Baritono (Parigi 1826 - Francoforte sul Meno 1906); studiò con M. Garcia. Celebre interprete di Lieder, fu direttore di società corali tedesche e prof. di canto al conservatorio e alla propria scuola di [...] Francoforte. Scrisse opere didattiche, importanti per l'impostazione scientifica della metodologia ...
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Baritono italiano (Ofena 1913 - Roma 2001). Studiò al conservatorio di S. Cecilia in Roma ed esordì nel 1944 al Teatro dell'Opera di Roma. Si affermò poi in Italia e all'estero in un vasto repertorio. ...
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Baritono (Calais 1813 - Milano 1889). Esordì nel 1834, affermandosi come interprete donizettiano e verdiano. Partecipò alle prime esecuzioni di Macbeth, Rigoletto, La Traviata. ...
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Cantante italiano (Firenze 1913 - ivi 1993): debuttò come baritono nel 1936 e acquistò rapidamente larga notorietà internazionale per la potenza della sua voce e il calore delle sue interpretazioni. Il [...] cantante prese parte anche a varî film ...
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Cantante italiano (Venezia 1884 - Roma 1961). Allievo di G. Di Como ed E. Sbriscia, debuttò a Fermo e subito dopo si produsse a Roma (1907) come baritono nell'Aida. Acclamato, nei principali centri musicali [...] d'Europa e d'America, in un vasto repertorio internazionale ...
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Cantante italiano (n. Granze 1936). Dopo gli studi con E. Fava Ceriati, al conservatorio C. Pollini di Padova, ha debuttato a Spoleto nel 1961 in Trovatore. Dotato di grande presenza scenica, ha interpretato [...] quasi tutti i ruoli di baritono, primeggiando in quelli verdiani e donizettiani. Fra i numerosi riconoscimenti ottenuti in carriera figura anche quello di Kanimersanger, titolo onorario dell'Opera di Stato di Vienna. ...
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Cantante italiano (Bassano del Grappa 1913 - Roma 1984). Studiò con G. Crimi e debuttò a Roma come baritono nel 1938. Per la sua eccellente voce e per l'arte scenica fu poi scritturato nei principali teatri [...] d'Europa e d'America in un vastissimo repertorio internazionale ...
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Pacini, Giuseppe. –
Giancarlo Landini
Baritono, nacque a Firenze il 16 luglio 1862 da Niccola e Maria Ciardini.
I genitori gli fecero studiare canto sotto la guida di Francesco Cortesi, operista di [...] di Troia, prima parte dei Troiani di Berlioz, nella parte di Corebo. In occasione del Sansone e Dalila, il baritono Titta Ruffo, invitato ad ascoltarlo da Vittorio Molco, agente e impresario dello stesso Pacini, ne riportò un’impressione indelebile ...
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Cantante (Napoli 1878 - New York 1942). Formatosi al conservatorio di S. Pietro a Majella (Napoli), fu baritono applauditissimo nei principali teatri del mondo in un vasto repertorio. ...
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Cantante (baritono e "basso cantante") nato a Bologna il 18 marzo 1798, morto a Imola il 18 novembre 1865. Fu da giovane impiegato nelle gabelle, filodrammatico, anche cantante in funzioni sacre e sonatore [...] e purità del suo stile, il timbro omogeneo, agile e gagliardo della sua voce.
Bibl.: A. Grilli, Il tenore A. Masini e il baritono C. B. a Faenza, in La Romagna, I (1927), pp. 354-362; G. Mazzatinti, Lettere inedite e rare di G. Rossini, Imola 1892 ...
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baritono
barìtono agg. e s. m. [dal gr. βαρύτονος, comp. di βαρύς «grave» e τόνος «tono»]. – 1. agg. Nella terminologia grammaticale greca indica sia la sillaba atona, cioè con tono grave (in contrapp. alla sillaba tonica, cioè con tono elevato),...
baritazione
baritazióne s. f. [der. di barite]. – Nella chimica industriale, metodo di ricupero dello zucchero dal melasso: consiste nell’aggiungere a questo, diluito, ossido idrato di bario che, unendosi al saccarosio, dà un prodotto insolubile...