LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] ibid. 1881, VI, pp. 136, 246, 600; Id., Le vite… del 1550 e 1568, testo a cura di R. Bettarini, commento a cura di P. Barocchi, IV, Testo, Firenze 1976, pp. 15-38; G.P. Lomazzo, Scritti sulle arti (1570-90), a cura di R.P. Ciardi, Firenze 1973-74, I ...
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Poeta russo (n. nel distretto di Rjazan´ 1895 - m. Leningrado 1925). Fece parte dapprima a Pietroburgo del gruppo dei poeti contadini e poi dell'immaginismo, una scuola poetica nata a Mosca dopo la Rivoluzione. [...] religiosa la campagna attorno a Rjazan´. E. accolse la Rivoluzione con entusiasmo, esaltandola in poemi declamatorî e barocchi, quali Preobraženie ("Trasfigurazione") e Inonija ("Altra terra") del 1919. Ma ben presto la delusione provata di fronte ...
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Storico dell'arte italiano (Roma 1929 - Torino 2014). Laureatosi a Torino con A. M. Brizio, si è specializzato a Firenze con R. Longhi (1954) con la tesi poi pubblicata in un volume dal titolo Un pittore [...] presso la Scuola normale superiore di Pisa, di cui oggi è professore emerito. Nel 1991 ha ottenuto insieme a P. Barocchi il premio A. Feltrinelli dell'Accademia nazionale dei Lincei per la critica d'arte; nel 1994 è stato chiamato a insegnare ...
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DANTI, Vincenzo
Francesco Paolo Fiore
Nacque a Perugia nella seconda metà dell'aprile 1530 (come si deduce dall'iscrizione tombale - Pascoli, 1730, pp. 293 s. - che fissava la data precisa al 22 apr.) [...] (1972), 2, pp. 186-98; F. Santi, Un'opera perduta di V. D., in Bollett. d'arte, LVII (1972), 2, pp. 112-14; P. Barocchi, Scritti d'arte del Cinquecento, II, Milano-Napoli 1973, pp. 1563-76, 1682-90, 1760-98 (testo e note), 1524-26, 1611 s., 1716-19 ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] -9.
3 Vasari 1550, ed. 1986, p. 881; G. Vasari, La vita di Michelangelo nelle redazioni del 1550 e 1568, a cura di P. Barocchi, 5 voll., Milano-Napoli 1962, I, p. 6.
4 Cadogan 2000, p. 162, fig. 172.
5 A. Condivi, Vita di Michelangelo Buonarroti, cit ...
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CUSATI, Gaetano
Adriana Compagnone
Il luogo di nascita e i nomi dei genitori di questo pittore di nature morte, attivo a Napoli e, secondo il De Dominici (1742: "Andò a Palermo e guadagnò gran danari"), [...] dei grandi formati. L'artista inoltre, nonostante avesse già compiuto il passaggio dal naturalismo caravaggesco ad un linguaggio barocco, nell'ambito dei pittori di natura morta ai quali si era ispirato, fu sensibile ai suggerimenti formali di ...
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FANTETTI, Cesare
Maria Cristina Misiti
Non si conoscono i suoi dati anagrafici; alcune fonti lo indicano nato a Firenze intorno al 1660, ma più verosimilmente la data di nascita deve essere anticipata [...] la vendita di alcuni disegni (cfr. F. Baldinucci, Notizie dei professori del disegno ... [1681-1728], VI, Appendice, a cura di P. Barocchi, Firenze 1975, p. 234).
Non si sa con esattezza quando ebbe luogo l'apprendistato del F. ma è probabile che sia ...
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DORIGNY, Louis (Ludovico)
Francesca D'Arcais
Nacque dal pittore Michel e da Giovanna Angelica Vouet, figlia di Simon Vouet, a Parigi il 14 giugno 1654; fu fratello del pittore Nicolas. La sua prima educazione [...] venne a Roma, dove era già nel 1673 e dove probabilmente approfondì le sue esperienze a contatto con i grandi cicli pittorici barocchi. Passò poi in Umbria e nelle Marche, lasciando opere, purtroppo perdute o non rintracciate, a Gubbio e a Foligno (d ...
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Scultore (Parigi 1705 - ivi 1758). Fu introdotto all'arte dal padre Sébastien (Anversa 1655 - Parigi 1726), scultore e decoratore di origine fiamminga che, trasferitosi a Parigi, lavorò soprattutto per [...] Roma, dove poi rimase fino al 1746, producendo opere che rivelano come i suoi riferimenti culturali rinascimentali e barocchi siano rielaborati con personalissimo estro (monumento funebre Vleughels 1737, S. Luigi dei Francesi), intensa e controllata ...
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Disegnatore (Ramnicul Sarat, Bucarest, 1914 - New York 1999). Dopo aver studiato psicologia e tecnologia a Bucarest, si trasferì in Italia (1933-40) laureandosi in architettura al Politecnico di Milano, [...] disegni ironici, fantasiosi e spesso surreali, caratterizzati da un segno angoloso e continuo che si trasforma spesso in ghirigori barocchi, furono pubblicati su prestigiose riviste e in varî album (The art of living, 1949; The passport, 1954; The ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...