Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessia Trivellone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Pochi artisti sono riusciti a incarnare compiutamente lo spirito di tutto un secolo [...] , ma già nel secondo, il Plutone rapisce Proserpina, l’azione irruente e il trattamento morbido delle carni sono già pienamente “barocchi”. L’opera più celebre della serie è l’ultima, l’Apollo e Dafne, che illustra quel passo delle Metamorfosi di ...
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FABRIS, Domenico
Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Osoppo (Udine) l'11 nov. 1814 da Silvestro, pittore dilettante (Faleschini, 1968), e da Pasqua Lenuzza.
Non si deve confondere con suo cugino Domenico, [...] periodo risorgimentale (Ibid., p. 290); nel panorama di "presenze di artisti mediocri che rielaborarono modelli classici o barocchi, talora anche con una certa 'romantica' piacevolezza, ma sempre con stanca enfasi ripetitiva", il F. fu sicuramente ...
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BIGORDI, David, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Figlio di Tommaso e di una Antonia, nacque a Firenze il 14 marzo 1452. Già nella dichiarazione al catasto del padre, del 1480, il B. appare come [...] si ha ricordo del B., in quanto fece parte della commissione chiamata a deliberare circa la collocazione del David di Michelangelo (Barocchi, 1962). Il Milanesi (in Vasari, VI, p. 533 nota 2) rammenta, ma senza citare la fonte, come nello stesso anno ...
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BINI, Bernardo
Michele Luzzati
Figlio di Piero di Giovanni di Iacopo, nacque in Firenze nel 1461 da una famiglia di popolo immigrata dal contado alla fine del Duecento e ascesa per la prima volta al [...] ; M. Sanuto,Diarii, XXXII, Venezia 1892, pp. 188 e 236; Il cart. di Michelangelo, I, ediz. di G. Poggi, a cura di P. Barocchi e R. Ristori, Firenze 1965, p. 160; P. Mini,Difesa della città di Firenze e dei Fiorentini, Lione 1577, p. 299; D. M. Manni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Mentre per le masse popolari il tempo libero continua a essere quello delle feste tradizionali, [...] attuate solitamente proprio all’interno delle confraternite. Lo spirito giansenista e un più generale rifiuto dei fasti barocchi secenteschi rendono i membri più tiepidi nei confronti delle pratiche religiose delle confraternite. In tutta Europa si ...
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DE GREGORIO, Francesco
Mariantonietta Picone Petrusa
Nacque a Resina, l'odierna Ercolano, nei pressi di Napoli, il 18 ott. 1862 da Nicola (non è noto il nome della madre).
Imparò i primi rudimenti di [...] dell'Ottocento e l'inizio del nuovo secolo il suo stile subì una svolta sia per l'approfondimento degli impasti barocchi, sia per la conoscenza di Antonio Mancini. La compattezza della forma accademica si sfalda e le pennellate assumono un andamento ...
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DRESDA
R. Enking
Museo di scultura antica. -
La collezione di sculture ebbe le sue origini nella Kunstkammer dei prìncipi elettori sassoni, ma il suo sviluppo sistematico incominciò solo con il re Augusto [...] Garten e chiamato Albertinum dal monarca reggente. In questa occasione il direttore Georg Treu fece togliere molti dei restauri barocchi ed altri furono tolti sotto Paul Herrmann nel 1922 in occasione di un riordinamento delle sale. Perciò è spesso ...
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Pittore e scultore, nato a Ferrara probabilmente nel 1436, morto a Bologna nel 1478. S'incontra al principio del 1470 a Ferrara nella schiera dei frescanti del salone di Schifanoia. Condotto quivi a fine [...] prontezza del movimento, nell'arco uncinato della bocca, nelle metalliche ali di drappi che sbandierano al vento.
Simili svolazzi barocchi invadono la predella del trittico dedicato a San Vincenzo Ferreri (la predella con i Miracoli di S. Giacinto è ...
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RAMEAU, Jean-Philippe
Henry Prunières
Musicista francese, nato a Digione il 25 settembre 1683, morto a Parigi il 12 settembre 1764. Figlio d'un organista, fu il maggiore di otto figli. Dopo mediocrissimi [...] ricchezza armonica interamente nuova, urtava l'orecchio francese. Trattato da "italiano" e da "distillatore d'accordi barocchi", gli si rimproverò di scostarsi dalla natura, d'usare troppe "sinfonie", troppe biscrome e soprattutto troppe dissonanze ...
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MONOPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Raffaele CIASCA
Vincenzo VERGINELLI
Cittadina della provincia di Bari situata sul litorale adriatico fra Bari (da cui dista 44 km.), [...] romanica è meglio visibile nell'esterno dell'abside centrale, con cornicione a bizzarre sculture. Completamente rifatta in forme barocche (1742-70) e di recente ancora rimaneggiata, senza nessuna traccia del romanico in cui pure fu costruita, è ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...