LEONARDO da Vinci
Enrico CARUSI
Roberto MARCOLONGO
Giuseppe FAVARO
Giovanni GENTILE
Adolfo Venturi
L. fu detto da Vinci dal piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, dove nacque in un giorno non determinato [...] storia dei manoscritti vinciani riguarda il periodo dal 1519 al 1635, e ci è narrata dalla ben nota relazione del barnabita Ambrogio Mazzenta. In forza del citato testamento di L., il Melzi divenne l'erede di tutta la proprietà intellettuale di ...
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(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] Santa Lucia, il più corto dì che sia": proverbî che certo nacquero in anni nei quali l'11 giugno, giorno di S. Barnaba, e il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, del calendario giuliano corrispondevano al 20 giugno (S. Silverio), e al 20 dicembre (San ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] secolo XVIII, Città del Vaticano 1955.
Sul vescovato di Tivoli, v. G. Cascioli, Nuova serie dei vescovi di Tivoli, LXXIV, Gregorio Barnaba Chiaramonti (1782-1784), "Atti e Memorie della Società Tiburtina di Storia e d'Arte", 11-2, 1931-32, pp. 72-8 ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] . Il Ragionamento sopra la potestà temporale de’ principi e l’autorità spirituale della Chiesa, scritto nel 1768 dal barnabita Paolo Frisi, rimase più prudentemente inedito, e lo stesso accadde alle meditazioni di Celestino Galiani sui rapporti tra ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Meccanica e ingegneria
Massimo Corradi
Meccanica e ingegneria
Alla fine del XVII sec. e forse anche agli inizi di quello successivo, prima della formalizzazione del calcolo [...] sviluppi di questa disciplina ricordiamo Giovanni Poleni (1683-1761), Francesco Maria De Regi (1720-1794) e il padre barnabita Paolo Frisi (1728-1784). Il marchese Poleni ‒ altrettanto conosciuto per il suo intervento in merito al consolidamento ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] invece ben inserita nelle battaglie rivoluzionarie. In questa seconda linea, il gruppo guidato da Alessandro Gavazzi (ex frate barnabita bolognese) sviluppò l’adesione al garibaldinismo e tentò nel 1865 la fondazione di una Chiesa cristiana libera in ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] fa uscire, tradotte dal greco, le lettere di s. Ignazio d'Antiochia, di s. Clemente I papa, di s. Barnaba apostolo e le opere di Atenagora ateniese, non dimentico peraltro d'impartire lezioni di catechismo ai fanciulli della diletta parrocchia di ...
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barnabita
(pop. bernabita) s. m. (pl. -i). – Religioso appartenente alla congregazione di s. Paolo, fondata nel 1530 a Milano, e che dal 1545 ebbe sede nella chiesa milanese di S. Barnaba (donde il nome).