Rivista quindicinale di critica letteraria e di cultura, fondata a Torino nel 1924 da P. Gobetti (che con essa cercò di proseguire sul piano culturale l’opposizione al fascismo che non poteva più condurre sul piano apertamente politico), e durata fino al 1928. Reagì al dannunzianesimo, al futurismo, al dilettantismo con la forza delle argomentazioni e la serietà dell’impegno morale, secondo l’esempio ...
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Figura caratteristica del 18° sec., detta anche cavalier servente, che accompagnava ovunque una dama, servendola galantemente in tutto ciò che potesse occorrerle durante la giornata. Talvolta il contratto [...] matrimoniale prevedeva l’esistenza di uno o più cicisbei. È nota la satira dell’istituzione fatta da Parini nel Giorno e da Alfieri nella commedia Il divorzio; la difesero invece G. Baretti e poi V. Imbriani. ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] Settecento e che ebbe come protagonisti, oltre al gruppo del ‘Caffè’, Francesco Algarotti, Saverio Bettinelli, Giuseppe Baretti e ➔ Melchiorre Cesarotti.
Contro simili tendenze si scatenò, all’inizio dell’Ottocento, un violento e articolato movimento ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] intellettuale dall’Italia è continuata nei secoli successivi e riguarda nomi come Rolli, Algarotti, ➔ Goldoni, Baretti, Casanova, ➔ Alfieri, Da Ponte, ➔ Foscolo, Bellini, ➔ Manzoni, Rossini, Panizzi, Ruffini, ➔ D’Annunzio, Modigliani, Marinetti, fino ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] lingua comune, s’intende di matrice letteraria, sta penetrando e diffondendosi nel parlato soprattutto nei grandi centri. Giuseppe Baretti nota come in ciascuna regione d’Italia accanto al «dialetto particolare», usato da chiunque «nel suo quotidiano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] . Il periodico ritorno di analoghe richieste (qualcosa di simile si erano augurati nel Settecento Ludovico Antonio Muratori e Giuseppe Baretti) è la spia di quanto fosse difficile in Italia l’avvento di una letteratura che non si proponesse come fine ...
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versiscioltaio
versiscioltàio agg. e s. m. [der. di verso sciolto (v. verso3)], letter., spreg. – Autore di versi sciolti; la parola fu coniata da G. Baretti come espressione polemica contro C. I. Frugoni e altri poeti frugoniani, che si dilettavano...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....