GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] risalgono a questo periodo. La chiesa abbaziale - il cui nucleo antico si doveva trovare sotto la cupola della chiesa barocca - venne ampliata secondo un impianto che ricorda quello dell'abbaziale di Cluny III di Ugo di Semur-en-Brionnais (1048 ...
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DEL BIANCO, Baccio
Jarmila Krcálová
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Firenze il 31 ott. 1604, figlio di un Cosimo merciaio (a sua volta figlio di Raffaello, fattore a Cerreto Guidi) e di Caterina Portigiani. [...] E. Poche-P. Preiss, Pražské paláce (Palazzi di Praga), Praha 1973, pp. 137 ss., figg. 16-17; J. Neumann, Český barok (Barocco boemo), Praha 1974, pp. 51, 74; F. Gurrieri, Pittura murale nel S. Domenico di Prato. Il museo..., Firenze 1974, pp. 59, 61 ...
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PONZIO, Flaminio
Gianluigi Lerza
PONZIO, Flaminio. – Nacque a Viggiù, presso Varese, nel 1561, primogenito di Giovanni Antonio Ponzio maestro di scuola (nato nel 1522) e di Elisabetta Buzzi (1539-1575), [...] dell’Architettura... 1939, Milano 1940, pp. 3-23; G. De Angelis D’Ossat, L’autore del più bel cortile di Roma barocca, in Strenna dei romanisti, XIX (1958), pp. 45-47; G. Weise, Vitalismo, animismo e panpsichismo e la decorazione nel Cinquecento e ...
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BARONI CAVALCABÒ, Gasparo Antonio
Claudio Leonardi
Nacque l'8 genn. 1682 a Sacco, nel Trentino, da Felice e da Antonia Balisti .
La famiglia del B. è la stessa cui appartenne anche, una generazione [...] esperienze dagli insegnamenti e dalla suggestione della pittura dei cugino, dalla sua monumentalità e concitazione barocca, ma rimangono fondate su esili considerazioni stilistiche le congetture che vorrebbero la partecipazione attiva di Giovanni ...
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FRACANZANO, Cesare
Monica Romano
Nacque a Bisceglie, in terra di Bari, da Alessandro, pittore, e da Elisabetta Milazzo il 16 ott. 1605 (Bugli, 1997).
Figlio di Ercole, il padre Alessandro nacque a Verona [...] pugliese in onore di N. Vacca, Galatina 1971, pp. 117-130; R. Causa, La pittura del Seicento a Napoli dal naturalismo al barocco, in Storia di Napoli, V, 2, Napoli 1972, pp. 949 s.; P. Belli D'Elia, Bari. Pinacoteca provinciale, Bologna 1972, p. 45 ...
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DEL GAIZO, Giovanni
Giuseppe Fiengo
La prima notizia che lo riguarda ce la fornisce il De Dominici, segnalandolo (1744), con Giuseppe Astarita e Antonio Donnamaria, tra gli allievi di Domenico Antonio [...] , Per S. Chiara, ibid., p. 46; A. De Rinaldis, S. Chiara, Napoli 1920, pp. 29 s.; R. Pane, Archit. dell'età barocca in Napoli, Napoli 1939, pp. 23, 148, 180; F. Strazzullo, Il restauro settecentesco alla chiesa dello Spirito Santo, Milano 1953, pp. 6 ...
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CASONI (Casone, Casini, Latone, Latoni), Antonio (Felice o Felice Antonio)
Giuseppe Miano
Molto scarse sono le notizie sui primi trent'anni della vita di questo medaglista, scultore e architetto marchigiano, [...] , pp. 225 s.; H. Hager, La facciata di S. Marcello al Corso, in Commentari, XXIV (1973), pp. 58-74; P. Portoghesi, Roma barocca, Bari 1973, 11, pp. 449 s., 913. Sulla fontana delle Orse nel pal. di Montegiordano: Roma, Arch. Orsini, II, A, prot. LIII ...
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MAGNASCO, Stefano
Fausta Franchini Guelfi
Figlio di Lorenzo e di Pellegrina, di cui s'ignora il casato, nacque a Genova molto probabilmente nel 1635. Non è emersa finora documentazione sulle date di [...] e scelte religiose: artisti, committenti e tematiche del sacro, ibid., p. 294, fig. 357; G. Biavati, S. M., in Genova nell'età barocca (catal., Genova), a cura di E. Gavazza - G. Rotondi Terminiello, Bologna 1992, pp. 220 ss.; C. Manzitti, S. M., in ...
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COZZA, Giovanni
Franco Barbieri
Figlio di Diego e di una non meglio specificata Angelica, nacque a Vicenza il 20 febbr. 1629 (Binotto, 1981, pp. 48 s.; Saccardo, 1981, p. 14); a Vicenza risiedette in [...] dell'acceso dibattito svoltosi in ambito vicentino (Pallucchini, 1981, pp. 358 ss.) tra la corrente fragorosamente "barocca" e innovatrice facente capo al Maffei e la decisa "restaurazione" in chiave classicistica promossa dal Carpioni, in ...
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KIMON (Κίμων)
L. Breglia
2°. - Incisore della zecca siracusana di cui, come degli altri, niente ci è noto, ad eccezione della sua opera e forse, se a lui si riferisce, di un passo di Ateneo (xi, 781 [...] una sdegnosa sensualità; tutti gli elementi della fisionomia così si fondono in un'immagine piena, di un'opulenza un po barocca, sapida come un frutto carnoso nella sua maturità.
Ma se questa testa ci dà, nella sua realizzazione compiuta, uno degli ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...