ALESSIO, Filippo
Pasquale Rotondi
Pittore genovese; formatosi, alla fine del sec. XVIII, alla scuola di C. A. Baratta, passò presto a Roma, dove seguì l'insegnamento di A. Cavallucci, orientandosi verso [...] chiesa della Consolazione (catino absidale e presbiterio): opere piuttosto stentate, che rivelano la preoccupazione di tornare alla tradizione barocca genovese. L'A. fu anche studioso di problemi estetici e, nel 1831, pubblicò i primi fascicoli di ...
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CHIARADIA, Enrico
Aldo Rizzi
Nato a Caneva (Pordenone) il 9 novembre 1851 da Simone e Antonia Cordenonsi, venne orientato dal padre verso le discipline tecniche. Studiò a Monaco, a Vienna e a Milano, [...] portavano inevitabilmente alla retorica e all'accademia; ma il C. cercò ristoro nella tradizione classica e nella stagione barocca di Roma, contemperando questi suggerimenti col realismo assorbito nella terra d'origine e nel mondo germanico.
Il ...
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D'ALESSANDRO, Angelo Antonio
Gian Carlo Bojani
Nacque a Laterza (Taranto) nel 1642, da Nicol'Antonio originario della vicina Santeramo e da Chrisantia di Rocco Festa, laertina.
Il lavoro filologico [...] come quella di Laterza, che emerge così nella storia della ceramica italiana come uno dei centri più singolari dell'età barocca.
Documenti d'archivio testimoniano lo stato clericale del D. come diacono sin dal 1664, e come sacerdote già nel 1667 ...
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ZADKINE, Ossip
Margherita ABBRUZZESE
Scultore di origine russa, nato a Smolensk il 14 luglio 1890. Dopo un soggiorno in Inghilterra, si recò nel 1909 a Parigi; aperto alle esperienze d'avanguardia, [...] umana, preoccupato però di evitare ogni compiacimento puramente estetizzante: latente è però in lui uno spirito d'intonazione barocca. Sensibilizza i rapporti di luce e ombra e l'armonia delle linee. Ma l'intensificarsi della sua carica emotiva ...
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BELLOTTI, Giovambattista
Maria Teresa Cuppini
Nacque nel 1667 a Verona, dove fu allievo di A. Voltolini, freddo e manierato ritrattista. Passò quindi a Venezia, dove si perfezionò nel disegno presso [...] palazzo del Comune, dove ha attualmente sede la Corte d'Assise veronese. Un che di duro e una certa stravaganza barocca lasciano supporre contatti con la corrente pittorica naturalista. Secondo il Dal Pozzo "con loegnoso spirito che lo rend pronto ed ...
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YBL, Miklós
György Gombosi
Architetto ungherese, nato a Székesfehérvár, il 6 aprile 1814, morto a Budapest il 22 gennaio 1891. Studiò a Vienna e a Monaco, iniziando poi la sua carriera nello studio [...] 'Opera; condusse a termine la chiesa di S. Stefano, iniziò il nuovo palazzo reale. La sua arte si basa sullo studio continuo di Michelangelo, Palladio, G. Alessi, e dell'arte barocca, dal quale studio egli trasse una sua felicissima unità di stile. ...
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Rubens, Pieter Paul
Bettina Mirabile
Pittore di ritratti e rotonde nudità
Oltre a essere il più importante pittore fiammingo del Seicento, Pieter Paul Rubens è stato uno degli artisti più affermati [...] un equilibrio classico, sull’esempio di Veronese, ma la gestualità animata e teatrale delle figure è già barocca. Con grande sensibilità scenografica Rubens rielabora le suggestioni rinascimentali e inserisce figure dipinte con colori caldi e sfumati ...
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FAZZINI, Pericle
Valerio Rivosecchi
Nacque a Grottammare (Ascoli Piceno) il 4 maggio 1913 da Vittorio e Maria Alessandrini. Giovanissimo, iniziò a lavorare nella falegname-: ria di famiglia, accanto [...] amori del F., "il senso fisico di pelle sulle costole" (cfr. catal., 1984, p. 89) che nel 1930 lo aveva avvicinato al barocco e a Rodin. il sentimento mistico della natura che lo spinse a reinventare le forme di alberi e nuvole aperti a ventaglio ...
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COSTA, Girolamo
Jarmila Krcálová
Vera Nanková
Nacque a Pellio Inferiore (Pellio Intelvi in provincia di Como) nella seconda metà del sec. XVII; non sappiamo nulla della sua formazione di architetto [...] contessa Lažanská a Manětín a nord ovest di Plzeň. Negli anni 1735-36 per i conti Lobkovic costruì la cappella barocca del Corpus Domini nel cimitero di Hostín, nella Boemia centrale: un edificio rotondo dove eseguì anche gli affreschi della cupola ...
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CIRELLO (Cirelli, Girelli), Giulio
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Di questo pittore è documentata (Fantelli, p. 11 nota 1) la data della morte avvenuta a Padova il 13 nov. 1709, all'età di settantasei anni: nacque perciò veiso [...] pittorico cittadino, influenzandone gli sviluppi per tutto il secolo fino ad un Cirello, già pienamente calato nella prima poetica barocca" (Fantelli) e toccato anche dal gusto barocchetto d'Oltralpe.
La sua prima opera conosciuta è la Coronazione di ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...