DE CHIRICO, Andrea (Alberto Savinio)
Marcello Carlino
Nacque ad Atene, il 25 ag. 1891, da Evaristo, ingegnere ferroviario, originario di Palermo, e da Emma Cervetto, nobildonna genovese.
Ad Atene trascorse [...] e tutt'altro che scolastico, di opere ed autori del passato, con una spiccata predilezione per gli ellenisti ed i barocchi, si accompagnarono i primi interessi per il linguaggio pittorico e per la cultura delle arti, segnatamente per Böcklin caro a ...
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BELVEDERE, Andrea
Carla Guglielmi Faldi
Ada Zapperi
Si ritiene che la data di nascita di questo pittore, letterato e filodrammatico, invece che nell'anno 1646, riferito dal De Dominici, sia da porre [...] e si arricchisce rinnovandosi in un esaltante senso di luce e di vitalità, quali gli derivano dalla straordinaria ma mai retorica esuberanza "barocca" di G. B. Ruoppolo.
Mai però, e qui appare subito l'autonomia dei grande artista, il B. è scaduto a ...
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BETRONE, Annibale
Sisto Sallusti
Nato a Torino il 9 dic. 1883 da Lorenzo, sarto, e da Benedetta Colombo, si iscrisse alla scuola di recitazione Maria Laetitia diretta da D. Bassi; fa dapprima scritturato [...] altri celebri colleghi, il suo tributo a un tipo di teatro filmato che nelle forti dosature del trucco e negli atteggiamenti barocchi cercava di ovviare all'assenza del dialogo vivo.
Nel 1926-27 la sua riunione con la Melato suscitò grande interesse ...
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COLTELLACCI, Giulio
Francesca Pagnotta
Nacque a Roma il 12 apr. 1916 da Italo Roberto e da Ida Colasanti, in una famiglia originaria di Palestrina. Contro la volontà dei suoi parenti, che lo volevano [...] così atmosfere di sapore classico, come ricostruzioni ispirate ad un clima novecentista; ideò scene ridondanti di elementi barocchi e rinascimentali, ma seppe anche elaborare moderne strutture sceniche e nuove ardite soluzioni tecniche.
Dagli anni ...
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FIDENZI, Iacopo Antonio
Giusi D'Alessandro
Attore vissuto tra la fine del sec. XVI e la prima metà del sec. XVII, famoso nel ruolo di innamorato con il nome di Cintio. Incerta la data della sua nascita; [...] e toscaneggiante, non ombreggiato da alcuna sfumatura vernacolare. Il Petrarca, mediato dal petrarchismo, i lirici cinquecenteschi e barocchi costituivano le basi della formazione culturale richiesta all'attore, andando a formare un'ampia riserva di ...
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GONZAGA, Pietro (Pietro Gottardo, Pietro di Gottardo)
Maria Lucia Tonini Steidl
Figlio di Francesco e della nobile bellunese Anna Grini, nacque il 25 marzo 1751 a Longarone, presso Belluno.
Il padre, [...] samnites di A.-E.-M. Grétry.
L'armonico impianto architettonico delle vedute del G., che pur risente di echi barocchi, si imposta su una forte struttura neoclassica e si anima di una percezione drammatica degli spazi che preconizza quella romantica ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...