Musicista italiano (New York 1920 - Roma 1996), figlio del precedente. Studiò al conservatorio di Milano con G. C. Paribeni, R. Bossi, E. Calace, e si diplomò in pianoforte nel 1941 e in composizione nel [...] vampires (1965, Terrore nello spazio), Mandragola (1966) e Matchless (1967). Collaborò con F. De André alla realizzazione di Nuvole barocche (1969) e del postumo Peccati di gioventù (2000). Scrisse le musiche per la serie televisiva La Piovra (1984). ...
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LINZ (A. T., 56-57)
Antonio Renato TONIOLO
Heinrich KRETSCHMAYR
Capoluogo della provincia dell'Alta Austria, posta sulla riva destra del Danubio (m. 263), dove esso esce dalla gola scavata entro il [...] solo dal 1490 fu assunta a capoluogo dell'arciducato dell'Alta Austria e l'antica città, a onta di grandiose chiese barocche, conserva ancora il suo originario carattere severo. Nel 1840 fu raggiunta dalla navigazione a vapore sul Danubio e nel 1858 ...
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STIELER, Kaspar
Giuseppe Zamboni
Poeta e filologo tedesco, nato a Erfurt il 2 agosto 1632, ivi morto il 24 giugno 1707. Dopo aver menato vita disordinata da studente in varie città e facoltà, dopo alcuni [...] e il volumetto di versi giovanili Geharnschte Venus (1660), che contiene alcune delle liriche migliori dell'età barocca per la schiettezza dell'ispirazione giocondamente sensuale, per l'intonazione vivace popolareggiante che rende lievi e trasparenti ...
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RINALDI, Antonio
Alfredo Buccaro
RINALDI, Antonio. – Nacque a Palermo nel 1709 (Buccaro - Kjučarianc - Miltenov, 2003, pp. 85 s., n. 91). Il padre Alessandro apparteneva a una famiglia romana di buon [...] , Bologna 1996, pp. 51-86; D. Švidkovskij, L’architettura imperiale russa tra Oriente e Occidente (1600-1760), in I Trionfi del Barocco. Architettura in Europa 1600-1750 (catal., Torino), a cura di H. Millon, Milano 1999, pp. 135-172; A. Buccaro - G ...
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CALVETTI (Calveti), Alberto
Nicola Ivanoff
Iscritto nella fraglia pittorica di Venezia nel 1710(Boll. dei Musei civici veneziani, X [1965], p. 22), era discepolo di Andrea Celesti. Del C. si conosce [...] Celesti è evidente. Sono pitture di fattura luministica, liquida e grassa, caratterizzata anche da un gusto di barocche stravaganze sia nel rimpicciolirsi delle proporzioni delle figure sia nella resa leggermente caricata dei volti. Il ricordo del ...
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Scultore italiano (Treviso 1889 - Milano 1947). Frequentò a Faenza la Scuola della ceramica, e successivamente studiò scultura a Treviso; nel 1909, a Monaco, fu allievo di A. Hildebrand; nel 1911 fu a [...] , ecc.). Con ammirevole senso dello stile, seppe ispirarsi alle più diverse forme storiche, arcaiche, etrusche, romaniche, barocche, senza mai smarrire l'originalità dell'invenzione e la vitalità della forma. Eseguì anche grandi decorazioni per il ...
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Città della Baviera, antica capitale dell'Alto Palatinato (Oberpfalz), posta sul Vila, affluente del Naab, che è a sua volta affluente di destra del Danubio, tra la Selva Boema e il Giura di Franconia, [...] nel 1514; ha la vòlta del coro riccamente istoriata e una cappella dai fastosi stucchi del 1700. Tra le costruzioni barocche sono da ricordare: il Collegio, iniziato nel 1631 dal Garbanino, proseguito nel 1655 dal Hirschstetter, con bell'arredamento ...
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D'ANDREA, Onofrio
Maria Teresa Biagetti
Scarse le notizie biografiche: zio paterno di Francesco e Gennaro D'Andrea, il D. nacque a Napoli nel 1608 da famiglia nobile. Il Tutini ne individua i genitori [...] , prendendo spesso una posizione di mediazione tra il pensiero di Platone e quello di Aristotele.
Notevolmente più vicina all'esperienza barocca è l'Italia liberata (Napoli 1646 fino al c. XII, e ibid. 1647 completa), poema eroico in venti canti e ...
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Poeta spagnolo (Cordova 1561 - ivi 1627). Prese gli ordini sacri verso i ventiquattro anni, ma fu ordinato sacerdote solamente dopo la cinquantina. Le sue Obras en verso furono pubblicate la prima volta [...] oscurità, abili e ingegnose, che domineranno sino all'affermarsi dell'estetica neoclassica del Settecento: scenografie barocche, ricche immagini, complicate innovazioni lessicali e sintattiche del Polifemo, e metafore brillanti, sfoggio di abbondanza ...
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MALINCONICO, Andrea
Luca Bortolotti
Nacque a Napoli il 3 giugno 1635, figlio di Aniello e di Isabella d'Apice, e fu battezzato con il nome di Domenico Andrea presso la parrocchia della Carità, ora di [...] , in provincia di Trapani, da cui traspare uno spettro d'influenze ormai decisamente virato nel senso del più aggiornato stile barocco (Bologna, pp. 353-356): la Natività di Maria, ispirata al dipinto di analogo soggetto eseguito da Luca Giordano per ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...