Vedi OLYMPOS dell'anno: 1963 - 1963 - 1996
OLYMPOS (῎Ολυμπος)
G. Scichilone
Mitico, celeberrimo suonatore di flauto, originario di Frigia. Su questo nome convergono varie fonti relative all'invenzione [...] a corda?). 15. Patera argentea da Biserta; Tunisi, Museo del Bardo: P. Gaukler, La patère de Bizerte, in Mon. Piot, 13, tav. 1. 17. Mosaico da El Djem; Tunisi, Museo del Bardo, fine del II sec. d C.: G. Picard, Une mosaïque pythagoricienne à ...
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UTICA (Utica)
J. W. Salomonson
Città antica dell'Africa settentrionale, di origine punica. La forma semitica ed il significato del nome latinizzato in U. non si conoscono con certezza. Le rovine si trovano [...] terme: A. Lézine, Architecture romaine d'Afrique, Parigi 1963, 27 e fig. 10. - Ritrovamenti (mosaici, sculture) distribuiti in varî musei: Bardo: Bull. Arch. du Com. des travaux hist. et scientif., 1928-29, 297; Louvre: Inv. des Mos., II, i, nn. 907 ...
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LEANDRO (Λέανδρος, Leander, raro Leandrus)
C. Caprino
Giovane di Abido, località sull'Ellesponto, che durante una festa di Afrodite nella città di Sesto, sulla riva opposta di quel mare, si innamorò [...] Ero e L., delle terme di Henshir Thina, in Tunisia, a Zaghuan, si è trovato un rilievo, ora nel Museo del Bardo, su cui, in un esametro dal latino alquanto barbarico, un africano "razionalista" taccia di follia L. che traversa il mare alla ...
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DIDONE (Δειδώ, Dido)
F. Castagnoli
Figlia di Muttone, re di Tiro. Secondo la leggenda più antica, D. sposò lo zio Sicheo, sacerdote di Eracle, ucciso poi dal fratello di D., Pigmalione. D. fuggì allora [...] hanno forse attinenza con prototipi miniati i mosaici, dell'inizio del IV sec. d. C., di Susa, in Tunisia (ora nel Museo del Bardo a Tunisi), e di Low Ham (v.), nel Somerset (Inghilterra). Il primo, di cui è famoso il riquadro con il "ritratto" di ...
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(arabo Tū´nus o Tū´nis; fr. Tunis) Città capitale della Tunisia (2.290.777 ab. nel 2017) e capoluogo dell’omonimo governatorato che coincide sostanzialmente con l’area coperta dall’agglomerazione urbana [...] i quali la grande moschea dell’8° sec. (al-Zaytūna); altri interessanti edifici risalgono alla dominazione turca, come il Palazzo del Bardo, sede di museo, e quello della Manuba. La città europea si è sviluppata all’esterno di quella araba, specie in ...
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(ar. al-Jazā’ir «le isole») Città capitale dell’Algeria (2.693.542 ab. nel 2017), situata nel punto centrale della fascia costiera, affacciata sul Mediterraneo. La funzione politica avuta dal conseguimento [...] spicca l’imponente monumento ai martiri (1987). Sul lato S di A. è il sobborgo di Muṣṭafà con il palazzo dell’Università, il parco di Galland col museo Stéphane Gselle, la villa del Bardo (18° sec.) col Museo di preistoria e etnografia africana. ...
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KLOPSTOCK, Friedrich Gottlieb
Giovanni Vittorio Amoretti
Poeta tedesco, nato il 2 luglio 1724 a Quedlinburg, morto ad Amburgo il 14 marzo 1803. Studiò a Schulpforta, poi a Jena e a Lipsia teologia. [...] Arminio (1ª parte Hermann Schlacht, 1769) - doveva suscitare in Germania tutta una corrente di letteratura "bardita", nella quale il bardo ossianico è identificato con la figura originaria del poeta germanico. Nel 1770, essendo il conte Bernstorff ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] ). Vanno infine ricordati i mosaici funerari, soprattutto della Tunisia (molti conservati a Tunisi, Mus. Nat. du Bardo), spesso parte essenziale del pavimento delle basiliche (rivestivano anche tombe in elevato), scanditi dall'epitaffio, dal chrismon ...
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STROZZI, Palla.
Valerio Sanzotta
– Secondo figlio di Nofri e di Giovanna Cavalcanti, nacque a Firenze nel 1372. Oltre a Niccolò, morto nel 1411, si ha notizia di un fratello minore illegittimo di nome [...] scienze morali, storiche e filologiche, s. 8, 1954, vol. 5, n. 7, pp. 361-382; P. Sambin, Libri in volgare posseduti da Bardo de’ Bardi e custoditi da P. S., in Italia medioevale e umanistica, I (1958), pp. 371-373; A. Diller, The Greek codices of P ...
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Polonia
Mieczyslaw Brahmer
Nessun ricordo diretto della P., della sua storia, delle sue città, delle sue tradizioni politiche, anche in rapporto alle vicende dell'Impero, è da annoverare nell'opera [...] secolo successivo, nel 1795, l'anno della terza e definitiva spartizione della Polonia, Adamo Giorgio Czartoryski scrive il suo Bardo polacco (pubblicato però solo nel 1840). Per la prima volta assistiamo a un pellegrinaggio attraverso l'Inferno, che ...
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bardo
s. m. [dal lat. bardus, d’origine celtica]. – 1. Nome che designa gli antichi poeti cantori dei popoli celti, simili agli aedi dei Greci; scomparsi dalla Gallia dopo la conquista romana, sopravvissero fino al sec. 17° nell’Irlanda, e...
barda
s. f. [dall’arabo barda῾a]. – 1. Sella senza arcioni. 2. Al plur., barde, l’armatura completa del cavallo, nell’antichità e nel medioevo: era in genere costituita da una gualdrappa di stoffa sulla quale erano disposte placche di metallo,...