L’espressione discorso riportato viene usata per indicare il procedimento di riproduzione o rappresentazione di un discorso pronunciato in una situazione comunicativa diversa da quella in atto, ma anche [...] la nozione di ogni scienza, spiega, ci mancherebbe la motivazione ad apprenderla (Lia Formigari, Il linguaggio. Storia delle teorie, Roma - Bari, Laterza, 2001, p. 67)
(12) Vedere la mia infanzia? Più di dieci lustri me ne separano e i miei occhi ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] (lo stesso vale per alcuni cognomi di origine dialettale, ad es.: Bènetton). In talune parti d’Italia (per es., a Bari), Cavour [kaˈvur] è pronunciato [ˈkavur].
In taluni casi presentano doppia accentazione alcune parole di origine greca che, giunte ...
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Intendiamo con repertorio linguistico l’insieme delle risorse linguistiche a disposizione di una comunità linguistica o di un parlante; nel primo caso si parla di repertorio comunitario, nel secondo di [...] .
Berruto, Gaetano (1993), Le varietà del repertorio, in Introduzione all’italiano contemporaneo, a cura di A.A. Sobrero, Roma - Bari, Laterza, 2 voll., vol. 2° (La variazione e gli usi), pp. 3-36.
Bruni, Francesco (1984), L’italiano. Elementi ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] «Studi di grammatica italiana» 20, pp. 69-126.
Dardano, Maurizio (19862), Il linguaggio dei giornali italiani, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1973).
Dardano, Maurizio (1994), Profilo dell’italiano contemporaneo, in Storia della lingua italiana, a cura ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] , Milano, Feltrinelli.
Levinson, Stephen C. (1993), La pragmatica, Bologna, il Mulino (ed. orig. Pragmatics, Cambridge, Cambridge University Press, 1983).
Simone, Raffaele (200819), Fondamenti di linguistica, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1990). ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] romana?, «Studi linguistici italiani» 14, pp. 38-49.
Loporcaro, Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma - Bari, Laterza.
Maraschio, Nicoletta (1993), Grafia e ortografia, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET.
Simone, Raffaele (200819), Fondamenti di linguistica, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1990).
Wierzbicka, Anna (1991), Italian reduplication: its meaning and its cultural significance, in ...
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L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] . Vocabolario della lingua italiana, Bologna, Zanichelli.
De Mauro, Tullio (1976), Storia linguistica dell’Italia unita, Roma - Bari, Laterza, 2 voll. (1a ed. 1963).
Durante, Marcello (1981), Dal latino all’italiano moderno. Saggio di storia ...
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Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] » 2, pp. 295-326.
Bonfante, Giuliano (1961), Esiste il neutro in italiano?, «Quaderni dell’Istituto di glottologia dell’Università di Bologna» 6, pp. 103-109.
Loporcaro, Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma - Bari, Laterza. ...
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Si indicano come intercalari quelle sequenze (di varia natura, costituite come sono da parole o espressioni) che il parlante inserisce qua e là nel discorso, come personali forme di routine e in modo per [...] parlato ha un’altra grammatica?, in Gesprochenes Italienisch in Geschichte und Gegenwart, hrsg. von G. Holtus & E. Radtke, Tübingen, Narr, pp. 120-151.
Simone, Raffaele (1990), Fondamenti di linguistica, Roma - Bari, Laterza (18a ed. 2007). ...
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bari-
[dal gr. βαρύς «pesante»]. – Primo elemento di parole composte derivate dal greco o formate modernamente (come baricentro, barisfera, baritono, ecc.), in cui significa «pesante, grave» e sim., o «peso, gravità» e sim.
s. f. Avversione ossessiva per gli omosessuali, le lesbiche, i bisessuali, i transessuali e l’omosessualità maschile e femminile, la bisessualità e la transessualità. ♦ In 500 hanno partecipato al Pride statico in piazza a Bari per rivendicare...