Barocco
Stella Bottai
Raffaele Pozzi
Il grande spettacolo dell'arte
Il Barocco è uno stile che si sviluppa nel 17° secolo, il secolo delle scoperte astronomiche, dei sovrani assoluti, della Controriforma. [...] fra il pittore e i suoi soggetti e fa riflettere su che cosa vuol dire rappresentare.
Dalla Spagna e dal Portogallo il Barocco raggiunge le colonie dell'America Centromeridionale. A Città di Messico, a Córdoba in Argentina e Ouro Preto in Brasile si ...
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suite Composizione strumentale diffusa in epoca barocca, formata da più movimenti, prevalentemente di danza, di uguale tonalità. Di origine cinquecentesca, e sviluppatasi poi, con vari schemi, nel Seicento, [...] la s. ha la sua massima fioritura verso la metà del 17° sec., per impulso specialmente italiano e con diffusione in Germania, Francia, Inghilterra. Pur essendo un genere molto flessibile, nella sua struttura ...
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Musicista (Londra 1658 o 1659 - ivi 1695). Massimo musicista inglese dell'età barocca, contribuì in modo decisivo alla formazione di un teatro musicale nazionale. Lo stile musicale di P., pur derivato [...] dalla tradizione inglese elisabettiana, è assai originale. Le sue musiche sacre o religiose danno un'interpretazione dei testi sacri di grande profondità emotiva e forza chiarificatrice, in stretto collegamento ...
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Minkowski, Marc. - Direttore d’orchestra francese (n. Paris 1962). Particolarmente interessato alla musica barocca francese, nel 1982 ha fondato l’ensembre Les musicien du Louvre, con il quale ha eseguito [...] importanti riscoperte di opere di Lully, Campra, Marais, Mondonville, Rameau. Filologo scrupoloso e interprete dinamico anche in Händel, Mozart, Gluck, Offenbach, si dedica con uguale successo al repertorio ...
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Musicista (Brescia 1660 circa - ivi 1718). Violinista e compositore, fu uno degli esponenti della scuola barocca italiana, incentrata sullo stile sonatistico e concertante. Introdusse in campo strumentale [...] la forma dell'aria con "da capo", mutuandola dal campo vocale ...
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Musicista olandese (n. Amsterdam 1944). Dopo aver studiato clavicembalo con G. Leonhardt si è dedicato alla musica barocca secondo criterî di prassi filologica, dirigendo i complessi Amsterdam baroque [...] orchestra e Musica antiqua ...
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Direttore d'orchestra, musicologo e strumentista inglese (Nottingham 1941 - Cambridge 2014); tra i maggiori interpreti di musica barocca, è stato fondatore (1973) e direttore (fino al 2006, ora direttore [...] emerito) dell'Academy of Ancient Music. Ha svolto in tutto il mondo attività concertistica e ha al suo attivo un'ampia produzione discografica. Come musicologo ha pubblicato saggi ed edizioni critiche ...
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In musica, cantante evirato in grado di raggiungere notevole estensione e virtuosismo sensazionale. I c. furono numerosi in età barocca, dapprima nella musica sacra (visto il divieto per le donne di esibirsi [...] in chiesa) e poi anche sulle scene teatrali. Il canto romantico, più drammatico ed espressivo, segnò la fine dei c. e del loro modo di cantare ...
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Musicologo e direttore d'orchestra (n. Bari 1956). Allievo di N. Rota, ha approfondito lo studio degli strumenti antichi e della prassi esecutiva barocca. Dopo aver dato vita, nel 1987, all’ensemble Cappella [...] di F. Cavalli; Motezuma di F. De Majo. Ospite, insieme al suo gruppo, dei maggiori festival europei di musica barocca e delle più importanti istituzioni musicali, F. è considerato tra i migliori interpreti della musica napoletana antica. Tra i suoi ...
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Cantante e compositore brasiliano (n. Tijuca, Rio de Janeiro, 1942). Cresciuto nello stato di Minas Gerais, ha proiettato la cultura folclorica e barocca dei suoi luoghi d'origine in uno stile di canzone [...] assai sofisticato, in cui l'influenza dei Beatles, del jazz, di H. Villa-Lobos si stempera in un melos evocativo e spesso incurante delle divisioni metriche. Tra i suoi lavori si ricordano: Milton Nascimento ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...