GUARINI, Guarino
Nicoletta Marconi
Figlio di Raimondo ed Eugenia Marescotti, nacque a Modena il 17 genn. 1624. La casa paterna, sul corso Canal Grande di Modena, sorgeva in adiacenza alla casa dei chierici [...] Torino e spedito in Boemia senza che il G. vi si fosse mai recato (Lange, in G. G. e l'internazionalità del barocco, I, p. 115; Meek, 1991, p. 149). Nel S. Filippo Neri, obbligato al rispetto delle fondazioni realizzate su progetto di Antonio Bettino ...
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BUSSOLA, Dionigi
Gabriella Ferri Piccaluga
Scultore lombardo, nato nel 1615 e trasferitosi, secondo la consuetudine in uso, nell'ambiente artistico lombardo agli inizi del sec. XVII, a Roma, dove risiedette [...] , che non si può limitare ad un generico "berninismo", e per comprendere anche il ruolo di importatore e diffusore del barocco romano che egli sostenne nell'ambiente artistico lombardo.
Il B. sembra infatti, almeno fino a un certo punto della sua ...
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FERRARI, Daniele (Giulio Daniele)
Vittorio Caprara
Figlio di Giovanni Paolo e di Aurelia Maderna, nacque a Milano il 31 (e non il 14 come afferma il Pirri, 1952, p. 53) genn. 1606 nella parrocchia di [...] , Le chiese di Milano, Milano 1930, p. 298; C. Baroni, Documenti per la storia dell'architettura a Milano nel Rinascimento e nel Barocco, I, Firenze 1940, pp. 119 s.; P.Mezzanotte-G. Bascapè, Milano nell'arte e nella storia, Milano 1948, p. 402; P ...
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Ballhaus, Michael
Stefano Masi
Direttore della fotografia tedesco, nato a Eichelsdorf il 5 agosto 1935. La sua carriera risulta divisa fra cinema tedesco low-budget e importanti produzioni hollywoodiane, [...] figurativa, innestandovi alcuni tratti della cultura visiva tedesca, erede della tradizione espressionista, evidenti, per es., nelle tinte barocche di Bram Stoker's Dracula (1992; Dracula di Bram Stoker) di Francis Ford Coppola. Fra i registi con ...
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Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi verso l’esterno. Per estensione, apertura di vario genere.
Architettura
Le [...] , sin dal Rinascimento si impone nella pratica comune la forma rettangolare, pur nella fantasiosa varietà delle soluzioni decorative barocche, con moderato uso della f. ovale. Molte sono invece le soluzioni adottate per l’incorniciatura delle f ...
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Savona Comune della Liguria (65,32 km2 con 59.439 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge sulla Riviera di Ponente, nella piccola piana alluvionale formata dal torrente Letimbro, in prossimità della [...] di Castello si conservano polittici di V. Foppa e di L. Brea. Numerose e importanti le chiese rinascimentali e barocche: S. Giovanni Battista; Ss. Concezione; Duomo (1589-1602, facciata moderna di G. Calderini). La Cappella Sistina, eretta da Sisto ...
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PORTOGALLO (XXVIII, p. 32; App. I, p. 247; II, 11, p. 597; III, 11, p. 470)
Carmelo Formica
Aldo Albonico
Giuseppe Carlo Rossi
Eugenia Schneider Equini
José Augusto França
Il P., dopo aver perduto [...] il progetto per il palazzo del Tesoro; riuscì in seguito, assieme al genovese F. S. Fabbri, a imporre, contro un progetto barocco, i propri piani per il palazzo reale di Ajuda (iniziato nel 1802), ispirato alla Reggia di Caserta e rimasto incompiuto ...
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VELLETRI (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Ignazio Carlo GAVINI
Giuseppe LUGLI
Giovanni COLASANTI
Antichissima città del Lazio meridionale, situata a 350 m. s. m. su uno sperone che scende dal [...] . Nel sec. XIII i marmorarî romani, seguaci di Arnolfo, vi aggiunsero pregevoli opere di cui rimangono vestigia. Nel restauro barocco si salvarono alcune opere, come le pitture votive della navata sinistra e dell'abside; il coro d'inverno, cappella ...
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VANVITELLI, Luigi
Gino Chierici
Architetto. Nacque a Napoli il 26 maggio 1700, morì il 10 marzo 1773 a Caserta. Indirizzato alla pittura dal padre Gaspare (v.), egli sentì ben presto una forte inclinazione [...] che è base del pensiero vanvitelliano e che prelude alla corrente artistica formatasi nell'ultimo terzo del secolo. Le reminiscenze barocche qua e là affioranti non turbano l'unità dell'insieme: soltanto la scala regia, una delle più alte concezioni ...
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POGGI, Giuseppe
Raffaella Catini
POGGI, Giuseppe. – Nacque a Firenze il 3 aprile 1811, da Giovan Pietro, notaio, avvocato e magistrato, e da Anna Mazzoni; fu fratello di Girolamo (1803-37), giureconsulto [...] dell’impossibilità di decidere autonomamente in merito allo stile architettonico delle fabbriche, concepite dal Bray secondo linee barocche in generale giudicate non convenienti (ibid., p. 10).
Il linguaggio del giovane Poggi fu improntato a un ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...