GARRONE, Matteo
Bruno Roberti
Regista cinematografico, nato a Roma il 15 ottobre 1968. Si è affermato nei primi anni Duemila come uno dei più interessanti cineasti della nuova generazione. Cifra riconoscibile [...] , questa volta omaggiando il cinema di Vittorio De Sica, trasfigurando i vicoli in chiave favolistica, accentuando il barocchismo nella costruzione degli spazi e raccontando ancora un sogno a occhi aperti che finisce in autodistruzione: quello di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo un inizio segnato dalla dipendenza dalla produzione drammaturgica straniera, [...] fini morali ed edificanti, per le scenografie grandiose ed estreme (che richiedono necessariamente l’impiego delle celebri macchine barocche, indispensabili per i numerosi e rapidi cambiamenti di scena) e infine, per le molte musiche e danze di ...
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BAVIERA
K. Otto
(ted. Bayern)
Regione storica e amministrativa della Germania comprendente, a partire dal sec. 19°, Alta e Bassa B., Svevia bavarese, Alto Palatinato, Alta, Media e Bassa Franconia; [...] di Hirsau introdusse una variante nello schema costruttivo tradizionale in B.: l'esempio più antico - peraltro giunto in forme barocche - è rappresentato dall'abbazia di Fischbachau, fondata da Guglielmo di Hirsau (m. nel 1091), consacrata nel 1101 e ...
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PETRASSI, Goffredo
Raffaele Pozzi
PETRASSI, Goffredo. – Nato il 16 luglio 1904 a Zagarolo (Roma) da Eliseo ed Erminia Calzoletti.
Fu ultimo di sette figli di una modesta famiglia rurale: prima di lui [...] riti nelle basiliche romane, ad esempio le beatificazioni e santificazioni in San Pietro, sono tutte immagini che con le loro scenografie barocche si sono impresse in me e che in qualche modo hanno influito sulla mia musica» (La mia musica, 1987, in ...
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CASTIGLIONE, Giovanni Benedetto, detto il Grechetto
Giuliana Algeri
Fabia Borroni
Figlio di Gio. Francesco e Giulia Varese, nacque a Genova nel 1609, come risulta dalla registrazione del battesimo, [...] periodo più lungo.
Il contatto con l'ambiente artistico romano degli anni '30, dominato da un lato dalle nascenti forme barocche del Bernini e di Pietro da Cortona, dall'altro dalla pittura di Nicolas Poussin volta ad una rievocazione fantastica del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In opposizione sia al tardo manierismo che al naturalismo di Caravaggio e dei suoi [...] ma partecipe di un’analoga concezione dello spazio, fluido e aperto.
Sviluppi del classicismo a Roma
Nel periodo di egemonia barocca a Roma e in alternativa a essa, la tendenza classicista si mostra in grado di attrarre artisti di diversa estrazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Conclusosi il brillante ciclo dell’attività teatrale antica, in età medievale questo [...] del matrimonio di Odoardo Farnese con una Medici.
Il Teatro Farnese presenta diverse novità che anticipano le strutture teatrali barocche. In particolare, la capiente cavea a U supera la forma chiusa e statica del cerchio – adottata nei teatri di ...
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FOGGIA
S. Mola
(Fogia, Focis nei docc. medievali)
Città della Puglia, capoluogo di provincia, situata nell'area settentrionale della regione nota storicamente come Capitanata, al centro del Tavoliere, [...] , 1534 e 1731; in seguito a quest'ultimo sisma il centro storico assunse forme architettoniche e urbanistiche prevalentemente barocche.La città medievale era dotata di una cinta fortificata, distrutta da Federico II nel 1230 (Riccardo di San Germano ...
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PELLIZZARI, Giovanni Battista
Anna Pietropolli
PELLIZZARI, Giovanni Battista (Giovan Battista, Giambattista). – Nacque attorno al 1598 a Verona, da Antonio, come si legge nel documento del 1642 reso [...] , facendo di lui un artista irrimediabilmente legato al tardo manierismo veneto e completamente immune alle spinte chiariste e barocche che iniziarono a farsi avanti a partire dal quinto decennio del Seicento.
Il grande telero collocato nella chiesa ...
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ROCCA, Michele
Dario Beccarini
– Noto con il soprannome di Parmigianino o Parmigiano, nacque nel 1666, forse a Parma. La data di nascita è riportata nella biografia di Nicola Pio (1724, 1977, p. 111) [...] indagini, in Bollettino d’arte, s. 6, 1993, nn. 80-81, pp. 107-120; N. Roio, M. R. un pittore emiliano a Roma tra Barocco e Rococò, in Antichità viva, XXXII (1993), 2, pp. 42-48; U. Ruggeri, Nicola Bertuzzi e M. R. a Budapest, in Studi per Pietro ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...