Fisico (Milano 1777 - Cernobbio 1844), barnabita; successore (1804) di A. Volta sulla cattedra di fisica dell'univ. di Pavia, della quale fu anche rettore (1811-14, 1818-19). Riprendendo ricerche di A. [...] Volta, di L. Spallanzani e di G. Jacopi, riconobbe la presenza di ossigeno nelle profondità dei laghi subalpini. Effettuò ricerche sulla deviazione di un ago magnetico prodotta da un filo percorso da corrente ...
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Fisico, sismologo e storico della scienza (Bologna 1826 - Firenze 1905). Barnabita, docente (1867-1905) nel Collegio alle Querce di Firenze. Direttore dal 1895 al 1898 della Specola vaticana, fu dal 1895 [...] presidente dell'Accademia pontificia dei Nuovi Lincei. Il suo nome è legato ai primi sviluppi della sismologia. Suoi sono pure brevi studî di carattere storico sulla bussola, sul barometro, sulla declinazione ...
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CAVALLERI, Giovanni Maria
Evandro Agazzi
Nato a San Michele dei Morti, presso Crema, l'11 nov. 1807 da Cristoforo e Lucia Sangiovanni, iniziò gli studi in un collegio privato di Milano e passò poi al [...] filosofia e teologia; ma, prima ancora di essere ordinato sacerdote, tornava a Milano per entrare come novizio nell'Ordine dei barnabiti (1829). Pronunciati i voti solenni nel 1833,fu subito destinato all'insegnamento, dapprima a Lodi e, dopo il 1835 ...
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Specola vaticana
Spècola vaticana [STF] [ASF] Denomin. ufficiale assunta dall'Osservatorio astronomico pontificio a partire dall'anno 1891. La S. può considerarsi uno degli istituti scientifici più antichi [...] Respighi. Dopo il 1870, i due Osservatori furono espropriati dal governo italiano. È opera di F. Denza, padre barnabita, la riorganizzazione del nuovo Osservatorio Pontificio entro le mura vaticane (denominato, come detto, a partire dal 1891 "Specola ...
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DENZA, Francesco
Giuseppe Monaco
Nacque a Napoli il 7 giugno 1834 da Michele e Vincenzina Zizzi. Compiuti i primi studi in scuole private, prosegui la sua istruzione nelle scuole dei padri barnabiti [...] , Cenni biogr. sopra. ilp. F. D., in Giorn. arcadico, s. 3, I (1898), pp. 76-80;G. Lais, Ilp. F. D. barnabita direttore della Specola Vaticana, in Pubblicazioni della Specola Vaticana, V (1898), pp. 3-9;G. Stein-G. Junkes, La Specola vaticana, Roma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] e nettunisti furono nel complesso improntate alla cautela empirica e osservativa. Su posizioni più nette si collocò il barnabita milanese Ermenegildo Pini (1739-1825), dal 1773 docente di storia naturale presso il Collegio di S. Alessandro e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] ed è preceduto da quello, certo più problematico, di Galilei (P. Frisi, Elogio del Galileo, 1775). Per Frisi, prete barnabita, i gesuiti sono i veri responsabili della repressione della scuola galileiana e di quella ‘subordinazione’ della scienza al ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Meccanica e ingegneria
Massimo Corradi
Meccanica e ingegneria
Alla fine del XVII sec. e forse anche agli inizi di quello successivo, prima della formalizzazione del calcolo [...] sviluppi di questa disciplina ricordiamo Giovanni Poleni (1683-1761), Francesco Maria De Regi (1720-1794) e il padre barnabita Paolo Frisi (1728-1784). Il marchese Poleni ‒ altrettanto conosciuto per il suo intervento in merito al consolidamento ...
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barnabita
(pop. bernabita) s. m. (pl. -i). – Religioso appartenente alla congregazione di s. Paolo, fondata nel 1530 a Milano, e che dal 1545 ebbe sede nella chiesa milanese di S. Barnaba (donde il nome).