Scultore (Stoccolma 1740 - ivi 1814). Completò la sua formazione a Parigi (1758) e a Roma (1767-78), dove seppe recepire la tradizione barocca e la lezione della scultura classica (Stoccolma, Nationalmuseum: [...] Fauno in riposo, 1774; Venere e Marte, diverse versioni tra il 1770 e il 1780 e, in marmo, 1804). Scultore alla corte di Gustavo III, eseguì soprattutto ritratti. Notevoli anche i suoi disegni, caratterizzati ...
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Cantante e compositore brasiliano (n. Tijuca, Rio de Janeiro, 1942). Cresciuto nello stato di Minas Gerais, ha proiettato la cultura folclorica e barocca dei suoi luoghi d'origine in uno stile di canzone [...] assai sofisticato, in cui l'influenza dei Beatles, del jazz, di H. Villa-Lobos si stempera in un melos evocativo e spesso incurante delle divisioni metriche. Tra i suoi lavori si ricordano: Milton Nascimento ...
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Famiglia di architetti e scenografi (17º-18º secc.) di cognome Galli, detti B. dal luogo di origine. Con i B. la decorazione barocca tocca uno dei suoi apici per la fantasiosa successione delle prospettive [...] e l'ariosa larghezza degli spazi. Enorme fu la loro importanza per la diffusione in Europa della decorazione prospettica e scenografica, cui contribuirono i trattati teorici di Ferdinando (1657-1743), ...
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BASSANO (Bassan, Bassani), Giovanni
Fabio Fano
Compositore seguace d'un indirizzo musicale tipico del periodo di transizione tra rinascimento ed età barocca. Non si conoscono luogo e data della sua [...] può tradursi in arte, nel B. si ha piuttosto impressione di deformazioni degli originali in senso decadente, di barocchismi di cattivo gusto, specie quando le composizioni trascritte siano di aureo stile contrappuntistico, come Vestiva i colli o Io ...
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Croce: Rinascimento, Riforma, Controriforma
Salvatore Carannante
L’elaborazione e la determinazione reciproca delle categorie di Rinascimento, Riforma e Controriforma impegnano Benedetto Croce in diversi [...] , e con l’alleanza stretta tra esso e l’assolutismo dei monarchi, tra esso e la Spagna di Filippo II (Storia dell’età barocca, cit., pp. 3-4).
Pur con molteplici differenze tra i vari interpreti, quindi, l’«età che corre dal mezzo del cinque ai primi ...
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Alpers 〈ä´lpëʃ〉, Svetlana (nata Leontiev). - Storica dell'arte statunitense (n. Cambridge, Massachusetts, 1936). Le sue ricerche, massimamente incentrate sulla produzione pittorica barocca fiamminga e [...] dal 1975 e professoressa emerita dal 1994. La sua ricerca è incentrata soprattutto sulla pittura fiamminga e olandese del periodo barocco e su questioni di teoria e critica d'arte. L'autrice si pone entro una nuova linea di studi storico-artistici ...
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Pittore (Parma 1689 - Venezia 1753), allievo di I. Spolverini e del bolognese F. Monti, dipinse quadri di battaglie ispirati al Borgognone, con vivacità barocca, e un colore schiarito, leggero, memore [...] della contemporanea pittura veneta. Fu a Roma e a Firenze (1722), e si stabilì a Venezia nel 1740. Praticò anche la pittura a fresco, in scene campestri (Villa di Stra). Suoi disegni sono nel museo Correr ...
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SEMPRONIO, Giovan Leone
Luisella Giachino
– Primogenito di cinque fratelli, nacque a Urbino il 28 marzo 1603, da Sempronio e Maria Veterani, in una famiglia nobile originaria di Fossombrone.
Il padre, [...] Seicento, a cura di C. Iannaco - M. Capucci, Milano 1986, ad ind.; V. Bonito, L’occhio del tempo. L’orologio barocco tra letteratura, scienza ed emblematica, Bologna 1995; E. Raimondi, La metafora ingegnosa. La letteratura a Bologna nell’età del Reni ...
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Scultore (Genova 1630 - ivi 1702). Dapprima ebanista, fu poi allievo di Bernini per sei anni (1655-61). Tra i maggiori esponenti della scultura barocca genovese, tra il 1661 e il 1677 scolpì statue di [...] soggetto mitologico per il Palazzo Reale di Genova (1661-67), una Vergine con il Bambino per la chiesa di S. Carlo (1675 circa) e il monumentale Battista in S. Maria di Carignano (1677), fondendo con cadenze ...
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Musicista (Città di Castello 1597 circa - ivi 1680). Maestro di cappella a Roma (S. Maria Maggiore) e Loreto, compose musica sacra di scuola romana barocca e (anche in collaborazione con M. Marazzoli) [...] opere teatrali; trattò anche di teoria ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...