ARMANNI, Osvaldo
Renata Battaglini Di Stasio
Nato a Perugia il 3 ag. 1855, a 24 anni si recò a Roma, dove insegnò disegno all'Istituto "Leonardo da Vinci" e successivamente, dal 1907 al 1923, disegno [...] ispirata a motivi greco-assiri, ad opera dei pittori Bruschi e Brugnoli, l'arca ricorda l'impianto degli altari barocchi romani. Alieno da ogni innovazione, attento soprattutto all'elemento tecnico della costruzione e a quello ambientale, l'A ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] utili e gli interventi più recenti: N. Badaloni, Filosofi, utopisti, scienziati, in Lett. ital., Roma-Bari 1979, pp. 26-39; P. Barocchi, Scritti d'arte del Cinquecento, Torino 1978-79, III, pp. 465-474, 554-591; V, pp. 1153 ss., 1169 ss., 1196 s ...
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GRASSO, Palmerio
Maria Luisa Esposito
Non si conosce la data di nascita di questo scultore e intagliatore, figlio di Cola, originario di Rivisondoli (Romito, 1988, p. 148) e attivo in Abruzzo nella [...] Deputazione di storia patria degli Abruzzi, LXXXII (1992), p. 14 n. 6; Id., Fervore d'invenzioni e varietà di tecniche nell'età barocca, in Pescocostanzo città d'arte sugli Appennini, a cura di F. Sabatini, Pescara 1992, pp. 122, 129, 196 s., 201; G ...
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BALDINUCCI, Francesco Saverio
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Filippo, nacque a Firenze nel 1663. Formato dal padre a severo senso religioso, fu uomo avveduto e ben visto dalla corte granducale dalla [...] , nell'ambito delle personalità minori, un quadro prezioso della operosità figurativa degli epigoni dei grandi maestri barocchi, in prevalenza fiorentini, tra la riforma caravaggesca, i compromessi carracceschi e l'insorgere graduale delle tendenze ...
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GATTESCHI, Vincenzio
Laura Riccioni
Discendeva da una delle famiglie più illustri di Pistoia, dove nacque il 26 luglio 1574 da Piero di Tommaso e da Fulvia d'Antonio Ricciardi. Dopo aver sposato Lisa [...] ai canzonieri cinquecenteschi, anche se i motivi cari alla lirica petrarchista finiscono per assumere toni decisamente barocchi, con evidenti richiami stilistici a G. Chiabrera. Molte anche le composizioni d'ambientazione pastorale e mitologica ...
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FERRARO, Tommaso
Francesca Campagna Cicala
Figlio del pittore e stuccatore Antonino e fratello di Orazio, nacque a Giuliana (oggi in provincia di Palermo) verso la metà del sec. XVI: di lui non si conoscono [...] , all'interno della produzione artistica dell'attivissima famiglia che svolse un ruolo notevole per il successivo affermarsi della decorazione barocca.
Fonti e Bibl.: G. Di Marzo, Delle belle arti in Sicilia dai Normanni alla fine del sec. XVI, IV ...
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Reich, Steve (propr. Stephen Michael). - Musicista statunitense (n. New York 1936) di famiglia ebrea. È considerato uno dei compositori di maggiore spicco del panorama musicale statunitense. La sua musica, [...] , voices and organ, 1973; Music for eighteen musicians, 1974-76). Si è interessato inoltre ai procedimenti compositivi barocchi, rinascimentali e soprattutto medievali (Four organs, 1970). Intorno agli anni Ottanta R. ha composto alcuni lavori per ...
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Previtali, Giovanni
Simona Ciofetta
Storico dell'arte, nato a Firenze il 4 marzo 1934, morto a Roma il 3 febbraio 1988. Laureatosi nel 1957 a Firenze con R. Longhi, dal 1961 entrò a far parte della [...] et al., Scritti in ricordo di Giovanni Previtali, 2 voll., in Prospettiva, 1988-89, 57-60, nr. monografici.
P. Barocchi, Rileggendo Giovanni Previtali, in Prospettiva, 1993, 70, pp. 94 e segg.
G. Romano, Giovanni Previtali e la storia dell'arte ...
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CASTELLAMONTE, Carlo di
Luciano Tamburini
Figlio di Cesare, nacque intorno al 1560, e fu quindicesimo conte di Castellamonte della linea Cognengo. Fu tra i primi patrizi piemontesi professionalmente [...] istanze romane alle francesi e giungendo a "un'arte di corte" (Griseri) nel peso dato agli ornamenti, più manieristici che barocchi; nel 1635 la sistemazione dell'altare della Madonna del Popolo nella chiesa della SS. Trinità a Torino; nel 1637 il ...
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MARCHETTI, Marco, detto Marco da Faenza
Valerio Da Gai
Nacque a Faenza da Andrea di Giacomo. La sua data di nascita viene generalmente collocata tra il secondo e il terzo decennio del Cinquecento, comunque [...] manierismo faentino (1939), in Gli artisti. La città. Gli studi sull'arte faentina di A. Corbara, Bologna 1986, pp. 210-221; P. Barocchi, Vasari pittore, Milano 1964, pp. 40 s., 43 n. 1, 44 s., 61, 79, 135 s., 146; A. Cecchi, Pratica, fierezza e ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...