PAGLIUGHI, Lina
Giancarlo Landini
PAGLIUGHI, Lina. – Nacque a New York il 27 maggio 1907 da Giovanni, nativo di Montevideo ma di origini genovesi, e Maria Stefanè, da Montegroppo (Albareto) in provincia [...] 1947, incisi a Torino per la Cetra, che comprendono i duetti del primo e del second’atto nel Rigoletto col baritono Alessandro De Sved (Sándor Svéd). Alla fine degli anni Cinquanta risale il disco della Dysneyland Records, dove Pagliughi prestò la ...
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BADIALI, Cesare
Ada Zapperi
Nacque a Bologna nei primi anni del sec. XIX; ancora fanciullo si trasferì insieme con la famiglia a Imola, dove intraprese lo studio del contrabbasso e del liuto, e si esibì [...] a Bologna, dove morì il 19 nov. 1865.
Dotato di una voce generosa che spaziava dal registro del basso a quello del baritono il B. fu uno dei più tipici esponenti del gusto musicale italiano dell'Ottocento che trovò nel melodramma, da Rossini a Verdi ...
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GIACHETTI, Gianfranco
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Nacque a Firenze il 27 sett. 1888. Si trasferì quindi a Venezia con la famiglia e si laureò in giurisprudenza all'Università di Padova.
Diplomatosi anche in pianoforte, come [...] , della trasposizione in veneto di La sagra dei fringuelli di A. Colantuoni (La sagra dei osei, 1923) e lo sfiatato baritono Piero Basotto di Ostrega, che sbrego! di A. Fraccaroli (1925), uno dei suoi maggiori successi. Tenne a battesimo quasi tutti ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] un solo movimento (che rivela i limiti in questo genere musicale del C.) eseguita unitamente ad una Romanza per baritono ed orchestra sotto la direzione dell'autore nel luglio 1872. Data che coincide col conseguimento del primo premio in contrappunto ...
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LEONCAVALLO, Ruggiero (Ruggero)
Johannes Streicher
Nacque il 23 apr. 1857 nel quartiere Chiaia di Napoli, secondogenito del magistrato Vincenzo, pugliese, e di Virginia D'Auria, figlia del pittore Raffaele. [...] da camera, pubblicate da noti editori, come Choudens. Frequentando musicisti quali Ch. Gounod e J. Massenet, conobbe il baritono Victor Maurel, l'eletto interprete verdiano, primo Jago in Otello (1887) e futuro creatore del ruolo di Falstaff (1893 ...
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FIORDA, Giuseppe (Nuccio)
Luca Conti
Nato a Civitanova del Sannio (Isernia) il 17 febbr. 1894 da Giuseppe e Rosina Formichelli, intraprese gli studi musicali sotto la guida di C. De Nardis a Napoli e [...] agli ideali del futurismo caratterizzò due opere di quest'ultima fase compositiva: la Partita su testi futuristi per soprano, tenore, baritono e grande orchestra, che fu eseguita nel 1963, e l'opera in due atti e cinque quadri I prigionieri e l ...
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LABROCA, Mario
Johannes Streicher
Nacque il 23 nov. 1896 a Roma da Nicola e da Albina Pastina. Dopo gli studi classici e la partecipazione alla prima guerra mondiale divenne allievo di O. Respighi e [...] Suvini Zerboni nel 1952. Il 23 nov. 1958 furono eseguiti a Firenze Otto madrigali di Tommaso Campanella (direttore R. Lupi, baritono M. Borriello). Inoltre, negli anni Cinquanta compose musiche di scena per Il corvo di C. Gozzi (1953) ed Elettra di ...
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GIANFERRARI, Vincenzo
Salvatore de Salvo
Nacque a Reggio Emilia il 10 ott. 1859 da Prospero e da Luigia Mussini. Iniziato lo studio del violino nella città natale sotto la guida di G. Tebaldi, fu successivamente [...] e altri autori; Brindisi funebre (basso e orchestra); Inno (basso, coro e orchestra); Pro S. Marco e Sansovino (baritono, coro e orchestra); Sognando (soprano e piccola orchestra); Gloria (solo e coro). Inoltre musica sacra e da camera, composizioni ...
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BASSI, Luigi
Ada Zapperi
Nato a Pesaro il 4 sett. 1766 da agiata famiglia, si trasferì presto a Senigallia, dove si suppone studiasse con P. Morandi (l'unica prova è data dal fatto che nel 1780 il B. [...] dal timbro chiaro, adamantino e nello stesso tempo pastoso, che stava fra il registro del basso e quello del tenore (baritono leggero), il B. possedeva una tecnica basata essenzialmente su una grande agilità; ma quello che incantava il pubblico era ...
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GAMUCCI, Baldassarre
Federico Colonia
Nacque a Firenze il 14 dic. 1822. Dopo una formazione letteraria e filosofica, iniziò gli studi di pianoforte con C. Fortini e di composizione con L. Picchianti. [...] parole di nostro Signore Gesù Cristo (versi di P. Winckler); Tre ore per il venerdì santo; la cantata I colli d'Arcetri per baritono e coro (circa 1873) e altre 2 cantate. Il G. ha inoltre composto l'opera teatrale in 4 atti Sigismonda da Salerno ...
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baritono
barìtono agg. e s. m. [dal gr. βαρύτονος, comp. di βαρύς «grave» e τόνος «tono»]. – 1. agg. Nella terminologia grammaticale greca indica sia la sillaba atona, cioè con tono grave (in contrapp. alla sillaba tonica, cioè con tono elevato),...
baritazione
baritazióne s. f. [der. di barite]. – Nella chimica industriale, metodo di ricupero dello zucchero dal melasso: consiste nell’aggiungere a questo, diluito, ossido idrato di bario che, unendosi al saccarosio, dà un prodotto insolubile...