CHELLI, Domenico
Tommaso Scalesse
Nato a Firenze il 1º luglio del 1746, iniziò la sua attività di architetto e scenografo nei teatri del Cocomero e della Pallacorda. Egli lavorò anche a Milano, ma chiamato [...] alla Scala,Cronologia…, Milano 1964, p. 148 (febbr. 1781, scene per balletti di G. Angiolini); F. Mancini, Scenografia napoletana dell'età barocca, Napoli 1964, pp. 29 s., 128-136, 138-140, 176-178, 190, 192-199, 202; Id., Feste ed apparati civili e ...
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Palermo
Margherita Zizi
Crocevia mediterraneo di culture
Capoluogo della Sicilia, Palermo sorge in una baia ai margini occidentali della Conca d’Oro. Celebrata da Goethe, il grande poeta tedesco innamorato [...] il Palazzo Chiaramonte, detto lo Steri, iniziato nel 1307, e il Palazzo Sclafani, costruito nel 1330. Sarà però l’architettura barocca, con le numerose chiese e i bellissimi palazzi edificati tra il 17° e il 18° secolo, a dare alla fisionomia di ...
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GIANLISI, Antonio
Rita Randolfi
Figlio di Antonio e Angela Fugazza, nacque a Rizzolo (ora in provincia di Piacenza) il 26 luglio 1677 e fu battezzato, lo stesso giorno, nella parrocchia di S. Andrea.
Il [...] 77-79; M. Zanardi, A. G., in Il Settecento lombardo (catal.), a cura di R. Bossaglia - V. Terraroli, Milano 1991, pp. 245-248; F. Arisi, Natura morta tra Milano e Parma in età barocca. Felice Boselli rettifiche e aggiunte, Piacenza 1995, pp. 451-467. ...
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Nome di una zona di Roma, sulla riva destra del Tevere, corrispondente al Colle Vaticano che dai 19 m di piazza S. Pietro sale nel punto più alto a 77 m.
Territorio sul quale è riconosciuta alla Santa [...] della quale Paolo V fece prolungare la navata ed edificare la facciata da C. Maderno. Bernini iniziò la trasformazione barocca della basilica con Urbano VIII (baldacchino), Innocenzo X e Alessandro VII (cattedra), sotto il quale edificò inoltre la ...
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Antropologia
Arma formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda o altro elemento suscettibile di tensione, attaccato alle due estremità del primo, e che serve a imprimere [...] a B. Peruzzi (Carpi) si deve una ripresa del tema nelle facciate delle chiese. Dal Rinascimento a tutta l’età barocca, fu frequente l’uso in Italia e poi oltralpe, di innalzare a. temporanei destinati a celebrazioni cittadine. Nel Rinascimento, veri ...
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Corso d’acqua permanente, con portate più o meno costanti.
Geografia
Caratteristiche
Un f. è il principale meccanismo che assicura lo smaltimento delle acque di una regione; in esso si versano generalmente [...] ritorna all’iconografia classica, ma con infinite varianti. Tra i monumenti più eleganti e geniali dell’iconografia fluviale nell’età barocca si devono indicare la fontana, di G.R. Donner, per il Cornmarkt di Vienna, e l’originalissima fontana dei ...
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Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] che consentono di raggiungere i libri fino a notevole altezza. Da tale concezione derivano le grandiose sale dell’architettura barocca (Admont, St. Florian, San Gallo, Melk, Schüssenried, ecc. e la Hofbibliothek di Vienna dei due Fischer von Erlach ...
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Stato dell’Europa meridionale, nel settore nord-occidentale della penisola balcanica; confina con la Croazia, la Bosnia ed Erzegovina, la Serbia, il Kosovo e l’Albania e si affaccia sull’Adriatico dalle [...] 18° (chiese a Prčanj e sull’isola di Gospa od. Škrpjela). Cattaro fu anche centro importante di diffusione dell’arte barocca.
Le chiese ortodosse nelle regioni montuose (a navata unica, con semplice cupola e uno o due campanili sul fronte occidentale ...
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URBANISTICA (XXXIV, p. 768)
Luigi Piccinato
L'intensificazione, il rafforzamento ed il continuo allargarsi dei rapporti di interdipendenza tra tutte le sfere dell'attività conseguenti alla prima rivoluzione [...] del pensiero urbanistico è il concetto di "piano aperto" in contrapposto a quello di "piano chiuso". Eredità della concezione barocca (L. Mumford) è infatti il disegno di città conchiuso in una forma preordinata, contrapposta alla non città, ossia ...
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GHEZZI, Giuseppe
Rossella Faraglia
Nacque a Comunanza, presso Ascoli Piceno, il 6 nov. 1634 da Sebastiano, pittore, e da Maria Terrani, figlia di Dario, notaio. La data di nascita e altre notizie sulla [...] . 1-4); A. Lo Bianco, pp. 5 s.; M. Massa, pp. 81-84; C. Costanzi, pp. 84-89); Sebastiano e G. Ghezzi protagonisti del barocco (catal., Comunanza), a cura di G. De Marchi, Venezia 1999 (si vedano in partic. i contributi di G. De Marchi, pp. 21-105; S ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...