BENEDETTI, Cristoforo (Cristoforo III; Cristoforo il Giovane)
Remigio Marini
Figlio di Giacomo, nacque verso il 1660 a Castione presso Mori (Trento). Fu a scuola del padre, che certamente superò per [...] erroneamente attribuito a Francesco Barbacovi è un capolavoro di composizione e di decorazione plastica. Sulle due pilastrate barocche degli stipiti s'impostano due grandiosi telamoni reggenti la superiore balconata; e la balconata si anima delle ...
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NASCI, Michele
Cesare Corsi
NASCI, Michele. – Nacque probabilmente a Napoli tra il 1745 e il 1750.
Dai documenti d’archivio degli antichi conservatori napoletani si apprende che il 19 giugno 1758 entrò [...] una commistione tra nuovo e vecchio, tra un gusto melodico già galante e strutture motiviche e formali ancora barocche (nell’abbondanza delle progressioni e nell’adozione della forma a ritornello)
Dell’esigua produzione vocale si conservano un ...
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TELLIÈ, Giorgio
Elisabetta Giffi
Lorenzo Giffi
La sua fisionomia biografica è ignota. Le poche notizie rintracciate lo attestano a Verona, dove abitava nell’agosto 1778 (Venturini, 1996, p. 44) e dove [...] 1996, p. 35; R. Venturini, Gli altari di San Michele, Monzambano 1996, p. 28 e doc. 9, 44; E.M. Guzzo, Quadrerie barocche a Verona: le collezioni Turco e Gazzola, in Studi storici Luigi Simeoni, XLVIII (1998), pp. 143-167; E. Chini, La pittura dal ...
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CIUCCI, Antonio Filippo
Augusto De Ferrari
Nacque ad Arezzo nella prima metà del sec. XVII da Giovanni Battista.
Studiò e si laureò a Firenze tra il 1642 e il 1646; in seguito si trasferì a Roma, dove [...] Filo d'Arianna) è posto al servizio di un intento divulgativo che non sa liberarsi dalle forme espositive gonfie e barocche tipiche del secolo. Non essendo questa - per dichiarazione dello stesso C. - un'opera ricca di contributi originali, anzi l ...
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BRIANO (Brianus, Briani, Bryan), Giacomo
Jerzy Paszenda
Nacque a Modena intorno al 1589(l'Annuario della Compagnia di Gesù del 1619 gli attribuisce trenta anni circa; nel necrologio del 1649viene detto [...] S. Załęski, Jezuiciw Polsce (I gesuiti in Polonia), IV, Kraków 1905, p. 1257;T. Mańkowski, Lwowskie koṡcioły barokowe (Le chiese barocche a Leopoli), Lwów 1932, p. 17;P. Pirri, Giovanni Tristano e i primordi della architettura gesuitica, Roma 1955, p ...
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EULA, Pio
Bruno Signorelli
Nacque, probabilmente a Cuneo, nel 1722 0 1723 da Giovanni Tomaso; non è noto il nome della madre.
Il padre era misuratore ed eseguì parecchi incarichi per il Comune di Cuneo. [...] Croce a Roccavione (Cuneo; cfr. Riberi, 1933, p. 459).
Si tratta di una costruzione realizzata secondo la tradizione barocca piemontese. L'edificio, caratterizzato dall'uso del cotto, presenta una semplice facciata concava che termina con un timpano ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] . Il marinismo è l’aspetto che assume in I. l’orientamento letterario dominante allora in tutta Europa, detto secentismo, o barocco, sebbene esso sia ben lungi dal costituire la caratteristica unica del 17° secolo. I marinisti, per i quali la poesia ...
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Siracusa Comune della Sicilia sud-orientale (207,7 km2 con 119.056 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, nel suo nucleo originario continuativamente abitato dal 14° sec. a.C., occupa l’isola [...] (15°-16° sec.); Palazzo Arcivescovile e Palazzo Senatorio (17° sec.), Beneventano, Borgia, Bongiovanni, Rizza (18° sec.). Numerose le chiese barocche: del Collegio (1635-87), di S. Lucia alla Badia, di S. Filippo Neri, dello Spirito Santo; tra 1728 e ...
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NAPOLI (XXIV, p. 227; App. I, p. 879)
Elio MIGLIORINI
Emilio LAVAGNINO
Ernesto PONTIERI
Mario TORSIELLO
Nel decennio 1931-40 lo sviluppo edilizio di Napoli, favorito dall'importanza sempre maggiore [...] e in tanti altri palazzi, come nelle chiese, ciò che è irreparabilmente distrutto sono tante belle decorazioni, specie barocche che non era stato possibile proteggere o rimuovere. Infatti dalle chiese di Napoli, come dai musei, tempestivamente erano ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] con Zwingli; ma perchè anche nel Seicento - a prescindere dalle influenze del Guarini e del Marino - tutta la cultura cattolica barocca di Lucerna e, più ancora, di Soletta fu intrisa d'italianità; e nel Settecento Bodmer leggeva Gravina, curava la ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...