MELANO, Ernesto (
Bruno Signorelli
Ernest). – Nacque a Pinerolo l’11 marzo 1792 da Michele e da Teresa Dureaux. Il padre era il fattore del marchese C.E. Alfieri di Sostegno nella proprietà oggi nota [...] e sei colonne (Mainardi). A Racconigi progettò anche l’ampliamento del castello, in modo da collegarlo stilisticamente alle realizzazioni barocche di G. Guarini e G.B. Borra. Ideò due bassi fabbricati situati simmetricamente a ponente (1834) e a ...
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LUDOVISI, Bernardino
Sonja Felici
Nacque a Roma il 2 genn. 1694 da Giacinto e da Margherita Giulini. A esclusione di un probabile apprendistato nella bottega del padre, vasaio, non si sa altro sulla [...] 225; A. Nava Cellini, La scultura del Settecento, Torino 1982, pp. 33 s., 225; F. Montefusco Bignozzi, Opere plastiche dal barocco al neoclassico, in La basilica di S. Petronio in Bologna, II, Bologna 1984, pp. 132, 141 n. 37; F. Cochetti, Interventi ...
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FENIS (Fenice, Fenici), Barthélemy (Bartolomeo)
Graziella Martinelli Braglia
Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo pittore attivo a Modena nel XVII secolo; la famiglia, originaria della [...] è dunque duttile e articolato, dovendo presentare nel "gran teatro del mondo" - restituito con il fasto di uno spettacolo barocco - la vicenda terrena di Francesco I, per consegnarla alla storia quale exemplum virtutis. Distingue la prosa del F., ora ...
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LEVOCA
E. Marosi
LEVOČA (ted. Leutschau; ungherese Lőcse)
Città della Rep. Slovacca, capoluogo del distr. di Spiš (ted. Zips).Situata nella Slovacchia orientale sui primi contrafforti degli Alti Tatra, [...] a sala' è fiancheggiato da strette navatelle e diviso in cinque campate da sottili pilastri ottagonali; le volte sono frutto del rifacimento barocco. A O si addossa alla chiesa una torre con un passaggio ad arco acuto al piano terreno; tale soluzione ...
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FOLIN (Folino, Follin, Follino), Bartolomeo de
Jolanta Polanowska
Nacque a Venezia nel 1732, come si ricava da un documento del 5 maggio 1768 della scuola militare di Varsavia in cui il F. risulta avere [...] e un forte sviluppo della vita intellettuale ed artistica. I suoi ritratti non si discostano dalle forme convenzionali barocche di rappresentazione dei sovrani, oppure, talora, sono improntati alla semplicità e al riserbo neoclassico. Esemplari delle ...
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GIAQUINTO, Tommaso
Susanne Adine Meyer
Figlio di Giuseppe e di Porzia Del Giudice nacque tra il 1661 e il 1662 molto probabilmente a Trochiati, frazione di Montoro Superiore (oggi in provincia di Avellino), [...] le Storie del Vecchio Testamento, ubicate tra il cornicione e il soffitto della navata e alternate da finestre entro cornici barocche. Il pittore raggiunge in queste scene un tono più pacato e misurato rispetto a quello presente nelle Storie di Mosè ...
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COLLANA
L. Breglia
Risale nelle sue forme primitive - conchiglie, denti, vertebre di pesce, pietruzze multicolori attraversate da un filo - alle più antiche fasi della vita umana. Assume di civiltà [...] dell'oreficeria etrusca di questo periodo (v. oreficeria), una novità nella produzione greca, per influsso di visioni più "barocche", ancora non bene individuate, è costituita dal più frequente uso della pietra mista all'oro. Abbiamo così la catena ...
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CASTAGNONE, Riccardo
Salvatore De Salvo
Nacque a Brunate (Como) il 10 sett. 1906 da Mario e Luisa Prati. Proveniente da una famiglia benestante (il padre era avvocato), poté dedicarsi nel contempo agli [...] . Quattro anni più tardi con il violinista Giovanni Guglielmo, costituì un duo per lo studio e l'esecuzione di musiche barocche ed effettuò una serie di registrazioni per il terzo programma radiofonico della RAI e per la filodiffusione: concluse tale ...
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LEVATI, Giuseppe
Ilaria Sgarbozza
Nacque a Concorezzo, piccolo borgo alle porte di Milano, il 19 marzo 1739. Cominciò a lavorare giovanissimo presso il padre, falegname, di cui si ignora il nome. Trasferitosi [...] insegnamento.
Numerosi furono gli interventi architettonici operati dal L. nelle chiese milanesi, all'insegna della rimozione delle tracce barocche. Altari a tempietto furono collocati in S. Stefano Maggiore, S. Babila, S. Maria Segreta, al Carmine e ...
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BIFFI, Andrea, il Giovane
Lelia De Longhi Fraccaro
Figlio di Carlo e nipote di Gianandrea, entrambi scultori, nacque a Milano il 4 genn. 1645 (Milano, Arch. stor. civico, Famiglie, cart. 192). Fu ammesso [...] ricchiniane. Così pure riferimenti al Ricchino si trovano nelle facciate, che presentano il pittoricismo caratteristico delle costruzioni barocche lombarde, e negli interni. Si nota però nel B., rispetto sia al Ricchino, sia al Quadrio, una ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...