Baritono italiano ( Torino 1914 - Saint Vincent 2007). Dopo aver compiuto gli studî musicali a Torino, debuttò nel 1936 a Parma, passando poi alla Scala e in teatri stranieri. Fu molto apprezzato da A. [...] Toscanini quale interprete verdiano ed emerse soprattutto in Aida, Otello e Falstaff ...
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Baritono (Steyr 1768 - Vienna 1840). Esordì come interprete operistico a Vienna nel 1794 e continuò con grande successo la sua attività teatrale sino al 1821. Divenuto amico di F. Schubert, si adoperò [...] intensamente per farne conoscere i Lieder, eseguendoli in concerti pubblici e privati ...
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Baritono (Parigi 1826 - Francoforte sul Meno 1906); studiò con M. Garcia. Celebre interprete di Lieder, fu direttore di società corali tedesche e prof. di canto al conservatorio e alla propria scuola di [...] Francoforte. Scrisse opere didattiche, importanti per l'impostazione scientifica della metodologia ...
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Baritono italiano (Ofena 1913 - Roma 2001). Studiò al conservatorio di S. Cecilia in Roma ed esordì nel 1944 al Teatro dell'Opera di Roma. Si affermò poi in Italia e all'estero in un vasto repertorio. ...
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Cantante italiano (Firenze 1913 - ivi 1993): debuttò come baritono nel 1936 e acquistò rapidamente larga notorietà internazionale per la potenza della sua voce e il calore delle sue interpretazioni. Il [...] cantante prese parte anche a varî film ...
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Baritono, nato a Lazise (lago di Garda) il 6 gennaio 1824, morto a Verona l'11 maggio 1906. Esordì al teatro Grande di Novara con La Traviata, nel carnevale 1857-58, e in breve conseguì grandi successi [...] nei principali teatri italiani e stranieri. Fu valente primo interprete di parecchie opere, tra cui la Gioconda del Ponchielli (Milano, Scala, 8 aprile 1876). Aveva sposato la famosa cantante Maria Spezia ...
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Cantante italiano (Roma 1831 - ivi 1918); baritono, cantò dal 1852 in poi nei principali centri teatrali d'Europa e d'America. Nel 1899 ebbe cattedra di canto nell'Accademia di S. Cecilia in Roma. ...
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Cantante italiano (Venezia 1884 - Roma 1961). Allievo di G. Di Como ed E. Sbriscia, debuttò a Fermo e subito dopo si produsse a Roma (1907) come baritono nell'Aida. Acclamato, nei principali centri musicali [...] d'Europa e d'America, in un vasto repertorio internazionale ...
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Baritono assai celebrato al suo tempo, tanto che Mozart scrisse per lui e da lui volle per la prima volta eseguita la parte di Don Giovanni nell'opera omonima e quella di Almaviva nelle Nozze di Figaro. [...] Il B. fu anche eccellente interprete del Barbiere di Siviglia del Paisiello e di molte altre opere. Nato a Pesaro nel 1765, già a 13 anni cantava parti di donna; studiò col Laschi a Firenze ed ivi esordì ...
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KASCHMANN, Giuseppe
Arnaldo BONAVENRTURA
Baritono, nato a Lussinpiccolo il 14 luglio 1852, morto a Roma il 6 febbraio 1925. Disertore dall'esercito austriaco e perciò condannato a morte, si recò nel [...] 1875 a Milano ove studiò il canto con A. Giovannini. Fu annoverato fra i migliori baritoni dei tempo e ottenne grande plauso nei principali teatri d'Italia, in un repertorio assai vasto (da La favorita ...
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baritono
barìtono agg. e s. m. [dal gr. βαρύτονος, comp. di βαρύς «grave» e τόνος «tono»]. – 1. agg. Nella terminologia grammaticale greca indica sia la sillaba atona, cioè con tono grave (in contrapp. alla sillaba tonica, cioè con tono elevato),...
baritazione
baritazióne s. f. [der. di barite]. – Nella chimica industriale, metodo di ricupero dello zucchero dal melasso: consiste nell’aggiungere a questo, diluito, ossido idrato di bario che, unendosi al saccarosio, dà un prodotto insolubile...