GAROFALO, Giuseppe
Gaetano Bongiovanni
Figlio di un battiloro, nacque a Palermo verosimilmente nel secondo quarto del XVIII secolo. Come informa Agostino Gallo (sec. XIX, p. 85), suo principale biografo, [...] nel 1812. In queste cartografie il G. aggiunse piccole vedute di monumenti e una serie di articolate ornamentazioni barocche che arricchiscono la composizione.
Con ogni verosimiglianza la stampa della pianta di Palermo fece scaturire un rapporto di ...
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CALIARI, Paolo
Bruno Passamani
In Verona si trova normalmente indicato col diminutivo Paolino Caliari, che lo distingue dal ben più grande suo antenato. Nacque a Verona nel 1763 da Domenico Caliari, [...] a quelle che sostengono, sempre a Verona, il neosammichelismo di un Alessandro Pompei, cioè la reazione alle intemperanze barocche e settecentesche, che, d'altro canto, erano alquanto diluite dalle tendenze accademiche e classicistiche di un Balestra ...
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CANTÙ, Carlo
Sisto Sallusti
Forse d'origine lombarda, nacque nel 1609. Dal Cicalamento,ovvero Trattato di Matrimonio tra Buffetto e Colombina Comici, del C. secondo L. Rasi (le cui illazioni non paiono [...] può, comunque, prescindere dalle sue attitudini musicali e dalla maliziosa sonorità dei versi e delle prose parodisticamente barocche; maschera pensosa forse no, ma perfetto esemplare di commediante dell'arte, mimo, musico, autore e declamatore di ...
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Torino
Margherita Zizi
La città della Fiat
Capitale del Regno di Sardegna e per un breve periodo dell’Italia, Torino è uno dei principali centri industriali del paese grazie soprattutto alla presenza [...] della città. È circondata da uniformi palazzi a portici e vi sorge Palazzo Madama, di fronte al quale si trova la chiesa barocca di S. Lorenzo, edificata tra il 1668 e il 1680. La via Roma, la strada principale del centro, unisce piazza Castello a ...
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La città più importante dell'Abruzzo, capoluogo della provincia omonima (già detta Abruzzo Ulteriore II, v. oltre), a 42° 21′ lat. N. e 0° 56′ long. E. (M. Mario). Sorge all'incirca al centro della grande [...] ) e soprattutto il Castello, notevole esempio di architettura militare, eretto nel 1535. Fra i più interessanti esempî di costruzioni barocche, in gran parte posteriori al terremoto spaventoso del 1703 e legate ai modelli contemporanei di Roma e di ...
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LUBECCA (ted. Lübeck; dal nome del villaggio slavo di Liubice; A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Gino LUZZATTO
Elio MIGLIORINI
Città e stato della Germania (Freie und Hansestadt) posta [...] dalla bottega di Statius v. Düren (1549-71) da Lubecca. Risalgono al sec. XVIII molte case con frontoni a volute barocche e con portali rococò. Solo nella seconda metà del secolo XVIII si rinunziò ai frontoni e le case ebbero coronamento orizzontale ...
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La parola classis, oltre alle classi del censo (v. classe) venne assai presto a indicare in Roma i varî gradi o "classi" della scuola, poiché Quintiliano nelle Institutiones oratoriae usa l'espressione: [...] , che ha già per sé il favore delle scuole e l'ambiziosa protezione dei principi. Così, traverso le correnti barocche e rococò, pervase d'un romanticismo che non ha ancora trovato la propria definizione, il neoclassico si afferma come formula ...
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Il chiaroscuro risulta nella realtà dalla diversa posizione delle varie parti di un corpo rispetto alla sorgente luminosa, cioè è determinato dal contrasto fra luce ed ombra nel passaggio dei toni intermedî, [...] che abbiamo citate, il chiaroscuro ha la sua importanza non solo nella pittura, ma anche nella scultura. Nella scultura barocca, ad es., il contrasto delle parti illuminate con quelle in ombra è usato comunemente come mezzo per ottenere quegli ...
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Termine architettonico che indica quella specie di finestra, che è aperta sino al pavimento, e munita di parapetto a ringhiera, o traforato, o a balaustrata.
I balconi (specialmente quelli sporgenti dal [...] ), o sopra una cornice di marcapiano come nel caso dei balconi che corrono lungo la facciata di Palazzo Pitti. Nel barocco la cornice di sostegno viene talvolta limitata al solo balcone, oppure accompagnata da cartigli o mascheroni in modo da dare a ...
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CASTIGLIONI, Niccolò
Alfonso Alberti
Niccolò Castiglioni fu Compositore dalle caratteristiche del tutto atipiche; il suo singolarissimo mondo di immagini e il linguaggio musicale privo di pregiudizi [...] anni prima: citazioni effettive (da Byrd, Mozart, Chopin, Gershwin) o immaginarie; ricreazioni di marce, fanfare e danze barocche; e soprattutto aspetti gestuali e pseudoteatrali che avvicinano le partiture a talune sperimentazioni nel campo della ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...