Pittore (Monaco di Baviera 1688 - ivi 1749). Allievo del padre, Kaspar Gottfried (1651-1724), a Roma, con C. D. Asam (1712-14), subì l'influsso di Pietro da Cortona. Fu uno dei maggiori decoratori barocchi [...] bavaresi (decorazioni nella residenza di Monaco, nei castelli di Schleissheim e di Nymphenburg; dipinti in chiese di Monaco e Würzburg) ...
Leggi Tutto
Pittore statunitense (Hingham, Massachusetts, 1856 - Parigi 1937). Visse e lavorò in prevalenza in Francia, ove, allievo di L. Bonnat, fu poi influenzato dagli impressionisti. Si specializzò negli interni, [...] soprattutto degli antichi castelli reali francesi, barocchi e rococò. Fra i suoi dipinti migliori sono anche interni di antiche case della Nuova Inghilterra. ...
Leggi Tutto
Pittore (Napoli 1629 - ivi 1693), tra i maggiori specialisti di nature morte del periodo a Napoli. La sua opera, inizialmente improntata a un naturalismo di matrice tardo-caravaggesca, rivela dagli anni [...] 1665-70 un'adesione ai modi barocchi, in una pittura di grande ricchezza cromatica e compositiva. Opere a Napoli, Museo nazionale di Capodimonte e Museo di S. Martino; Oxford, Ashmolean Museum, ecc. ...
Leggi Tutto
Architetto e illustratore ungherese (Kiskorpád, Somogy, 1884 - Budapest 1948). Autore di illustrazioni ed ex libris (tavole per Találkozás hamupipökével di B. Révész, 1909), progettò anche mobili, ispirandosi [...] dapprima all'arte popolare ungherese e appropriandosi poi di stilemi barocchi. Dal 1913 prof. nella scuola di disegno industriale di Budapest, fondò il Laboratorio di Budapest (Budapesti műhely). La sua attività si sviluppò poi verso una ricerca di ...
Leggi Tutto
Architetto (m. Amburgo 1743); si formò in Italia. È il più importante architetto attivo in Amburgo al principio del sec. 18º. Il suo capolavoro è il municipio di quella città (1709-11; in parte rifatto), [...] ispirato a palazzi barocchi italiani. ...
Leggi Tutto
Comune della prov. di Brindisi (122,3 km2 con 27.897 ab. nel 2008), al limite settentrionale del Tavoliere di Lecce.
Interessante il castello d’origine normanna, ma profondamente rimaneggiato nel 13°, [...] 15° e 17° secolo. Numerosi i monumenti barocchi; il Museo civico archeologico è ricco di reperti provenienti dall’area urbana antica di M., che fu importante centro messapico. ...
Leggi Tutto
Pittore (Santarcangelo di Romagna 1601 - Vienna 1663). Si formò a Bologna e a Roma, lavorò in Romagna, a Venezia e, dal 1658 circa, a Vienna. Dopo un inizio vagamente caravaggesco si accostò a G. Reni, [...] accogliendo con esiti personali elementi veneti; non disdegnò forti effetti barocchi, per ricomporsi poi in un misurato classicismo. Tra le opere: la Gloria di s. Mercuriale e la Gloria di s. Valeriano nel duomo di Forlì (1642-44); Morte di Cleopatra ...
Leggi Tutto
Scultore (Anversa 1694 - Londra 1770), figlio di Pieter. Formatosi ad Anversa con M. van der Voort, dal 1720 circa fu attivo in Inghilterra, in stretto contatto con J. Gibbs e W. Kent; realizzò busti-ritratto, [...] monumenti funebri e celebrativi, notevoli per la sobria fusione di motivi barocchi e riferimenti più immediati all'antichità classica: monumenti a M. Prior (1723), I. Newton (1731) e J. Gay (1736), Londra, Westminster Abbey; monumento equestre a ...
Leggi Tutto
Architetto di origine olandese (m. Pfaffendorf, Coblenza, 1729). Architetto di corte a Treviri, oltre a opere di fortificazione, progettò la Kreutzkirche di Ehrenbreitstein, presso Coblenza (1702-08, distrutta [...] nel 1944), il Tesoro del duomo di Treviri (1702-16) e la parrocchiale di Wittlich (1709-23), che presenta elementi barocchi e goticizzanti. ...
Leggi Tutto
Famiglia di pittori e architetti di Cremona, attivi nei secc. 17º-18º. Più noti i pittori Francesco, detto il Piacentino (Cremona 1669 - Pontremoli 1735), scolaro e collaboratore di Giuseppe (Casalmaggiore [...] 1661 - ivi 1720 circa); tra i maggiori pittori di architetture attivi in Lombardia, dipinse, con motivi tardo-barocchi, nei palazzi ducali di Modena, Massa e Parma, nella Certosa di Pavia, nel palazzo Ercole della Somaglia a Piacenza. Sue opere anche ...
Leggi Tutto
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...