Comune della prov. di Brindisi (122,3 km2 con 27.897 ab. nel 2008), al limite settentrionale del Tavoliere di Lecce.
Interessante il castello d’origine normanna, ma profondamente rimaneggiato nel 13°, [...] 15° e 17° secolo. Numerosi i monumenti barocchi; il Museo civico archeologico è ricco di reperti provenienti dall’area urbana antica di M., che fu importante centro messapico. ...
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Poeta ceco (Praga 1871 - ivi 1951). Le sue poesie (Sodoma, 1895; Sexus necans, 1897; Písně tulákovy o životě a smrti "Canti del vagabondo sulla vita e sulla morte", 1930), i racconti (Gotická duše "Anima [...] gotica", 1900) e le leggende (Barokové oltáře "Altari barocchi", 1922) fanno di lui il rappresentante più eminente del decadentismo ceco. ...
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MARGARITO (Margaritone) d’Arezzo
Grazia Maria Fachechi
Figlio di Magnano, come si desume dal documento del 1262, l’unico in cui viene menzionato, conservato nell’Archivio dei monaci camaldolesi di Arezzo [...] nelle redazioni del 1550 e 1568, Testo, a cura di R. Bettarini, II, Firenze 1967, pp. 89-93; Commento, a cura di P. Barocchi, II, 1, ibid. 1969, pp. 324-345; R. Van Marle, The Development of the Italian schools of painting, I, The Hague 1923, pp ...
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Pittore (Santarcangelo di Romagna 1601 - Vienna 1663). Si formò a Bologna e a Roma, lavorò in Romagna, a Venezia e, dal 1658 circa, a Vienna. Dopo un inizio vagamente caravaggesco si accostò a G. Reni, [...] accogliendo con esiti personali elementi veneti; non disdegnò forti effetti barocchi, per ricomporsi poi in un misurato classicismo. Tra le opere: la Gloria di s. Mercuriale e la Gloria di s. Valeriano nel duomo di Forlì (1642-44); Morte di Cleopatra ...
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RIBERA, Pedro de
José F. Rafols
Architetto, morto a Madrid nel 1742. Forse discepolo del Churriguera, fu "maestro mayor" a Madrid e vi lasciò opere importanti. Nella chiesa di Nuestra Señora de Montserrat, [...] a Madrid, costruita circa il 1720, ampî e robusti motivi barocchi sostituiscono, specialmente nella torre campanaria, gli ornati ricchi e triti dell'architettura "plateresca"; la facciata ricorda la maniera dell'Herrera. Nella Ermita de la Vírgen del ...
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Scultore (Anversa 1694 - Londra 1770), figlio di Pieter. Formatosi ad Anversa con M. van der Voort, dal 1720 circa fu attivo in Inghilterra, in stretto contatto con J. Gibbs e W. Kent; realizzò busti-ritratto, [...] monumenti funebri e celebrativi, notevoli per la sobria fusione di motivi barocchi e riferimenti più immediati all'antichità classica: monumenti a M. Prior (1723), I. Newton (1731) e J. Gay (1736), Londra, Westminster Abbey; monumento equestre a ...
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Architetto di origine olandese (m. Pfaffendorf, Coblenza, 1729). Architetto di corte a Treviri, oltre a opere di fortificazione, progettò la Kreutzkirche di Ehrenbreitstein, presso Coblenza (1702-08, distrutta [...] nel 1944), il Tesoro del duomo di Treviri (1702-16) e la parrocchiale di Wittlich (1709-23), che presenta elementi barocchi e goticizzanti. ...
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Famiglia di pittori e architetti di Cremona, attivi nei secc. 17º-18º. Più noti i pittori Francesco, detto il Piacentino (Cremona 1669 - Pontremoli 1735), scolaro e collaboratore di Giuseppe (Casalmaggiore [...] 1661 - ivi 1720 circa); tra i maggiori pittori di architetture attivi in Lombardia, dipinse, con motivi tardo-barocchi, nei palazzi ducali di Modena, Massa e Parma, nella Certosa di Pavia, nel palazzo Ercole della Somaglia a Piacenza. Sue opere anche ...
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Gemäldegalerie Alte Meister Fra le più importanti pinacoteche europee, fondata a Dresda dai principi elettori di Sassonia fra la fine del 17° e la prima metà del 18° secolo. Il nucleo più importante della [...] collezione, la raccolta di pittura italiana comprendente capolavori di maestri rinascimentali, manieristi e barocchi, fu acquistato nel 1747 dal duca di Modena. Accanto a tele quali La Madonna Sistina di Raffaello o la Venere di Giorgione vi sono ...
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Regista argentino naturalizzato francese (Buenos Aires 1932 - Parigi 2023). Dopo studi alla scuola di C. Dullin e J. Lecoq, si mise in luce con la visionaria messinscena di Le mariage (1963) e Yvonne princesse [...] de Bourgogne (1965) di W. Gombrowicz. Estroso e irriverente, ha creato spettacoli colorati e visivamente barocchi nei quali il gusto per l'ironia e l'umorismo non impediscono il coinvolgimento emotivo; particolare attenzione ha prestato alla ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...