L’espressione diritti linguistici si riferisce al diritto di singole persone o di collettività a usare la propria lingua nativa, anche nel caso di una lingua diversa da quella ufficiale o standard: per [...] franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo
Il lungo iter che ha portato alla legge 482, che riprende De Mauro, Tullio (1976), Storia linguistica dell’Italia unita, Roma - Bari, Laterza, 2 voll. (1a ed. 1963).
De Mauro, Tullio ( ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] tardo-seicentesco noto anche ad altre varietà ispanoromanze e al sardo, e lo stesso modo di denominare il giudeo-livornese d’Italia, in Italia Judaica. Atti del I convegno internazionale (Bari, 18-22 maggio 1981), Roma, Ministero per i Beni Culturali, ...
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Per area linguistica s’intende un’area geografica caratterizzata dalla presenza di determinati fenomeni linguistici (dal livello fonologico a quello lessicale). La nozione di area linguistica è una delle [...] tutta la Sicilia. Formano aree linguistiche a sé quella sarda, quella friulana e quella ladina.
Il tratto che amp; Telmon, Tullio (2003), Introduzione alla dialettologia italiana, Roma - Bari, Laterza.
Merlo, Clemente (1924), L’Italia dialettale, «L’ ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] , infine, che uno dei caratteri distintivi del dialetto sardo logudorese (➔ sardi, dialetti): è la conservazione delle velari latine davanti 2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma - Bari, Laterza.
Maraschio, Nicoletta (1993), Grafia e ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] settentrionale e centrale; viene infine monottongato in [a] in sardo (Lausberg 19762: 249-250). L’assenza di dittongamento degli (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma - Bari, Laterza.
Marotta, Giovanna & Sorianello, Patrizia ( ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] tonica in sillaba aperta (meramente allofonica in toscano, in sardo e in molte varietà meridionali) è resa distintiva in buona Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma - Bari, Laterza.
Maddieson, Ian (1984), Patterns of sounds, ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] in costrutti locativi in friulano: vado del medico; di a in sardo: sto partendo a Sassari); di usi transitivi di verbi intransitivi ( contemporaneo, a cura di A.A. Sobrero, 2 voll., Roma-Bari 1993.
Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni ...
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LINGUAGGI SETTORIALI
Claudio Giovanardi
Con l. s. s'intende una varietà funzionale della lingua comune utilizzata da determinati gruppi socioprofessionali per esprimere e comunicare contenuti, nozioni, [...] Milano 1973; M. Dardano, Il linguaggio dei giornali italiani, Roma-Bari 1973; M.L. Altieri Biagi, Aspetti e tendenze dei linguaggi speciali, in Lexikon der Romanistischen Linguistik, iv: Italiano, Corso, Sardo, Tubinga 1988, pp. 246-55; T. De Mauro, ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] Lausberg', ossia di quell'area a cavallo tra Basilicata e Calabria che possiede un vocalismo di tipo 'sardo' (ī, ĭ> /i/; Ē, Ĕ> /ɛ/; Ā, Ă> nel 1054, seida 〈 *SIDA 'frutto del melograno' a Bari nel 1031). In siciliano non è sicuro che [ll] e ...
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MADAO (Madau), Matteo
Pietro Giovanni Sanna
Nacque a Ozieri, nella Sardegna settentrionale, da Pietro e Martina Sanna il 17 ott. 1733 (non il 9 genn. 1723, secondo una tradizione ottocentesca).
Studiò [...] , n. 7, pp. 79-101; G. Sotgiu, Storia della Sardegna sabauda, Roma-Bari 1984, pp. 108 s.; G. Lilliu, La preistoria sarda e la civiltà nuragica nella storiografia moderna, in Ichnussa. La Sardegna dalle origini all'età classica, a cura di G. Pugliese ...
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eventite
s. f. (iron.) Propensione parosissistica a trasformare ogni manifestazione, soprattutto in ambito culturale, in un evento di grande rilievo. ◆ Da qui, dal Forum del Libro «Passaparola» (la cui terza edizione si è tenuta tra venerdì...
parentopoli
(Parentopoli), s. f. inv. Scandalo legato a favori che si presume siano stati concessi illecitamente a familiari di politici o di personalità influenti. ◆ [Giorgio] Oppi e [Roberto] Capelli invitano anzi la [Nerina] Dirindin a...