BENUCCI, Alessandra
Remo Ceserani
Nacque, probabilmente a Barletta, verso il 1481. Il padre, Francesco di Paolo soprannominato Zampella, era un mercante fiorentino che s'era stabilito a Barletta prima [...] confinanti nel bigottismo; badò ad allargare il proprio patrimonio e, nel 1540, spentasi tutta la sua famiglia, inviò a Barletta un procuratore per raccogliere l'eredità dei genitori e del fratello prete. Diede anche danari a prestito, e non esitò ...
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BARISANA, Eleonora (dialettalmente Dianora)
Luigi Firpo
Nacque a Barletta nel tardo, 500. Suora francescana abilitata a vivere coi propri familiari ("monaca di casa"), era probabilmente imparentata col [...] "torriero" del Castel Nuovo di Napoli, dove abitava, godendo di una piccola rendita di 14 ducati sull'arrendamento del vino (anni 1596 e seguenti). Quando gli implicati nella congiura antispagnola di Calabria ...
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Famiglia nobile; il capostipite fu Giovanni (m. 1316), notaio in Barletta, decorato della dignità cavalleresca (1289), in seguito conestabile di Lucera dove aveva contribuito alla distruzione della colonia [...] saracena. Il figlio Nicola (secc. 13º-14º) sposò poi la contessa Giovanna d'Altamura, accrescendo così il patrimonio feudale della famiglia. I figli di Nicola, Giovanni, Pietro, Ludovico e Matteo, impegnati ...
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Uomo d'arme la cui fama è legata alla disfida di Barletta (13 febbr. 1503). Si chiamava forse Bartolomeo Giovenale o Giovanni Bartolomeo F.: lodigiano, o ferrarese, o parmense, di lui si sa pochissimo. [...] Pare che morisse nel 1525 per una caduta da cavallo. La leggenda lo ha celebrato come il più valoroso dei cavalieri della disfida dopo Ettore Fieramosca.
Il personaggio letterario
Alla leggenda si è ispirato ...
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FRAGGIANNI, Niccolò
Eugenio Di Rienzo
Nacque il 30 apr. 1686 a Barletta, da Antonio, discendente da una famiglia di antica nobiltà locale, che deteneva una magistratura in quella provincia, e da Francesca [...] d'Acquaviva, anch'essa di famiglia patrizia.
Il F. ricevette la prima educazione nella sua città natale, presso il collegio gesuitico del Monte di pietà. A sedici anni si trasferì a Napoli, dove intrattenne ...
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Moneta d’oro fatta coniare da Carlo I d’Angiò (1266-85) a Barletta e poi a Messina in sostituzione dell’augustale.
R. si dissero pure varie monete d’oro e d’argento emesse in Sicilia e Sardegna dagli Aragonesi. [...] Con l’accrescersi della potenza spagnola si ebbero moltissime monete italiane con il nome e valore di un r., mezzo r., e la moneta con il valore di 8 r., cioè di uno scudo spagnolo, detta appunto pezza ...
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DELLA MARRA (de Marra), Ruggero
Mario Caravale
Figlio di Giozzolino di Angelo, nacque probabilmente a Barletta, dove la famiglia si era trasferita da Ravello all'inizio del secolo XIII. La sua data [...] Lamarra che un documento del 1247 (ibid., VIII, n.261) indica come testimone ad un'inquisitio sui diritti della Chiesa di Barletta (l'ipotesi è stata avanzata con molta cautela dallo Sthamer, Das Amtsbuch). Il D. era fratello di Angelo e di Galgano ...
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DELLA MARRA (de Marra), Angelo
Mario Caravale
Figlio, forse primogenito, di Giozzolino di Angelo, nacque probabilmente a Barletta in data da collocare intorno al 1220 (più prima che dopo), in quanto [...] . Fu fratello di Galgano e di Ruggero.
La famiglia, originaria di Ravello, si era trasferita in data a noi sconosciuta a Barletta, dove l'avo del D., Giovanni, esercitava la mercatura nel secondo decennio del sec. XIII. La condizione dei Della Marra ...
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DELLA MARRA (de Marra), Angelo
Mario Caravale
Figlio di Giovanni di Giozzo, nacque probabilmente alla fine del sec. XII.
La famiglia era originaria di Ravello e si era trasferita a Barletta in data [...] di Alberto. Il 27 apr. 1240 il D. si rivolse al sovrano per chiedergli di affidare l'ostaggio al castellano di Barletta e motivava la richiesta dichiarando che una sicura custodia di Giordanino non poteva essere garantita né da lui, troppo assente da ...
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barletto2
barlétto2 s. m. [etimo incerto]. – Strettoio di cui è munito, a una estremità, il banco da falegname, e che serve spec. a fissare sul piano superiore del banco le tavole da piallare.