CERTO, Bonaventura
Francesca Campagna Cicala
Nato a Messina, frate minore conventuale, è noto per la sua attività di architetto a Trapani dal 1630 al 1646.
Non si hanno altre notizie al di fuori dell'attività [...] di Trapani, Trapani 1883, pp. 33, 36; M. Augugliaro, Guida di Trapani, Trapani 1914, pp. 99, 115; V. Scuderi, Architettura barocca nel Trapanese, in Sicilia, 1961, n. 30, p. 73; M. Serraiano, Trapani nella vita civile e relig., Trapani 1968, pp. 283 ...
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PIACENTINI, Marcello
Giovanni Duranti
PIACENTINI, Marcello. – Nacque a Roma l’8 dicembre 1881, da Pio – uno dei più affermati architetti della capitale umbertina, autore del palazzo delle Esposizioni [...] riscattato da qualche eco liberty, era evidente la suggestione dell’ambiente romano e il riferimento alla stagione dei fasti barocchi, che Ugo Ojetti indicò come fondamento del nuovo stile nazionale (A Roma e a Torino. Per un’architettura italiana ...
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BORGIANNI (Borgiani, Burgiano, Borján), Orazio
Harold E. Wethey
Nacque a Roma intorno al 1578 da Giovanni, falegname fiorentino.
Dal testamento del B. risultano suoi "fratelli uterini" Giovanni Domenico [...] ; è illustrata in The Burlington Magazine, C. [1958], app., tav. XI).
Anche se l'influsso di queste opere sugli artisti barocchi spagnoli non è stato così profondo come ha ritenuto il Longhi, va notato che l'Assunzione di Valladolid è servita da ...
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CAVAGNA, Giovanni Battista
Arnaldo Venditti
È ignota la data di nascita di questo pittore e architetto operoso a Roma, a Napoli e nelle Marche dal 1569 al 1613.
Della sua complessa figura è stata finora [...] napol. del Quattro e Cinquecento, in Arch. stor. per le prov. napoletane, LII (1927), pp. 369 s.; R. Pane, Architettura dell’età barocca a Napoli, Napoli 1939, pp. 29-35; F. De Filippis, Le reali delizie di una capitale, Napoli 1952, pp. 11 s.; B ...
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CANUTI, Domenico Maria
Marina Barbolini Armandi
Figlio di Luca e di una Santina, nacque a Bologna il 5 apr. 1626; sua sorella Giulia, pure pittrice, sposò Domenico Maria Bonaveri: fu madre di Domenico, [...] di S. Francesca Romana in Roma.
Nella vasta impresa bolognese di S. Michele in Bosco si delinea ancora quello che il barocco era per il C.: nelle tre stanze della libreria, alla visione tumultuosa, anche se di tono minore rispetto agli affreschi ...
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MAGGI, Giovanni
Laura Di Calisto
Nato intorno al 1566, probabilmente a Roma, è ricordato da Giovanni Baglione (1642, pp. 393 s.) come "dipintore, et intagliatore all'acqua forte", "virtuoso in diverse [...] documenta il temperamento eclettico del M.; si tratta di una raccolta di tavole (Bichierografia, a cura di P. Barocchi, Firenze 1977) suddivisa in quattro volumi con la rappresentazione di numerose fogge di bicchieri caratterizzati da stili compositi ...
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VALENTI, Francesco
Carmen Genovese
Nacque a Palermo il 5 dicembre 1868 da Salvatore e Concetta Mirabile. Il padre, scultore, lavorò alla fine dell’Ottocento nei cantieri di restauro del chiostro di [...] si ricordano, negli anni Venti, quello nella chiesa di S. Giovanni del Lebbrosi, in cui Valenti demolì gli elementi barocchi per ripristinare le forme normanne; e la cappella e la loggia dell’Incoronazione e la chiesa della Magione, liberate e ...
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TRIONFO, Aldo
Paolo Puppa
(Cesare Aldo). – Rimosso il primo nome per le implicazioni imperiali (e rimasto il secondo, Aldo, che in ebraico significa capo), ma semplicemente Dado per gli amici, nacque [...] , e intanto l’amante la palpava tra nugoli di voyeurs. Forte altresì il gusto per il masque, vedi i sontuosi carri barocchi di Vita e morte di Re Giovanni (1973), per la parade, per il grand guignol efferato nella memoria artaudiana, ma filtrato ...
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FALCONI, Bernardo
Paola Rossi
Non si conosce la data di nascita dello scultore; alcuni documenti (cfr. Lienhard-Riva, 1945, p. 147) attestano che era originario di Rovio (Canton Ticino) e figlio di [...] N. Ivanoff, Monsù Giusto ed altri collaboratori del Longhena, in Arte veneta, II (1948), pp. 115, 117; L. Mallé, in Mostra del barocco piemontese, II, Torino 1963, pp. 34 s., tavv. 17b, 19ab; Id., Museo civico di Torino. Le sculture del Museo d'arte ...
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RISTORO da Campi Bisenzio
Guido Tigler
RISTORO da Campi Bisenzio (fra Ristoro da Campi). – Presunto architetto dell’Ordine domenicano, attivo nel Duecento a Firenze. Nell’edizione giuntina delle Vite [...] a cura di R. Bettarini, II, Testo, Firenze 1967, p. 85, II, 1, Commento secolare, a cura di P. Barocchi, Firenze 1969, pp. 318-322; M. Bilioctus, Chronica pulcherrimae aedis magnique coenobii S. Mariae cognomento Novellae Florentinae civitatis (1586 ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...