GIARDINI (Dujardin, Dejardin, Desjardins, Degiardino), Felice (de)
Rossella Pelagalli
Nato a Torino il 12 apr. 1716, si dedicò giovanissimo allo studio della musica e, ancora fanciullo, fu ammesso come [...] grande modernità condividendo con J.Ch. Bach, dalla cui opera fu sensibilmente influenzato, il progressivo abbandono dello stile barocco in favore di un linguaggio già orientato verso il principio della forma-sonata.
Come osserva il Salvetti, la sua ...
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MAZZONI, Sebastiano
Francesco Sorce
– Nacque nel «popolo» di S. Stefano in Pane, nel contado di Firenze, il 20 marzo 1611, da Giuliano e Margherita Bastianelli.
Due documenti contabili della famiglia [...] «instabili» gli insiemi delle figure e per porne in risalto i movimenti spesso concitati, secondo una prassi tipicamente barocca. Verso il 1660 o poco prima (la datazione presenta qualche difficoltà, dovuta alla totale assenza di appigli documentari ...
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MORONE, Gaspare
Lucia Simonato
– Nacque probabilmente a Milano nel 1603, da Girolamo, registrato come orafo nella stessa città dal 1605 al 1612 (Le matricole degli orefici …, 1977), e da Prudenzia Mola.
La [...] Roma (Simonato, 2008, pp. 138-144). D’altra parte, notizie preoccupanti sulla sua salute a partire dal 1664 (Barocchi - Gaeta Bertelà, 2005) lasciano intendere che nell’ultimo quinquennio di vita si avvalse decisamente di collaboratori, anche prima ...
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MAGGI, Pietro
Micaela Mander
Non si conoscono il luogo e la data di nascita del M., e nemmeno i nomi dei genitori: diverse sono infatti le persone che portano questo cognome nella Milano tra Sei e Settecento, [...] cattolica del Sacro Cuore, a.a. 1994-95, pp. 151 s., 167 s.; V. Caprara, P. M., in Il duomo di Monza. Itinerario barocco, a cura di R. Cassanelli - R. Conti, Milano 1995, p. 162; S. Coppa, Il rinnovamento artistico del duomo di Monza dall'età dei ...
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ROBILANT, Filippo Giovanni Battista Nicolis conte di
Elena Dellapiana
ROBILANT, Filippo Giovanni Battista Nicolis conte di. – Nacque a Torino, il 10 marzo 1723 (Brayda - Coli - Sesia, 1963, p. 124), [...] della Società ingegneri e architetti in Torino, n.s., XVII (1963), 3, p. 124; N. Carboneri, L’architettura in Mostra del Barocco piemontese, Torino 1963, I, pp. 73-75; Id., Per un profilo dell’architetto Filippo Nicolis di Robilant, in Palladio, n.s ...
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QUAGLIATA, Giovanni Battista
Teresa Russo
QUAGLIATA, Giovanni Battista. – Figlio del pittore romano Giovanni Domenico e di Francesca Le Donne, nacque a Messina intorno al 1603. Francesco Susinno, nelle [...] 61).
La tela di Montevergine costituisce in Sicilia uno dei brani più intensi e coscientemente caravaggeschi scritti in lingua barocca; senza dubbio è uno degli esiti più alti di quel «naturalismo classicista che caratterizza» l’«ultima maniera» dell ...
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DONDUCCI, Giovanni Andrea, detto il Mastelletta
Anna Coliva
Figlio di Andrea, "che faceva i mastelli" (Malvasia, 1678, p. 67), e di Paola, sua moglie, nacque a Bologna il 14 febbr. 1575. Sono scarse [...] una sua personale "maniera grande" che lo portò ad una intensificazione scenico-espressiva del linguaggio, precorritrice della grande maniera barocca, ma anche di numerosi pittori settecenteschi, tra cui G. M. Crespi e G. A. Burrini.
È un linguaggio ...
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BONATTI
Oscar Mischiati
Famiglia di organari di Desenzano del Garda; è testimoniata anche la forma "Bonati", ma è da ritenere esatta la grafia "Bonatti" essendo attestata dai documenti battesimali e [...] B., in I "bellissimi organi" della Basilica di s.Maria Maggiore in Trento, Trento 1953, pp. 38-41; Id., I B. el'organo barocco italiano, in Atti dell'Acc. di scienze,lettere ed artidegli Agiati in Rovereto, s. 5, III (1954), pp. 77-101; E. F. Schmid ...
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CARTARI, Carlo
Armando Petrucci
Nacque a Bologna il 13 luglio 1614 da Giulivo, giurista di cospicua famiglia orvietana, e da Laura Beccoli, avendo come padrino Federico Borromeo.
Venuto a Roma con la [...] overo biblioteca delli opuscoli volanti che si conservano nel palazzo delli signori Altieri…(Roma 1694), facendolo precedere da una barocca ed arguta disquisizione sul valore delle opere di piccola mole, riscattate spesso da "rarità di materie" e da ...
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PORPORA, Paolo
Giuiseppe Porzio
PORPORA, Paolo. – Nacque da Scipione e da Angela Cantalena, entrambi napoletani; non sono noti luogo e data di nascita. È menzionato per la prima volta, all’incirca quindicenne, [...] dipinti e una selezione di pergamene (catal., Maastricht), a cura di G. Porzio, Milano 2010, pp. 43-62; Id., Sulle onde del Barocco, in N. Ward Neilson et al., Un battito d’ali. Ritrovamenti e conferme (catal., Maastricht), Milano 2011, pp. 85-95. ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...