Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] Francoforte nel 1811; nel 1848 ottennero l’emancipazione nello Stato sardo e successivamente nelle altre regioni italiane.
Dopo il 1870 in troviamo una schiera di poeti e di scuole talmudiche a Bari, Oria, Venosa, Roma e Lucca. Dall’Italia lo studio ...
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Filologo nato ad Avellino il 6 giugno 1859, morto a Napoli il 13 agosto 1930. Si laureò in lettere presso l'università di Napoli. Dopo avere insegnato breve tempo nelle scuole medie, nel 1884 fu nominato [...] ivi 1915; Introduzione storica allo studio della letteratura latina, Bari 1915; Romanzo e realtà nella vita e nell'attività di 1922.
Bibl.: P. Orano, Un filologo filosofo, in Bullettino bibliografico sardo, V, ii, 20, 21, 22; M. Galdi, Storia della ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] è semmai una caratteristica di certi dialetti (reatino, sardo, salentino). Per ciò che riguarda invece il vocalismo 53-58.
De Mauro, Tullio (19723), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza (1a ed. 1963).
D’Imperio, Maria Paola (2002), ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] il campo e i suoi esiti restano oggi in sardo (➔ sardi, dialetti). La ricostruzione delle tappe di questa evoluzione Introduzione all’italiano contemporaneo, a cura di A.A. Sobrero, Roma - Bari, Laterza, 2 voll., vol. 1º (Le strutture), pp. 41 ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] l’italiano, i dialetti italiani centro-meridionali, il sardo e il rumeno) evolvono invece verso sistemi a 239.
Serianni, Luca (2006), Prima lezione di grammatica, Roma - Bari, Laterza.
Simone, Raffaele (1993), Stabilità e instabilità nei caratteri ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] : 145). Va notato a questo proposito che la collocazione del sardo, che pure è considerato una lingua di minoranza, rispetto all , Tullio (1976), Storia linguistica dell’Italia unita, Roma - Bari, Laterza, 2 voll. (1a ed. 1963).
Francescato, Giuseppe ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] i giudici), cominciano ad essere redatti interamente in sardo già alla fine dell’XI secolo, e si 1550).
De Mauro, Tullio (1963), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza.
De Mauro, Tullio (1989), Per una storia linguistica della ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] , e con successo, alle altre città pugliesi (Bari inclusa) il ruolo di maggior centro culturale e dialetti meridionali, in cui il sistema più diffuso è di tipo sardo (➔ sardi, dialetti).
(b) La presenza di vocali finali ben percepibili, ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] (tale pronuncia, secondo alcuni molto antica, è nota anche alle varietà sarde e a parte di quelle corse e lunigianesi), e di nessi consonantici Gaetano (1995), Fondamenti di sociolinguistica, Roma - Bari, Laterza.
Grassi, Corrado, Sobrero, Alberto A. ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] da una forma analitica a una forma sintetica.
Il sardo (➔ sardi, dialetti) si discosta, sia nel caso del futuro linguistiche. Scritti di linguistica storica e tipologica, Roma - Bari, Laterza.
Ramat, Paolo (2005b), Categorie linguistiche e ...
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eventite
s. f. (iron.) Propensione parosissistica a trasformare ogni manifestazione, soprattutto in ambito culturale, in un evento di grande rilievo. ◆ Da qui, dal Forum del Libro «Passaparola» (la cui terza edizione si è tenuta tra venerdì...
parentopoli
(Parentopoli), s. f. inv. Scandalo legato a favori che si presume siano stati concessi illecitamente a familiari di politici o di personalità influenti. ◆ [Giorgio] Oppi e [Roberto] Capelli invitano anzi la [Nerina] Dirindin a...