Fortuna
Fiorenzo Forti
Se per il Trecento la fortuna di D. in E. coincide quasi completamente con la fortuna di D. a Bologna (v.), l'età umanistica vede emergere piuttosto Ferrara, dove i poeti estensi, [...] " V (1964)1-36; M. Barbi, La fama di D. nel Settecento, in Problemi I 455-473; M. Fubini, Dal Muratori al Baretti, Bari 1954, 18-19; C. Calcaterra, Alma mater studiorum, Bologna 1948, passim; C. Ricci, L'ultimo rifugio di D.A., Milano 19212 ...
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George, Stefan
W. Theodor Elwert
Poeta tedesco (Büdesheim, presso Bingen sul Reno, 1868 - Locarno 1933); uno dei maggiori simbolisti europei. Imparò l'italiano al liceo per leggere, seguendo la tradizione [...] , S. G. et son oeuvre poétique, Lione 1952; K. Hildebrandt, Das Werk S.G., Amburgo 1960; L. Vincenti, S.G., in " Il Baretti " (1928); I. Maione, S. G., in Contemporanei in Germania, Torino 1931; M. Pensa, S. G. - Saggio critico, Bologna 1935. Sulle ...
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Nacque in Venezia l'11 dicembre 1712; studiò lettere e scienze a Roma, a Bologna e a Firenze sotto maestri celebrati: Eustachio Manfredi, gli Zanotti, il Beccari, il Caldani, A.M. Ricci, i quali bene educarono [...] e sani, annunziatori di fervida vita avvenire; e ne sia lode al borghese nobilitato per virtù d'ingegno, che primo il Baretti e poi i posteri con ingenerosa ironia chiamarono il contino Algarotti, e che invece fu buon araldo d'un'Italia sempre alacre ...
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CHIGI ALBANI, Agostino
Andrea Camilletti
Nacque a Roma, da Sigismondo Chigi principe di Farnese e da Flaminia Odescalchi, il 16 maggio 1771, terzogenito dopo due femmine: Eleonora e Virginia.
La madre [...] , A. Canova, F. M. Renazzi, A. Kaufmann, J. Andrés, R. Cunich, B. Stay, Serassi e di cui furono ospiti anche Goethe, il Baretti, la Saluzzo Roero.
Attiva fu in quel periodo la sua presenza in Arcadia: il marzo 1794 recitò delle stanze in onore di ...
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CAVRIANI, Federico
Renzo Paci
Decimo di tredici figli, nacque a Mantova il 16 sett. 1762 dal marchese Ferdinando e da Maria Rosa, Bentivoglio D'Aragona. La famiglia antica e illustre era anche, secondo [...] e fine traduzione in versi anacreontici degli Amori ovidiani (Sulmona 1794), presentata in aperta polemica con quella del Baretti giudicata "incompleta" e spesso confinante con "la schietta prosa".
Nel 1795 lasciò le Marche per ritornare in patria ...
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POMBA, Giuseppe
Maria Iolanda Palazzolo
POMBA, Giuseppe. – Nacque a Torino il 4 febbraio 1795 da Giovanni e da Carlotta Boma, unico maschio sopravvissuto di quattro figli.
Il padre possedeva una modesta [...] volume, le opere della tradizione letteraria italiana, da Dante a Petrarca, da Ariosto a Tasso fino a Monti, Baretti e Metastasio, «perché questa Biblioteca debb’esser tutta italiana, acciocché colla scorta di perfetti modelli vieppiù si desti nella ...
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FOGLIAZZI, Francesco
Carla Federica Gallotti
Nacque a Borgo San Donnino (l'attuale Fidenza) nel 1725, da Agostino e da Elisabetta Tagliasacchi. Fu fratello di Teresa, celebre attrice ed amica di potenti, [...] contatto con una significativa rappresentanza del mondo letterario milanese, tra cui facevano spicco i nomi di C.A. Tanzi, G. Baretti, D. Balestrieri, G.C. Passeroni e soprattutto G. Parini, con cui strinse una vera amicizia. Rinsaldata anche dalla ...
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CARAMELLA, Santino
Silvano Scalabrella
Nato a Genova il 22 giugno 1902 da Eleucadio e da Francesca Delfò, segui gli studi classici nella città natale. Ancora liceale, nel maggio del 1919, cominciò a [...] curando la pubblicazione postuma di Risorgimento senza eroi (Torino 1926) del Gobetti e continuando a far uscire Il Baretti fino al 1928, pur orientando la rivista sempre più verso temi letterari e filosofici onde evitare scontri ancora più ...
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VERRUA, Filiberto Gherardo Scaglia
Andrea Merlotti
di. – Nacque a Biella nel 1561, figlio di Alessandro (m. dopo il 1583) e di Ginevra Ferrero Fieschi di Masserano (1540-1567).
Nel 1582 sposò Bianca [...] del duca, fra i capi della fazione spagnola. Nel 1608 riuscì a far nominare al suo posto il canavesano Bernardino Baretti e come segretario il romagnolo Bernardino Almerigi, che erano stati entrambi al suo servizio nei suoi anni romani.
In quello ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] che musicisti: Giovanni Mario Crescimbeni, Gian Vincenzo Gravina, ➔ Ludovico Antonio Muratori, successivamente Francesco Algarotti, Giuseppe Baretti e altri) reagiranno alle accuse del Bouhours e di altri francesi (Voltaire), ribadendo da un lato la ...
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versiscioltaio
versiscioltàio agg. e s. m. [der. di verso sciolto (v. verso3)], letter., spreg. – Autore di versi sciolti; la parola fu coniata da G. Baretti come espressione polemica contro C. I. Frugoni e altri poeti frugoniani, che si dilettavano...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....