Comunita e pastori del protestantesimo italiano
Lothar Vogel
In Italia il protestantesimo costituisce una minoranza piccola ma stabile. Ai tempi del censimento del 1911 ben 120.000 persone si dichiararono [...] di gran parte degli esuli. Dal 1851, però, essa si ritrovò in concorrenza con Alessandro Gavazzi, un ex frate barnabita dalle visioni giobertiane, che nel 1848 si era reso conto dell'illusorietà delle speranze in un Pio IX 'liberale', eccitando ...
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Bibbie d'Italia. La traduzione dei testi biblici in italiano tra Otto e Novecento
Daniele Garrone
Premessa
Scopo di questo mio contributo è quello di ripercorrere, seppur succintamente e selettivamente, [...] alla Santa Sede»69, ma sono anche notoriamente vicine agli ambienti cattolici modernisti70. L’introduzione è a cura del barnabita Giovanni Semeria; la traduzione del testo biblico è di don Giuseppe Clementi e le note del padre Giovanni Genocchi ...
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Breve storia del cattolicesimo degli emigranti
Matteo Sanfilippo
Sommario: Introduzione ▭ Emigrazione italiana e assistenza religiosa prima dell’Unità. Sant’Uffizio e Propaganda fide ▭ La crescita dell’emigrazione [...] quali sono collegate scuole, ospedali, enti di assistenza e associazioni locali. In Argentina sono all’opera Gesuiti, Francescani, Barnabiti, Giuseppini, coadiuvati dalle religiose di cui si è detto prima, e le istituzioni di don Orione. In Brasile ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] difficoltà con le autorità romane. Sulla sua vocazione una notevole influenza era stata esercitata dalla figura del barnabita padre Pietro Gazzola, allontanato da Milano per il sospetto di modernismo. Da giovane seminarista Mazzolari aveva seguito ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] ospite di Domenico Sauli, ai cui figli si dette a insegnare retorica e umanità (uno di essi, Alessandro Sauli, diverrà barnabita e poi santo). Morì improvvisamente a Milano il 15 maggio 1544.
Alla morte del C. tutte le sue opere giacevano manoscritte ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] e nettunisti furono nel complesso improntate alla cautela empirica e osservativa. Su posizioni più nette si collocò il barnabita milanese Ermenegildo Pini (1739-1825), dal 1773 docente di storia naturale presso il Collegio di S. Alessandro e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola milanese
Pier Luigi Porta
Le origini
École de Milan, o Scuola milanese, è espressione che reca i segni di una collocazione storica ben precisa. Siamo attorno alla metà degli anni Sessanta del [...] come Paolo Frisi. Coetaneo di Pietro Verri, Paolo Frisi nacque a Melegnano nel 1728 e morì a Milano nel 1784. Barnabita, pur insofferente della disciplina ecclesiastica, di carattere cosmopolita e scientista, egli fu tra quanti nella Scuola di Milano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] ed è preceduto da quello, certo più problematico, di Galilei (P. Frisi, Elogio del Galileo, 1775). Per Frisi, prete barnabita, i gesuiti sono i veri responsabili della repressione della scuola galileiana e di quella ‘subordinazione’ della scienza al ...
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PETERZANO, Simone
Maria Cristina Terzaghi
PETERZANO, Simone. – Figlio di Francesco di Maffeo (Petrò, I Peterzani tra Bergamo…, in corso di stampa), nacque a Bergamo molto probabilmente nel 1535, come [...] nel personaggio in veste nera con gorgiera e cappello in atto di affacciarsi nella tela raffigurante i Ss. Paolo e Barnaba a Listri (Valsecchi, 1971, p. 178). La predilezione per la raffigurazione della propria immagine all’interno di dipinti a tema ...
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LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] Bologna, in occasione della ricostruzione della cattedrale di S. Pietro. Interventi a Roma e Zagarolo, a favore dell'Ordine barnabita, fecero da contorno all'imponente finanziamento per la fondazione della chiesa di S. Ignazio, a riprova di rapporti ...
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barnabita
(pop. bernabita) s. m. (pl. -i). – Religioso appartenente alla congregazione di s. Paolo, fondata nel 1530 a Milano, e che dal 1545 ebbe sede nella chiesa milanese di S. Barnaba (donde il nome).