque il 21 gennaio 1925 a Fiuggi da Pacifico, insegnante scolastico, e da Alessandrina Tosti.
Si trasferì in giovane età con la famiglia a Roma, in [...] , attraverso la lezione di Franco Albini (concretata nell’edificio de La Rinascente in piazza Fiume), gli etimi barocchi dell’ambiente romano.
Desideroso di confrontarsi con temi impegnativi e stimolanti partecipò ai più importanti concorsi nazionali ...
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BERTANI (Bertano), Giovanni Battista
C. Perina-Francesco Pellati
Non è da confondere con Giovanni Battista scultore e incisore della cerchia di Giulio Romano. La data di nascita, 1516 (a Mantova), dedotta [...] decreto di nomina a prefetto delle fabbriche. Del resto anche la sua fisionomia di architetto, che oscilla tra precorrimenti barocchi e rigori classicistici, attende di essere ancora pienamente illuminata.
Morì a Mantova il 2 aprile 1576.
Se i meriti ...
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CERUTTI (Ceruti, Cerruto)
Andreina Griseri
Nati a Chieri da Gaspare e da una figlia del pittore Francesco Fea, i fratelli Antonio e Giovanni Francesco, data la consuetudine di lavoro nella bottega del [...] Torino 1878, pp. 80 s.; M. Bernardi, Il palazzo reale di Torino, Torino 1959, pp. 44s.; A. Griseri, in Mostra del barocco piemontese, Torino 1963, II, Pittura, p.29; A. Peyrot-G. Sineo, Moncalieri nei secoli, Notizie stor. e iconografia, Torino 1969 ...
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FABBRI, Ulderico
Lucio Scardino
Nacque a Monestirolo (ora frazione di Ferrara) il 2 luglio 1897 da Chiarissimo, piccolo commerciante, e da Teresa Meotti. Trasferitosi con i genitori a Ferrara nel 1911, [...] pala del Sacro Cuore (duomo di Milano) su modello di E. Rubino, che nella composizione rastremata assembia in sé echi barocchi, suggestioni liberty (negli angeli) e realismo "d'età degasperiana" (nei volti del Cristo e dei due santi). Il F. risultò ...
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BIASIO, Giovanni Antonio
Camillo Boselli
Nacque, con molta probabilità, a Brescia nel 1677. Dalla polizza d'estimo del padre, conservata nell'Archivio storico civico di Brescia, risulta che, figlio [...] più tarde come l'altare del santuario di Carpenedolo (c. 1770).
Da tali disegni il B. appare un artista aperto a influssi barocchi (non per nulla fra i progetti troviamo piante e prospetti della chiesa milanese di S. Giuseppe, di quella torinese di S ...
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CARLONE, Tommaso
Luciano Tamburini
Figlio di Giuseppe di Giovanni, della famiglia di artisti oriundi di Rovio presso Lugano, esordì come scultore a Genova a fianco del padre agli inizi del sec. XVII. [...] Dalla moglie Maddalena Mazzetti ebbe pure tre figlie: Anna, Caterina, Lucrezia.
L'opera del C. appare improntata ad accenti barocchi d'ascendenza berniniana qual era vissuta, al tempo della sua formazione, a Genova, con toni magari un poco aulici e ...
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ENRICO
Valerio Ascani
Scultore, attivo a Pistoia nella seconda metà del sec.XII, il suo tiome è noto unicamente dalla iscrizione presente sul capitello destro del portale maggiore della chiesa di S. [...] di storia dell'arte. Pistoia 1964, Pistoia 1966, p. 25; R. Salvini, La scultura romanica pistoiese, ibid., pp. 171-173; P. Barocchi, in G. Vasari, Le vite. Commento, II, 1, Firenze 1969, p. 128; E. Carli, L'arte a Massa Marittima, Siena 1976 ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...