GHERARDINI, Andrea
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze dopo il 1495 (dichiarava di avere meno di diciotto anni il 28 genn. 1513) da Lorenzo di Bardo, notaio, e da Alessandra di Francesco Benincasa.
La famiglia [...] Gherardini, originaria di Montelupo (nei pressi di Firenze), si era trasferita in città prima del 1424, ma mantenne sempre forti legami con la zona di origine, da cui proveniva parte della clientela del ...
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Città della Tunisia (77.890 ab. nel 2004), dalla quale prende nome la convenzione firmata l’8 giugno 1883 tra la Francia e il bey di Tunisi, che completò il precedente trattato del Bardo, stabilendo anche [...] formalmente il protettorato francese sulla Tunisia ...
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INGENUUS. - 2
L. Guerrini
INGENUUS (Ingenuus). − 2°. − Mosaicista di epoca romana, attivo in Africa. Firma un grande mosaico pavimentale (m 4 di lato), rinvenuto a Borg el-Iondi, conservato al Museo [...] del Bardo a Tunisi: al centro, in un medaglione ottagonale, è rappresentato il profeta Daniele nudo, con le braccia alzate in atto di preghiera, circondato da quattro leoni. La firma di I. è preceduta da una breve dedica a Blossus Honoratus.
Bibl.: ...
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NACCHIANTI, Giovanni Battista
Wietse de Boer
NACCHIANTI (Nacchiante, Naclantus, de Naclantibus), Giovanni Battista (in religione Jacopo). – Nacque a Firenze il 15 ottobre 1502, dal notaio Andrea di [...] Cristofano e da Dianora di Bardo Gherardini.
La famiglia dei Nacchianti contava molti notai. Di chiare simpatie savonaroliane, avevano rapporti stretti con l’ospedale degli Innocenti e con la Confraternita di S. Zanobi. Nel testamento redatto il 19 ...
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Poeta portoghese (Lisbona 1800 - ivi 1875). Rappresentò, agli inizî dell'epoca romantica, il sopravvivere di interessi culturali del sec. 18º. Dopo le poesie giovanili di gusto arcadico raccolte in Amor [...] e melancolia (1828) la sua ispirazione risentì brevemente con A noite do castelo (1836) e Ciúmes do Bardo (1838) delle nuove correnti culturali, per respingerle poi nuovamente con Escavações poéticas (1844). Dopo alcuni anni dedicati esclusivamente ...
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RAFFO, Giuseppe Maria
Fiorenzo Toso
RAFFO, Giuseppe Maria. – Secondo le tradizioni familiari il padre, Giambattista (1747-1823), nativo di Chiavari (vicino a Genova), fu rapito nel 1770 dai corsari [...] Provenza e venduto come schiavo a Tunisi. Notato dal bey Ali II ibn Husayn (1759-1782) venne trasferito al Palazzo del Bardo con mansioni di interprete, che continuò a svolgere, una volta affrancato, anche per conto di Hammuda ibn Ali bey (1782-1814 ...
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CORSI, Domenico Maria
Enrico Stumpo
Nacque a Firenze nel 1633 da Giovanni di Jacopo e da Lucrezia Salviati.
Il padre, già ambasciatore di Firenze a Milano nel 1637, fu anche senatore e quindi inviato [...] oratore ad Alessandro VII nel 1655, in occasione della sua elezione al soglio pontificio. Aveva inoltre ereditato dallo zio Bardo il feudo di Caiazzo, da questo acquistato nel 1617 nel Regno di Napoli ed eretto in marchesato da Filippo III. Da qui in ...
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MAHDIA
W. Fuchs
Località della costa tunisina, presso la quale nell'anno 1907 furono trovati in mare gli avanzi di un'antica nave, visitata negli anni seguenti sino al 1913 da palombari. Fu così possibile [...] 'importante quantità di opere d'arte e di mercanzie. Tutte le opere d'arte si trovano attualmente nel Museo Alaoui al Bardo, in Tunisi.
L'esame della semplice ceramica d'uso comune e delle lampade in terracotta dell'equipaggio consentono di porre la ...
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MERLINO
Ferdinando Neri
. Mago e profeta leggendario, il cui nome appare per la prima volta collegato con la favola di re Artù e dei suoi cavalieri nelle opere di Goffredo di Monmouth: Prophetiae Merlini; [...] tratto partito dalla figura di "Ambrosius" dell'anonima Historia Britonum: e non è provato che le analoghe leggende sopra un bardo celtico Myrddin siano anteriori all'Historia di Goffredo. Sul principio del sec. XIII, Robert de Boron pose la figura ...
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Letterato, nato a Ravenna il 13 giugno 1771, morto a Bologna il 21 dicembre 1836. Fu dapprima un seguace letterario del Cesarotti: quindi, seguendo il sensismo del Condillac, si fece una sua propria dottrina [...] concetti anche al purismo linguistico. A queste sue idee si riconnettono alcune sue pagine di critica (buone le osservazioni sul Bardo del Monti) e di lessicografia; e in relazione col classicismo è l'utile commento del poema dantesco, in cui egli ...
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bardo
s. m. [dal lat. bardus, d’origine celtica]. – 1. Nome che designa gli antichi poeti cantori dei popoli celti, simili agli aedi dei Greci; scomparsi dalla Gallia dopo la conquista romana, sopravvissero fino al sec. 17° nell’Irlanda, e...
barda
s. f. [dall’arabo barda῾a]. – 1. Sella senza arcioni. 2. Al plur., barde, l’armatura completa del cavallo, nell’antichità e nel medioevo: era in genere costituita da una gualdrappa di stoffa sulla quale erano disposte placche di metallo,...