Poeta spagnolo (n. Barcellona 1945). Dopo la raccolta Mensaje del tetrarca (1963), ha pubblicato Arde el mar (1966), uno dei libri più interessanti e innovativi della poesia spagnola degli anni Sessanta, [...] da La muerte en Beverly Hills (1968). Poeta fortemente intellettuale, è incline alla riflessione metaletteraria espressa in toni barocchi e con una certa tendenza al surrealismo. Abbandonato il castigliano a favore del catalano, ha pubblicato le ...
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San Michele all’Adige Comune della prov. di Trento (di 5,3 km2 con 2662 ab. nel 2008, detti Sammichelotti). Il centro è situato a 228 m s.l.m. nella valle dell’Adige. Importante centro vitivinicolo.
È [...] località abitata fin dall’epoca romana. La parrocchiale, rifatta nel 1687, conserva ricchi altari barocchi; nell’antico convento degli agostiniani è ospitato il Museo degli usi e costumi della gente trentina. ...
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selva In letteratura, raccolta di appunti e di annotazioni; libro miscellaneo di erudizione varia.
Nella metrica italiana, componimento in cui endecasillabi e settenari si succedono irregolarmente senza [...] schema strofico; la rima è assente o compare sporadicamente. Si diffuse nel sec. 16° (L. Alamanni, B. e T. Tasso) ed ebbe seguito fra i poeti barocchi (G. Marino). ...
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Scrittore polacco (n. Varsavia 1935). Vicino alla poetica classicista di Th. S. Eliot, ha mostrato nei suoi versi (Konwencje "Convenzioni", 1957; Człowiek z głową jastrzębia "L'uomo dalla testa di sparviero", [...] 1963; Anatomia, 1970; Thema regium, 1978; Ulica Mandelsztama "Via Mandel´štam", 1983) una predilizione per i modelli barocchi. Tra le opere narrative spiccano Rozmowy polskie latem roku 1983 ("Conversazioni polacche nell'estate dell'anno 1983", 1983 ...
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Lima
Katia Di Tommaso
Tra le Ande e il mare
Un nobile e glorioso passato di capitale coloniale, che l’aveva resa una delle città più ricche del mondo, si confronta a Lima con un presente di industrializzazione [...] a Lima.
L’espansione recente
Fino a tutto il Settecento la ricca Lima conservò un’aria aristocratica che si rispecchiava nelle barocche architetture religiose (come le chiese della Merced e di S. ;Pedro o i molti conventi) e civili della città e ...
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APOLLONIOS (᾿Απολλώνιος)
P. Orlandini
5°. - Scultore greco, di Tralles, figlio di Tauriskos. Nel teatro di Magnesia al Meandro si è ritrovata una base di marmo con incassi per una statua in bronzo: sul [...] lato principale è incisa la dedica di Herakleitos, sacerdote di Dioniso, in caratteri molto elaborati e "barocchi"; sul lato destro, in caratteri più semplici, è la firma di Apollonios. Ciò naturalmente non implica differenza di cronologia fra le due ...
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Architetto (Nörde, Vestfalia, 1694 - Münster 1773). Completò la sua formazione, grazie alla protezione del principe vescovo di Münster, a Würzburg presso B. Neumann (1720-21) e a Roma (1722); dal 1725 [...] Clemente Augusto. Dalla austera semplicità delle prime opere (chiesa dei Cappuccini a Brakel, 1715-18) sviluppò peculiari modi barocchi: Oranienburg nel parco di Nordkirchen (dal 1725); casino di caccia di Clemenswerth, presso Sögel (1740-47); chiesa ...
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GREFLINGER, Johann Georg (pseud. Seladon von der Donau, tolto dal romanzo del d'Urfé)
Giuseppe Zamboni
Nato intorno al 1620 a Ratisbona, morto nel 1677 ad Amburgo, poligrafo e poeta della cerchia di [...] J. Rist, fu seguace di M. Opitz più nella correttezza formale metrica, che nello sviluppo di elementi barocchi. Le sue liriche, spoglie di caratteri intellettualistici secenteschi, facili, scorrevoli, spesso realistiche e immediate nell'espressione ...
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Scultore (Londra 1737 - ivi 1823), figlio del pittore fiammingo Joseph François (1702-1748). Trasferitosi a Londra, studiò con P. Scheemakers; fu successivamente a Roma (1760-70). È noto soprattutto per [...] Londra, National portrait gallery; busto di C. Townley, 1802, Londra, British Museum) in cui si fondono istanze classiche e spunti barocchi. Tra le sue opere più originali sono i monumenti ai Tre capitani nell'abbazia di Westminster e a Sir Thomas e ...
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HERNÁNDEZ GINER, Miguel
Carmelo SAMONA'
Poeta spagnolo, nato il 30 ottobre 1910 a Orihuela (Alicante), morto nelle carceri falangiste di Alicante il 28 marzo 1942. Di famiglia contadina e di cultura [...] , Góngora, San Giovanni della Croce, Lope de Vega. Ciò sembra evidente anche perché la lettura dei poeti rinascimentali e barocchi non è riflessa solo nel gongorismo della prima opera, ancora un po' esteriore, ma continua a operare vivamente nell ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...