BARATTA, Giovanni Maria
Hugh Honour
Figlio di Iacopo, fratello maggiore di Francesco e di Isidoro, è nominato in un documento del 1651 come "Magister Joannes Maria Baratta qm. Iacobi de loco Montis [...] Tolentino dal 1651. Dopo la morte dell'Algardi (1654), il B. terminò la chiesa disegnando la bella facciata barocca. Sempre il cardinale Camillo Pamphili lo incaricò della decorazione della cappella Villanova nella chiesa di S. Agostino, riccamente ...
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Pittore e architetto (Cortona 1596 - Roma 1669).Con G.L. Bernini e F. Borromini fu fra i massimi protagonisti del barocco a Roma. Ricco d'immaginazione, incastonando le sue scenografiche composizioni entro [...] di chiesa, mentre nel rifacimento di S. Maria della Pace (1656-59) costruì uno dei più suggestivi esempi di teatralità dell'architettura barocca. Vita e opere. Studiò a Firenze con A. Commodi, con il quale intorno al 1612 si recò a Roma; qui completò ...
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Scultore (Noyon 1592 - Parigi 1660). Allievo di N. Guillain, fu a Roma (1610-27), dove si legò alla cerchia di artisti di tendenze più o meno francamente classicheggianti (Domenichino, G. Reni, F. Duquesnay) [...] la sua ultima opera, smembrata e arbitrariamente ricomposta a Chantilly) S. realizza una rara fusione di grazia barocca e di autocontrollo classicheggiante, avviando quello stile eletto, accattivante ma sostenuto, che prevarrà nelle opere promosse da ...
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Storico dell'arte, nato a Roma il 18 settembre 1927. Laureatosi a Roma con L. Venturi (1949), con una tesi su Simone Peterzano (16° sec.), nel 1955 è entrato nella Soprintendenza di Bologna e ha poi diretto [...] (Storia dell'arte, con O. Ferrari e A.M. Romanini; Art e dossier; Ars), oltre a studi di tradizionale metodologia (Architettura barocca a Lecce e in terra di Puglia, in collab. con M. Manieri Elia, 1970) ha sviluppato un personale metodo iconologico ...
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WAGNER, Otto
Hans Tietze
Architetto, nato il 13 luglio 1841 a Vienna, morto ivi l'11 aprile 1918. Studiò nel politecnico di Vienna, con C. F. Busse nell'Accademia di architettura a Berlino e dal 1861 [...] della guerra a Vienna (1906); il Museo tecnico ivi (1907); e altre ancora. Lo stile del W., radicato nella tradizione barocca locale e nell'eclettismo del sec. XIX, si purificò circa il 1880 volgendosi a un "Rinascimento moderato" nel senso datogli ...
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MONTECASSINO, Abbazia di
F. Aceto
Abbazia benedettina del Lazio meridionale (prov. Frosinone), ubicata sulla sommità dell'omonimo monte, sulle cui pendici in età romana sorgeva il municipium di Casinum, [...] la seconda guerra mondiale (Pantoni, 1973), che provocò danni ingentissimi all'abbazia, peraltro già largamente rifatta in epoca barocca.
Alto Medioevo
La prima cellula di quella che assunse in seguito la fisionomia di una delle più spettacolari ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] , il Convito in casa di Simone (Kadleston Hall, Derbyshire), opera che mostra ugualmente i debiti del L. per l'arte barocca romana, in particolare per Ciro Ferri e le sue illustrazioni del Messale di Alessandro VII, che, incise nel 1662 da François ...
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PELLE, Onorato
Daniele Sanguineti
PELLÉ, Onorato (Honoré). – Nacque nel 1641 a Gap (Belloni, 1988, p. 151; Fabbri, 2004c, p. 194 n. 14), nel sud della Francia, da Alessandro. Si stabilì a Genova, verosimilmente, [...] le règne de Louis XIV, Paris 1906, p. 401; G.B. Cabella, Pagine voltresi, Genova 1908, p. 442; M. Labò, Note sulla scultura barocca a Genova: Daniello Solaro, in Rassegna d’arte antica e moderna, IX (1922), pp. 341-348; Id., in U. Thieme - F. Becker ...
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LAZZARI, Dionisio
Massimiliano Savorra
Nacque a Napoli il 17 ott. 1617 dal fiorentino Giacomo, marmoraio, e da Caterina Papini. Fu tenuto a battesimo da Dionisio Nencioni (Dionisio di Bartolomeo), maestro [...] p. 17; E. Nappi, La chiesa di S. Maria dei Miracoli, in Napoli nobilissima, XXI (1982), p. 196; G. Cantone, Napoli barocca e C. Fanzago, Napoli 1984, ad ind.; P. Di Maggio, Elementi toscani nella cultura decorativa napoletana del Seicento: Jacopo e D ...
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GAVIGNANI, Giovanni
Alfonso Garuti
Figlio di Bernardino e Margherita Mazzoccoli, nacque a Carpi nel 1632 (Garuti, in Cabassi, p. 209 n. 207) e non nel 1615 come indicato da Cabassi (p. 93), in una famiglia [...] D. Colli, Guida di Carpi, Carpi 1995, pp. 30, 53, 55; V. Lucchese, G. G. e la scagliola carpigiana. Il luminismo barocco nella parrocchiale di Brancolino, Trento 1996; A.M. Massinelli, Scagliola, l'arte della pietra di luna, Roma 1997, pp. 98-100; G ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...